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Al Liceo Darwin muore uno studente. Edifici scolastici a rischio
Publie le domenica 23 novembre 2008 par Open-Publishing2 commenti
Al Liceo Darwin muore uno studente. Edifici scolastici a rischio
di Alessandro Ambrosin
RIVOLI - Questa mattina il soffitto del liceo Darwin in località Rivoli nel torinese è crollato. Sotto le macerie è rimasto vittima un giovane ragazzo di appena diciassette anni, Vito Scafidi, mentre altri ventuno studenti sono rimasti feriti, uno dei quali rischia una paralisi permanente per aver subito la frattura e la lussazione della terza vertebra lombare con lesione del midollo spinale.
Le prime ipotesi del crollo sembravano essere legate al maltempo di questi giorni, ma sono state immediatamente escluse dai Vigili del Fuoco che hanno effettuato i primi controlli dell’edificio. Con ogni probabilità, invece, le cause potrebbero essere imputabili ad un cedimento strutturale dovuto allo stato obsoleto dell’edificio costruito nei primi del ’900.
Proprio nel settembre scorso cittadinanzattiva aveva presentato a Roma il VI dossier sugli ambienti scolastici bollandoli come pericolosi sul profilo della sicurezza. I dati sono stati il risultato di un monitoraggio che ha preso in considerazione 132 scuole di ogni ordine e grado dislocate su tutta Italia, dal quale è emerso con chiarezza che almeno due scuole su tre versano in condizioni di rischio per gli studenti. Solo nel 2007 sono state quasi 13mila le segnalazioni di incidenti ai danni di oltre 90mila tra studenti e personale didattico.
"Doveva proprio morire un ragazzo di soli 17 anni, per rendersi conto che non c’è sicurezza nelle scuole, come non c’è nella maggior parte dei luoghi di lavoro? - Questo è stato il primo commento a caldo di Marco Bazzoni, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, appena appresa la notizia di Rivoli.- Tutti sanno che manca la sicurezza nelle scuole, ma tutti fanno finta di nulla. Ci deve sempre scappare il morto per ricordarci con quale pericolo conviviamo."
Sul posto sono giunti anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale ha fatto sapere che la tragedia di quest’oggi solleva inquietanti interrogativi sulle garanzie a presidio della sicurezza negli istituti scolastici, e il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, quest’ultima accolta polemicamente dagli studenti. E’ indubbio, infatti, che questo tragico episodio catenerà un coro di polemiche nei confronti della nuova riforma in materia scolastica, dove la politica dominante è quella di tagliare i fondi ad ogni costo. Anche quando morire non è affatto riconducibile ad una semplice casualità del destino.
Messaggi
1. Al Liceo Darwin muore uno studente. Edifici scolastici a rischio , 25 novembre 2008, 09:55
IL DISASTRO DELLA SCUOLA DI RIVOLI
Da quello che viene riportato dai giornali, credo proprio che sarà molto difficile trovare un responsabile, un colpevole, dell’accaduto; a meno di trovare un capro espiatorio che paghi per tutti. Provo a dire brevemente perché.
1) Il controsoffitto crollato era in tavelloni. Questo tipo di controsoffitto, specie negli interventi su uffici e scuole, è in disuso da moltissimo tempo. Almeno da 30-40 anni, se non di più. Da allora, i controsoffitti si fanno normalmente con componenti industriali in pannelli su struttura metallica, e ispezionabili (per uffici, scuole); oppure in cartongesso (nelle case d’abitazione o laddove non esiste l’esigenza di ispezionare impianti sovrastanti il controsofitto).Se ne deduce che il manufatto crollato faceva parte di un intervento molto vecchio. Il progettista, se c’era, forse è già defunto o vecchissimo. Se c’era. Così come è probabile che non si sia più in grado di risalire all’ impresa che realizzò i lavori.
2) la causa è stato il cedimento dei "pendini" in fil di ferro, probabilmente vecchissimi, che sostenevano un tubo di scarico in ghisa non più in uso, celato sopra il controsoffitto. In sostanza, per prevenire l’incidente, o le persone avrebbero dovuto avere la vista "a raggi x", oppure avrebbero dovuto esserci sondaggi e successivi disegni che rilevassero lo stato di fatto effettivo dei manufatti.
3) molto probabilmente il controsoffitto non aveva abbastanza barre d’acciaio all’interno, non era costruito a regola d’arte. Il che ci riporta all’interrogativo: è un difetto di esecuzione o anche progettuale? E a seguire: esisteva un progetto? Esistono disegni che documentino quell’intervento?
4) la risposta, secondo quanto dicono i giornali, è "no". Anzi, pare che non esistano del tutto i disegni della scuola. Questo mi pare più strano: perchè, quanto meno per l’ottenimento del cosiddetto NOP (Nulla Osta Provvisiorio dei Vigili del Fuoco) almeno i disegni delle piante e di qualche sezione dell’edificio dovrebbero esserci. Ma ci riporta alla successiva questione:
5) Guido Bertolaso, intervistato ieri da più parti, ha affermato: «Prendiamo la 626, la madre di tutte le leggi della sicurezza. Nei decreti cosiddetti “mille proroghe” si scopre che ogni anno - di sicuro fino al 2006 - qualcuno faceva sempre la proroga perché non venisse applicata negli edifici scolastici».
La legge 626, del 1994, non è in realtà la "madre" di tutte le leggi della sicurezza (importanti leggi vigenti sulla sicurezza risalgono agli anni ’50), ma non importa. Il fatto vero è che l’applicazione della 626 negli edifici scolastici comporterebbe rilievi accurati degli edifici e dei manufatti in esso contenuti, anche riguardo al loro stato di manutenzione. E poi, la realizzazione di interventi organici - e non sporadici - di manutenzione straordinaria e messa a norma. Certo, costosi.
Ciò porta al seguente responso preliminare: la responsabilità è stata dei governi e del parlamento. Quindi, "non ci sono responsabili", a meno di qualche capro espiatorio che magari aveva la funzione di "responsabile della sicurezza della scuola". Magari un professore di essa.Troppo comodo ... ed ancor più comodo, quasi osceno, parlare di "fatalità".
Guido Aragona 23.11.08
http://contragora.blogspot.com/2008/11/il-disastro-della-scuola-di-rivoli.html
2. Al Liceo Darwin muore uno studente. Edifici scolastici a rischio , 25 novembre 2008, 15:15
Attenzione, caduta classi
"La sicurezza delle scuole è una priorità e riguarda governo ed enti locali. Il mio impegno sarà evitare che accadano tragedie come quella di Rivoli"
(Maria Stella Gelmini, Pdl, ministro dell’Istruzione, Ansa, 24 novembre 2008)
"All’interno del Decreto Gelmini, all’articolo 7 bis, è scritto che al pianostraordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici previsto dalla legge 289/2002 (successiva al crollo della scuola di San Giuliano, ndr) e successive modifiche, è destinato un importo non inferiore al 5% delle risorse stanziate per il programma delle infrastrutture strategiche in cui il piano stesso è ricompreso. ’Prima dell’approvazione del decreto Gelmini, il Piano prevedeva un importo non inferiore al 10%’, spiega Adriana Bizzarri, responsabile Scuola di Cittadinanzattiva. ’Dunque, anche qui, un
taglio netto del cinquanta per cento alle risorse destinate alle scuole a rischio sismico. Come non bastasse, è stata eliminata la clausola che tale finanziamento fosse garantito fino al completo esaurimento del piano straordinario: quindi l’intervento è garantito solo per questo anno" (comunicato di Cittadinanzattiva, 30 ottobre 2008).