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Afghanistan, l’auspicio di Bertinotti "La maggioranza deve farsi valere"

Publie le domenica 16 luglio 2006 par Open-Publishing

Il presidente della Camera in Portogallo, ai lavori della Sinistra europea
"Europa latitante in Medio Oriente. Ora va imposto il negoziato"

TAVIRA (Portogallo) - La maggioranza "ha il dovere di essere tale" e quindi "di farsi valere nei suoi grandi appuntamenti". Alla vigilia del voto della prossima settimana sulle missioni italiane all’estero, Fausto Bertinotti esorta alla compattezza. Il presidente della Camera partecipa ai lavori della Sinistra europea in corso a Tavira, in Portogallo, e parla delle questioni, legate all’Afghanistan e all’Iraq, che hanno messo in crisi la maggioranza di governo.

Ma inevitabilmente affronta anche i temi legati alla crisi mediorientale ("Insopportabile la latitanza dell’Europa"), con una divagazione, pure, sulle sentenze dello scandalo calcio.

Missioni italiane e maggioranza. "Penso che ci sia una maggioranza che saprà farsi valere. Almeno lo immagino. Siamo di fronte a una caratterizzazione di questa maggioranza con una discontinuità netta rispetto al passato - ha detto Bertinotti - e con una politica di pace, per cui ha tutte le ragioni per farla valere. Trovo comunque che la discussione stia diventando davvero paradossale, perché chiunque capisce che l’Italia che sta in guerra in Iraq, e l’Italia che si ritira dall’Iraq, sono totalmente diverse".

La crisi mediorientale. Sul Medio Oriente, l’Europa è stata latitante, sostiene il presidente della Camera, "è stata silente ed è venuta meno a una capacità di intervenire". Ora, deve "fermare la guerra, condannare il terrorismo, difendere l’integrità del Libano e imporre l’inizio del negoziato". La crisi in Medio Oriente, sottolinea Bertinotti, "è la crisi del Mediterraneo e dell’Europa. L’Europa deve intervenire perché finalmente si vada verso l’unica pace possibile: due Stati per due popoli".

Le sentenze sullo scandalo calcio. "Non è stata scelta la scorciatoia del dimenticare, e questo secondo me era negli auspici". Così Bertinotti sulle sentenze dello scandalo calcio che tuttavia non vuole commentare perché, dice, "quale che sia la natura della magistratura, penso che bisogna avere un atteggiamento rispettoso. La politica può parlare prima e dopo ma la sentenza, quando c’è, va semplicemente rispettata". Nessuna valutazione nel merito dunque, ma una osservazione riguardo all’atteggiamento: "Giustamente non si è cancellato il problema della sanzione di fronte a degli atti illeciti che hanno configurato un elemento di corruzione in uno dei luoghi più frequentati del Paese, come lo sport e il calcio".

http://www.repubblica.it/2006/06/se...