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Anche Cobas Cub e Sdl sfidano il governo

Publie le giovedì 11 dicembre 2008 par Open-Publishing

Anche Cobas Cub e Sdl sfidano il governo

di Roberto Farneti

Venerdì cortei in tutta Italia

"Ve la pagate voi la vostra crisi": è questo lo slogan con cui Cobas, Cub e SdL Intercategoriale chiamano i lavoratori allo sciopero venerdì prossimo contro la legge Finanziaria e l’attacco alla scuola pubblica sferrato dal governo amico di Confindustria. Nello stesso giorno dello sciopero generale indetto della Cgil, i sindacati di base riuniti nel patto di consultazione propongono a tutte le categorie di incrociare nuovamente le braccia per l’intera giornata e di scendere in piazza dopo il grande successo della manifestazione nazionale del 17 ottobre a Roma.
In tutto, sono 17 i cortei a disposizione. Quelli regionali si terranno a Roma (P.della Repubblica ore 10), Milano, Torino, Genova, Venezia-Mestre, Firenze, Napoli, Palermo, Potenza e Cagliari. Manifestazioni provinciali avranno luogo invece a Brescia, Livorno, Pisa, Trieste, Viareggio, Bari e Brindisi.

In nessun caso i percorsi si incroceranno con le piazze scelte dalla Cgil, proprio per sottolineare le diverse motivazioni con cui Cub, Cobas e SdL si mobilitano. «E’ bene che i lavoratori scioperino nella stessa giornata, come loro stessi ci hanno chiesto, ma abbiamo ritenuto importante offrire loro possibilità di scelta tra piattaforme diverse», spiega Piero Bernocchi dei Cobas. Piuttosto articolata, come sempre, quella dei sindacati di base: «Contro la Finanziaria, i tagli e la privatizzazione di scuola e Università; per chiedere la cancellazione della legge 133 e della 169 (ex-decreto Gelmini); affinchè si usi il denaro pubblico per forti aumenti salariali e pensionistici, per la riduzione dei prezzi; per investimenti significativi per scuola, sanità e servizi sociali e non per il salvataggio di banche fraudolente e speculatori; per l’abolizione delle leggi Treu e 30; per la sicurezza nei posti di lavoro; per la difesa del diritto di sciopero e il recupero dei diritti sindacali sequestrati dai sindacati concertativi».
Grazie al lavoro svolto con il garante, potranno incrociare le braccia anche i lavoratori dei trasporti «colpiti - sottolinea una nota di SdL - da una crisi senza precedenti con conseguenze pesantissime anche in termini di occupazione». Dalle 14 alle 18 alcuni treni sono a rischio di cancellazioni o limitazioni di percorso, a rischio anche i voli con decollo compreso tra le 10 e le 18, mentre per il trasporto pubblico locale lo stop è per l’intera giornata.

Scontata la consistente partecipazione del "popolo della scuola", come in occasione del precedente sciopero del 17 ottobre. «A differenza di noi - puntualizza Bernocchi - la Cgil non dice di no agli 8 miliardi di tagli decisi dal governo, ma si limita a chiedere meno tagli». Secondo Fabrizio Tomaselli di SdL, la Cgil ha deciso di scioperare solo per ragioni politiche e per salvaguardare il rapporto con la Fiom, che si era mossa per prima. Non c’è però il rischio che la riuscita dello sciopero venga incassata sui mass media dalla sola Cgil? «Innanzitutto speriamo che lo sciopero riesca - taglia corto Bernocchi - dopodiché la crisi in corso non consente "giochini". Quello che conta sono le risposte concrete che si offrono ai lavoratori».