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ELEZIONI PRIMARIE NEL PARTITO DEMO(N)CRATICO
Il genio profetico di Pier Paolo Pasolini preconizzava (a ragione) che “il fascismo potrà risorgere a condizione che si chiami antifascismo”. Eccolo servito. Si chiama PD: Partito Demo(n)cratico. Tale partito non è ancora nato, ma già si sta rivelando una forza politicamente subdola e pericolosa, perché concretamente antidemocratica e soprattutto antioperaia. Purtroppo si confermerà tale nel tempo. Nei prossimi anni il PD costituirà il peggior avversario politico dei diritti, degli scopi e degli interessi della classe operaia e dei lavoratori salariati in Italia, soprattutto dei giovani lavoratori precari ed extracomunitari. Vedrete, gente di poca fede! Per rendersene conto basterebbe riflettere liberamente su alcune proposte politiche di stampo sicuritario e poliziesco avanzate da Walter Veltroni durante la sua campagna elettorale, sui temi della sicurezza e dell’ordine pubblico, in materia di immigrazione e su altre questioni concernenti il lavoro e la convivenza civile e democratica nella nostra società. Si tratta di ipotesi e contenuti palesemente anticostituzionali, che nemmeno la peggior Lega di Bossi, Borghezio e Calderoli si sarebbe mai azzardata a promuovere. Eppure, il sindaco-sceriffo di Roma rappresenta il futuro leader di un partito che osa battezzarsi “democratico” ed egli stesso si spaccia ed osa definirsi un politico “buonista”. Anzi, molti lo rimproverano proprio di essere fin troppo “buonista”. Figuriamoci allora se fosse stato un “cattivista”!... Ma veniamo alle primarie nel PD. Già il fatto che per votare occorre pagare un euro, quasi fosse un balzello supplementare da sommare agli altri tributi, mi puzza tanto di estorsione e racket mafioso, quasi una sorta di “pizzo politico” da versare ai boss della malavita politico-istituzionale del “centro-sinistro”, ormai dominato ed infestato dal PD che sta per: Partito Dirigista, Partito Danaroso, Partito Delinquenziale, Partito Demoniaco, Partito Dolo(ro)so, Partito Deceduto… Tutto, tranne un Partito autenticamente Democratico. Non c’è proprio
nulla da fare. Il nostro è un popolo ignorante, rozzo ed analfabeta. Con il termine “analfabetismo” mi riferisco esattamente all’analfabetismo politico, quello che Bertold Brecht disprezzava come il peggior analfabetismo. E aveva ragione! Le elezioni primarie del PD non costituiscono affatto un momento di grande partecipazione democratica, ma segnano ufficialmente il decesso della “democrazia” nel nostro paese, se mai questa fosse stata viva. Una “democrazia” morta e sepolta, grazie anche al Partito (anti)Democratico. Un destino cinico e beffardo, quello della “democrazia” italiana, un democrazia da sempre monca e incompiuta, ed ora definitivamente azzerata e priva di senso. Votare alle primarie del PD è peggio che votare per il Grande Fratello o un altro reality-show: equivale a una farsa grottesca, in cui partecipano e si esibiscono tanti ridicoli “bamboccioni” manovrati da vecchi burattinai (massonico-mafiosi e piduisti, filo-golpisti, clerico-fascisti etc.), vecchie volpi demo(n)cristiane. Questo discorso vale per le primarie sia a livello locale, sia ai livelli superiori, fino al vertice nazionale. Dove trionferà il veltronismo, versione aggiornata del populismo più diabolico e “sinistro”: il nuovo fascismo.
Lucio Garofalo
L’analfabeta politico
Il peggior analfabeta è l’analfabeta politico. Egli non sente, non parla, né s’interessa degli avvenimenti politici. Egli non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina, dell’affitto, delle scarpe e delle medicine, dipendono dalle decisioni politiche. L’analfabeta politico è talmente somaro che si inorgoglisce e si gonfia il petto nel dire che odia la politica. Non sa, l’imbecille, che dalla sua ignoranza politica nasce la prostituta, il minore abbandonato, il rapinatore e il peggiore di tutti i banditi, che è il politico disonesto, il mafioso, il corrotto, il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali.
Bertoldt Brecht
Messaggi
1. Analfabetismo politico, 16 ottobre 2007, 17:23
Storicamente l’analfabetismo e più in generale l’ignoranza sono sempre stati lo strumento principe delle classi dominanti per mantenere le altre in stato di subordinazione se non di vero e proprio servilismo !!
L’analfabetiamo politico è il risultato del fatto che in Italia circa il 70% per cento della gente non legge i giornali ed che l’altro 30% legge quasi soltanto la stampa di regime, che falsifica sistematicamente l’informazione e offre un’immagine distorta dei fatti e degli avvenimenti.
E’ quindi la televisione che la fa da padrona, diffondendo a piene mani disinformazione e, attraverso tutto l’apparato dell’entertainment, imponendo modelli culturali improntati al più sfrenato consumismo, individualismo e conformismo !!
La gente può essere così facilmente illusa che, partecipando a primarie finte e con risultati preconfezionati e precotti, poteva realmente partecipare a democratcamente indirizzare scelte politiche e scegliere canditati, senza minimamente avvertire l’azione di persuasione occulta di cui era stata oggetto.
Si tratta quindi di un processo manipolativo molto subdolo che non sfrutta solo l’ignoranza , ma meccanismi molto più sofisticati di condizionamento e di convincimento.
MaxVinella
1. Analfabetismo politico, 16 ottobre 2007, 18:22
inoltre, ’sta gente, la PARTECIPAZIONE POLITICA non l’avrebbe attuata nemmeno se nello scegliere delegati non vi fossero stati preconfezionamenti... insomma è a monte allo stesso principio della delega che occorrerebbe opporsi per avere PARTECIPAZIONE...
2. Analfabetismo politico, 17 ottobre 2007, 09:11
non male Garofalo ; in poche righe definisci il neonato partito democratico in tutti i modi possibili ed immaginabili, da mafioso a fascista ed il tutto condito da preziosi richiami culturali ; invero al tuo intervento mancano le note a pié pagina , ma va bene lo stesso.
Dal titolo " Analfabetismo Politico " il tuo intervento si preannunziava interessante , poi invero mi è parso semplicemente uno sfogo francamente becero . E quindi non degno di replica .
Solo una osservazione molto pratica , perchè, mio caro Garofalo, bisogna essere pratici in plitica , altrimenti si prende in giro la gente, come mi pare tu stia ampiamente facendo . Chiuso nella tua torre di avorio di marxiano integerrimo e protervo mi risolvi tu i problemi del mondo ? oppure mi dici che si fa la rivoluzione ? ed allora non dirlo, falla e piantala di trasudare bile verde .
Senza alcuna simpatia
Buster Brown
1. Analfabetismo politico, 17 ottobre 2007, 09:48
Il linguaggio "professorale" e indubbiamente legato alla peggiore "tradizione comunista italica", alla quale mi vanto da sempre di essere completamente estraneo, di Garofalo poco mi appartiene ...
Ma nel merito mi sembra abbia ragione da vendere ...
A forza di "realismo" questi del PD non solo non sono più rivoluzionari ( ho dei dubbi che anche il vecchio Pci sia veramente mai stato tale) ma hanno buttato alle ortiche anche la tradizione "socialista" o socialdemocratica che dir si voglia ....
E sono diventati un qualcosa di indistinto ( ed anche di inquietante) che mi fa pensare, nella migliore delle ipotesi, ad una logica del "potere per il potere" ....
K.
2. Analfabetismo politico, 17 ottobre 2007, 11:43
caro K, sul merito noi si può e si deve discutere , perchè questa è politica , anche dai toni accesi , perchè comunque il partito democratico è un fatto che non può essere semplicemente omesso , ma va discusso. Ma come ben sai , perchè penso che di politica ne abbia masticato fin dall’asilo come me , non è facile parlarne evitando stereotipi . Se poi lo stereotipo è l’insulto , la maledizione , l’anatema ( fra l’altro nel caso piuttosto gratuito ) non si fa politica , anzi ,non si discute neppure . Tra l’altro se ben ricordo l’autore è lo stesso che tempo fa parlava di antisemitismo dello stato di Israele , creando categorie ed affermazioni che mi lasciarono sconvolto, e che caddero nel frastornante silenzio di chi ritiene inutile ribattere a certi concetti. A te con simpatia
Buster Brown
3. Analfabetismo politico, 17 ottobre 2007, 17:20
Caro Buster, sul fatto che il PD sia un "fatto" credo che non ci siano dubbi !! Il problema è capire come questo "fatto" permetterà poi anche a chi di questo "fatto" non fa parte di poter continuare a trovare ancora uno spazio politico in cui poter contrastare un progetto, che invece presenta caratteristiche tali da far dubitare che questo spazio possa davvero esistere. Il nuovo PD, che nasce, attraverso attraverso un’abile operazione di marketing politico, come un puro dispositivo di potere, sembra costruito apposta per emarginare e sterilizzare ogni forma di protesta ed ogni e qualsiasi processo antagonistico. Siamo ora in presenza di due destre che convergono verso il centro, animate dallo stesso estremismo e che mirano a diventare le uniche protagoniste dell’agone politico , avendo come fine ultimo quello di produrre un definitiva saldatura fra gli interessi dell’oligarchia politica con quelli delle oligarchie imprenditoriali e finanziarie, lasciando a tutti gli altri solo la facoltà di agitarsi e sbraitare in un chiuso recinto da dove non potrai minimamente influire sugli equilibri di potere e sulla spartizione della torta !! Da lì poi potrai esercitarti quanto vuoi ad inventare stereotipi, scagliare anatemi, lanciare insulti e maledizioni, tanto nessuno ti ascolterà ed i media di regime ti snobberanno allegramente o tal più ti confineranno nelle pagine di colore al pari del folklore indio o dei monaci buddisti. Quello che quindi deve preoccupare è la deriva autoritaria a cui sembra inevitabilmente destinato il PD, che si appresta a combattere Berluskoni con le sue stesse armi, sostituirsi a lui e diventare il punto di riferimento di quei potentati economici e finanziari, che cercano ora una sponda politica dal volto più friendly e più capace di prevenire e stroncare sul nascere le tensioni ed i conflitti sociali !!
MaxVinella
4. Analfabetismo politico, 19 ottobre 2007, 11:54
Salve.
Ringrazio anzitutto K. (sarebbe Keoma?) per aver condiviso almeno la sostanza del mio intervento.
Non replico a chi usa toni offensivi e irriguardosi nei miei confronti come il signor Buster Brown.
Il mio attacco al PD sarà stato anche duro e aggressivo, ma non insultante e gratuito a livello personale. D’altronde, K. ha già risposto per me: il finto "riformismo" del PD è lo stesso che avrebbe ispirato e animato i vecchi gruppi dirigenti del PDS-DS e dei Popolari-Margherita. Ma a furia di pseudo-riforme (leggendo qualsiasi dizionario ci si rende conto che il termine "riforma" dovrebbe indicare un "miglioramento delle condizioni di vita della gente") i lavoratori italiani e la società italiana nel suo complesso hanno sofferto un costante, progressivo peggioramento anzitutto sul piano della situazione economico-materiale, ma altresì un processo di imbarbarimento e di regressione culturale e sociale che inquieta non poco. E’ per tali ragioni che io sono a dir poco indignato e arrabbiato con questi gruppi di (e al) potere.
Infine, vorrei rivolgere una domanda a K.: perché mi attribuisce un "linguaggio ’professorale’ legato alla peggiore tradizione comunista italica"? (Una tradizione a cui il sottoscritto non ha mai partecipato e appartenuto.)
Saluti (senza antipatie né simpatie)
Lucio Garofalo
5. Analfabetismo politico, 19 ottobre 2007, 16:45
Salve.
Anzitutto ringrazio K. (sarebbe Keoma?) il quale, nonostante tutto, condivide nella sostanza il mio intervento. Tuttavia, vorrei rivolgergli una domanda: come mai mi attribuisce l’uso di un "linguaggio ’professorale’ legato alla peggiore tradizione comunista italica"? Una tradizione che in realtà mi vede tutto sommato poco allineato, se non addirittura estraneo, o comunque partecipe nei termini di un’adesione piuttosto critica e di tipo eretico-eterodosso.
In secondo luogo, non intendo replicare direttamente e personalmente al signor Buster Brown.
La mia provocazione "corsara" e pasoliniana rispetto al fascismo mascherato ed insito nel progetto veltroniano, ha evidentemente sortito il suo effetto, ma ha un suo fondamento e una sua giustificazione storico-politica.
Il mio attacco e la mia critica verso il PD derivano senza dubbio da un risentimento storico nutrito verso i gruppi di (al) potere che sommandosi hanno creato il PD. Il mio atteggiamento è di natura politica ed è presto spiegato, in quanto determinato dal finto buonismo e dall’ipocrisia "riformista" dietro cui si ripara un disegno a dir poco anticostituzionale, certamente antidemocratico ed antioperaio, che si intravede chiaramente attraverso alcune proposte concrete avanzate dal signor Veltroni durante la sua campagna elettorale in materia di sicurezza, ordine pubblico, immigrazione e lavoro. Si tratta di contenuti spacciati e propagandati come "riforme". Consultando qualsiasi dizionario della lingua italiana si legge che il termine "riforma" sta ad indicare un atto di miglioramento delle condizioni di vita della gente. Invece, a furia di pseudo-riforme, sbandierate ai quattro venti da presunti e sedicenti governi "riformisti", i lavoratori italiani e la società italiana nel suo complesso hanno assistito ad un costante e progressivo peggioramento della situazione sul versante anzitutto economico-materiale e ad un crescente imbarbarimento e regresso di ordine socio-culturale. Il PD è l’espressione di questo pseudo-riformismo condotto alle sue estreme conseguenze, ossia un nuovo tipo di autoritarismo, verticismo e sovversivismo (delle classi dirigenti), camuffato sotto mentite spoglie "sinistre". Da qui discende la mia provocazione sul veltronismo e sul fascismo "di sinistra" di cui parlava Pier Paolo Pasolini.
6. Analfabetismo politico, 19 ottobre 2007, 18:25
Guarda, Lucio, che se scrivi interamente il mio nick "storico"automaticamente i post si cancellano.
Questo è un bel regalo di qualche gestore di questo sito, al quale ovviamente esprimo la più totale solidarietà rispetto alle iniziative repressive che ha subito recentemente in Francia ma che evidentemente qualche tendenza alla censura ce l’ha pure lui ....
E’ una cosa nata nei giorni caldi della cosiddetta vicenda Turigliatto e mai "risistemata" ... e pensare che sono, in tutta la mia autonomia di pensiero, pure iscritto a Rifondazione e membro del Direttivo di uno dei più grossi circoli romani di questo partito .....e non faccio parte della corrente di Turigliatto ......
Comunque, il giudizio sul linguaggio del tuo articolo lo ribadisco, mi sembra uscito dall’ antico "Vie Nuove" di Davide Lajolo ... ma ovviamente è un giudizio più che altro estetico .... nel merito, come dici tu stesso, oggettivamente condivido .....
K.
7. Analfabetismo politico, 19 ottobre 2007, 20:50
Ho capito... No comment!
Comunque, voglio ricordarti che la "peggiore tradizione comunista italica" a cui tu mi hai associato, è confluita esattamente nel PD, fondendosi con la peggiore tradizione democristiana, per realizzare quella che tu giustamente consideri come una semplice operazione di potere fine a se stessa. Altro che fusione tra due filoni culturali!
Lucio
8. Analfabetismo politico, 20 ottobre 2007, 07:26
Su dove sia confluita la peggiore" tradizione comunista italica" e cioè nel PD non ho dubbi ....
Liberisti in economia e stalinisti nei rapporti sociali, Kofferati docet ....
K.