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Alitalia. La Cai viola gli accordi, Cgil, Cisl, Uil e Ugl scrivono a Letta
Publie le lunedì 22 dicembre 2008 par Open-PublishingAlitalia. La Cai viola gli accordi, Cgil, Cisl, Uil e Ugl scrivono a Letta
di Alessandro Ambrosin
ROMA - Nonostante il boicottaggio mediatico l’assemblea deì lavoratori Alitalia del 18 dicembre scorso non è passata inosservata. I sindacati, infatti, quelli sostenitori fin dall’inizio del piano Cai, hanno scritto oggi una missiva al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, chiedendo esplicitamente il suo intervento a fronte del mancato rispetto degli accordi presi.
Secondo i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl le modalità intraprese dalla cordata della Cai non rispetterebbero ciò che era stato concordato a Palazzo Chigi, generando di fatto una crescente tensione tra i lavoratori. Eppure sono giorni che il cosiddetto "fronte del no", e gli stessi lavoratori denunciano una situazione paradossale fuori da ogni accordo precedentemente preso alla presenza del Governo, ponendo seri dubbi sulla gestione delle nuove assunzioni e sulle discriminazioni lampanti adottate dalla Cai. Ora anche i sindacati, che avevano inizialmente appoggiato il piano di Colaninno, sembrano accorgersi che qualcosa non abbia funzionato. Insomma l’onestà degli accordi è venuta meno. Denunciano alterazioni degli effetti organizzativi attraverso esternalizzazioni mai contemplate, gravi penalizzazioni nei confronti delle lavoratrici messe in cassa integrazione o delocalizzate improvvisamente a centinaia di chilometri dalla loro abituale residenza, violazione delle liste di anzianità attraverso assunzioni di personale anagraficamente più giovane, e quindi con livelli retributivi inferiori, e inosservanza della Legge 104 che tutela quei lavoratori con familiari disabili a carico.
Ma c’è dell’altro, anche per gli anziani che si trovano già in possesso di una comprovata esperienza professionale con abilitazioni e certificazioni su determinati aeromobili si prospettano contratti a tempo determinato. E così, la parola data dalla Cai si rivela orientata ad obiettivi finanziari esclusivamente personali e non più indirizzati ad una prospettiva industriale a lungo termine tesa all’interesse del paese. Il vero indirizzo intrapreso dalla cordata italiana era emerso in tutta la sua chiarezza in questi giorni, quando i dipendenti di terra, volo e della manutenzione si erano recati al Centro equipaggi di Fiumicino per ritirare la proposta di nuova assunzione in Cai, e avevano tristemente scoperto quale sarebbe stato il loro futuro. Chiaramente ben diverso dalle aspettative. Il direttore del personale, Giovanni Di Stefano, intanto assicura la disponibilità per correggere eventuali errori. Ma è del tutto evidente che la Cai, dopo questi sconcertanti episodi, perderà ulteriormente la sua credibilità. Lunedì 22 dicembre i sindacati confederali più Ugl hanno indetto due assemblee nelle vicinanze dell’edificio Zamberletti all’aeroporto di Fiumicino che si terranno dalle 7 alle 10 del mattino e alle 17 del pomeriggio.
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