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Adesione Bertinotti alla manifestazione promossa da l’Unità

Publie le domenica 26 dicembre 2004 par Open-Publishing

Il testo della lettera inviata al direttore Furio Colombo, con la quale Fausto Bertinotti aderisce alla manifestazione promossa da l’Unità

Al Direttore de l’Unità

Caro Direttore,

la proposta de l’Unità per una manifestazione di massa contro il governo da tenersi agli inizi del prossimo anno ci convince in pieno.

Durante questi mesi si sono accumulate energie e risorse importanti in una serie di eventi che hanno contestato aspetti fondamentali della politica di questo governo.

Le iniziative di grandi categorie di lavoratori, lo sciopero generale indetto dalle organizzazioni sindacali, la manifestazione per il diritto all’istruzione pubblica, le proteste del mondo del cinema e della cultura, lo sciopero dei magistrati, le manifestazioni dei migranti e così via.

Con temi, modalità differenti, pur tuttavia, l’insieme di questi appuntamenti compongono un quadro complessivo di critica radicale all’operato di questo governo e, al tempo stesso, costituiscono l’ossatura fondamentale di una richiesta per una nuova politica nel campo dell’economia, dei diritti del lavoro, di quelli sociali, del rapporto tra i poteri costituzionali, dell’impianto democratico del Paese.

Il punto fondamentale ci sembra proprio quello di connettere queste lotte e consentire, anche attraverso l’unificazione di proposte e progetti, l’accumulazione di una massa critica complessiva che aiuti l’ulteriore crescita e l’incisione dei movimenti medesimi.

A queste lotte e a queste proteste, il governo ha risposto con la protervia dell’approvazione della legge finanziaria con il voto di fiducia, con l’esasperazione dello scontro sul terreno della giustizia e la prevaricazione di una legislazione ad personam che offende la dignità del Parlamento e l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.

Cresce una giusta indignazione morale e civile che deve trovare un ascolto e una risposta adeguati.

Noi pensiamo che, assieme a questo, occorra dare voce e speranza a una condizione di sofferenza sociale e di iniquità nel campo dei diritti che si aggrava ogni giorno di più e che è, essa stessa, concausa della crisi economica drammatica che attraversiamo e di quello che è stato definito il declino del Paese.

Connettere una risposta sul terreno delle politiche economiche e sociali con quello della democrazia è quello che pensiamo necessario per dare maggiore forza alle lotte sul salario, sul lavoro e sui diritti sociali e alle iniziative per la difesa della democrazia, la salvaguardia dell’indipendenza e dell’autonomia dei poteri costituzionali, l’affermazione dell’uguaglianza dei cittadini nella fruizione dei diritti e di fronte alla legge.

Un’altra Italia che aspira a una vera giustizia sociale, alla democrazia e alla pace e che per questo dice basta a questa destra che dà privilegi a chi ha di più, sta affondando il Paese, ne mette a rischio la coesione sociale e la tenuta democratica.

Per questo accogliamo il Vostro invito e daremo il nostro impegno per la sua concreta attuazione e riuscita.

Fausto Bertinotti