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by Il presidio di lotta di Acerra (NA)
Mercoledì 20 la protesta di Acerra sbarca a Roma, facciamo appello al movimento romano a partecipare al corteo nazionale contro la logica dell’incenerimento dei rifiuti. Mercoledì 20 ottobre Concentramento ore 10,00 Colosseo arrivo a Palazzo Chigi
Appello
20 ottobre 2004: tutti a Roma
Mercoledì 20 ottobre porteremo a Roma le nostre
ragioni.
Chiederemo direttamente alla Presidenza del consiglio
un atto di saggezza, che aiuti a risolvere in modo
positivo la vertenza sugli inceneritori.
Noi abbiamo sempre sostenuto che col No agli
eco-mostri di Acerra e Santa Maria La Fossa si
affermavano valori di carattere universale: il diritto
alla salute di intere comunità, la salvaguardia
dell’ambiente, la difesa del principio democratico
della volontà popolare.
Ed oggi anche coloro che ci
avevano invece accusato di demagogia, egoismo,
irresponsabilità e peggio ancora, sono costretti
almeno ad ammettere che la protesta aveva ed ha
buonissime motivazioni: il fallimento ormai non più
smarcherato del piano rifiuti approvato nel tempo
dalla Regione Campania, il carattere poco trasparente
della concessione d’appalto, le bugie sul falso
rifiuto differenziato delle ecoballe stoccate nei CDR,
il costo eccessivo sui conti pubblici di una energia
elettrica a costi maggiorati, e cosi via. Per non
parlare dell’uso violento della forza pubblica e
dell’utilizzo autoritario dei poteri commissariali.
C’è n’è d’avanzo, dunque, perché quelli che possono
decidere comincino davvero a ragionare. Ed è per
aiutare questa riflessione che il giorno 20 saremo a
Roma, a chiedere anzitutto una immediata sospensione
dei lavori ad Acerra, il congelamento dell’attuale
situazione a Santa Maria La Fossa e la rescissione del
contratto con la FIBE. Tali misure si pongono come
condizioni ineludibile per favorire una dialettica
davvero costruttiva tra tutti i soggetti interessati.
Andremo inoltre a ribadire la necessità di un nuovo
piano in Campania sul ciclo dei rifiuti, gestito
secondo le ordinarie leggi democratiche e non con i
commissari straordinari. È a tale livello che va
individuata la soluzione dei problemi aperti. Da
questo punto di vista, il parere tecnico dell’attuale
commissione presieduta dal Dott. Agricola sull’impatto
ambientale ad Acerra, quali che siano le conclusioni
di merito, dovrà essere inteso appunto come uno dei
contributi tecnici alla discussione
politico-programmatica, e non comedato risolutivo.
Di converso, la discussione politica-programmatica
complessiva (che pure va incentrata sul tema dello
smaltimento dei rifiuti, anche in considerazione dello
stato di emergenza), per essere davvero efficace non
può che misurarsi sull’insieme del ciclo delle merci.
In tale ottica vanno considerate come assolutamente
decisive le politiche di riduzione a monte della sesta
produzione dei rifiuti, nonché gli interventi,
consistenti nelle risorse finanziarie e rapidi nelle
procedure di attuazione, a sostegno della raccolta
differenziata e dei processi di riciclaggio.
Noi porteremo dunque a Roma un insieme di proposte e
di considerazioni.
Ci andremo in massa, non solo a sostegno della
delegazione che si recherà a palazzo Ghigi, ma anche
per marcare una chiara critica alla logica
dell’incenerimento dei rifiuti. È tanto più necessaria
la nostra presenza perché proprio nella prossima
settimana si tiene all’EUR il congresso mondiale ISWA
2004, cioè la più importante assise delle ditte e
delle società che costruiscono e promuovono gli
inceneritori. Portare a Roma un’altra voce, opposta
agli interessi affaristici che si muoveranno in quel
congresso, significa dar forza tanto alle nostre
specifiche vertenze territoriali quanto all’insieme
del movimento di lotta per un mondo diverso,
ecosostenibile e a misura umana.
D’altronde, noi contiamo di ritrovarci davvero in
tanti a Roma, a sostegno delle vertenze sui rifiuti e
contro il congresso mondiale degli inceneritori. Di
ritrovarci lì, da tutta Italia, come movimenti,
comitati, associazioni, forze politiche e sociali,
semplici cittadini, tutti accomunati dall’idea che è
possibile far prevalere la volontà popolare e
l’interesse generale sulla logica degli affari e gli
interessi di pochi.
Partecipiamo in massa




