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Alitalia. Ritorna Air-France Klm che Berlusconi non voleva
Publie le venerdì 2 gennaio 2009 par Open-Publishing1 commento
Alitalia. Ritorna Air-France Klm che Berlusconi non voleva
di Alessandro Ambrosin
La compagnia d’oltralpe pagherà un biglietto da 310 milioni di euro per sedere nel Cda, contro la vecchia offerta di 177 miliardi, ma i nodi da sciogliere sui criteri di assunzione restano
ROMA - Ormai gli accordi sembrano essere giunti in dirittura d’arrivo e Air France, è quasi certo, si aggiudicherà definitivamente l’entrata in Alitalia con il 25% delle quote.
Un inizio dell’anno promettente per l’ad Jean Cyrill Spinetta perchè a conti fatti il maggior azionista della nuova compagnia italiana diventerà proprio lui, e con una pipa di tabacco. E pensare che solo pochi mesi fa la compagnia franco olandese, sulla quale Berlusconi usò tutta la sua abilità pur di eliminarla dalla trattativa, avrebbe sborsato ben 177 miliardi di euro per acquistare in toto la vecchia Alitalia, mentre adesso, saranno sufficienti solo 310 milioni per entrare nella rosa degli azionisti. Una somma che andrà a colmare l’esigua liquidità dei 21 soci tra i quali ricordiamo oltre a Colaninno e Sabelli, Marco Tronchetti Provera, Corrado Passera, Enrico Salza, Carlo Toto e Salvatore Ligresti. L’intesa secondo indiscrezioni potrebbe essere formalizzata entro il 10 gennaio, pochi giorni prima del decollo del nuovo gruppo, ma ancora non è dato a sapere quale ruolo strategico assumerà la compagnia d’oltralpe.
Ai vertici Alitalia si profila il doppio incarico per Roberto Colaninno e per Rocco Sabelli che diventaranno rispettivamente il presidente e l’amministratore delegato sia di Alitalia che di AirOne, che proprio oggi è diventata ufficilamente di proprietà della Cai. Il gruppo Airone reinvestirà nella nuova Alitalia 60 milioni di euro dopo averne incassati 300 dalla cessione degli aeromobili, sui quali Alitalia dovrà pagare il leasing ad una società che appartiene sempre a Carlo Toto.
Il prossimo 13 gennaio sarà il primo giorno della nuova Alitalia che conterà su 10.150 dipendenti, con una flotta ridotta a 148 aeromobili tra Airbus 320, 321, e 319, Boeing 777, 767 e 737 e qualche MD80. Dimezzati i voli programmati rispetto alla vecchia Alitalia che saranno 670 con 70 destinazioni delle quali 23 nazionali, 34 internazionali e 13 intercontinentali.
Nel frattempo le polemiche sui criteri di assunzione non si placano. Ieri i lavoratori Alitalia hanno manifestato per le strade di Roma e davanti al Quirinale, per denunciare nuovamente i metodi discriminatori adottati dalla nuova compagnia nei loro confronti. Ci sono ancora molte ombre, infatti, sulle politiche occupazionali da parte dei nuovi nuovi imprenditori, i quali continuano volutamente a ignorare le istanze sollevate dai lavoratori.
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1. Alitalia. Ritorna Air-France Klm che Berlusconi non voleva , 2 gennaio 2009, 21:59
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