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Ancora in corso diversi scontri tra’ ultrà e polizia per la morte del giovane laziale !

Publie le domenica 11 novembre 2007 par Open-Publishing
8 commenti

Un corteo di alcune centinaia di tifosi della Lazio e dell’Inter ha preso di mira con il lancio di sassi il commissariato San Siro di Milano, dopo la sospensione della partita fra nerazzurri e biancocelesti.

Lo hanno riferito fonti della polizia, aggiungendo che dopo il lancio di sassi il corteo si è allontanato dal commissariato e ha proseguito in direzione dello stadio.

La partita è stata stata sospesa a data da destinarsi dopo l’uccisione di un tifoso laziale da parte di un agente della Polstrada in un’area di servizio della A1, in quello che il questore di Arezzo ha definito "un tragico errore".

Mentre al di fuori dello stadio di San Siro continuano i tafferugli e slogan contro le forze dell’ordine...

A torino gli ultra’ di ambe le scuadre solidarizzano con la famiglia del giovane ucciso da parte della polizia Italiana, pensano di organizzare un corteo nei pressi dello stadio, per ricordare e commemorare il giovane ucciso dalle forze del disordine.

A catania una decina di facinorosi a preso a sassate la caserma dei carabinieri, 5 i fermi....

A napoli i club ultra’ hanno attuato la solidarieta’ militante se cosi’ ci e’ consentito chiamarla con una serie di scritte murali per la città contro gli sbirri, il fenomeno è comunque di lieve entità, e privo di scontri con le forze del disordine....

per altre info ascoltando minuto per minuto radio blackout, dalla quale abbiamo rilevato queste news http://www.radioblackout.org/streaming

Messaggi

  • Duri scontri a Roma - Assaliti un commissariato, una caserma ed alcune volanti
    by fedayn dom 11 nov, 2007 19:59

    19:26 Roma, assaltato reparto volanti

    La caserma che ospita il reparto volanti della Polizia di Stato, a Roma, è stata assaltata da un gruppo di circa 200 tifosi, alcuni con il volto coperto, armati di sassi e bastoni. Per entrare nella sede del reparto volanti di via Guido Reni sono state bruciate auto, divelto barriere di protezione e infranto vetri della caserma.

    19:23 Roma, lancio di oggetti contro la polizia

    Al passaggio sul lungotevere di alcune auto della polizia diversi ragazzi che erano sul marciapiede,ì armati di bastoni, all’altezza di ponte Duca d’Aosta hanno lanciato pezzi di legno e bottiglie di birra. "Vi voglio svegli", ha gridato uno dei ragazzi agli altri. Le auto della polizia non si sono fermate.

    19:19 Cento: "Irresponsabile giocare partite"

    "E’ stato un gesto irresponsabile, sia per questioni di ordine pubblico, come hanno dimostrato i fatti avvenuti oggi pomeriggio in alcuni stadi, sia per rispetto verso questo ragazzo morto" Così Paolo Cento, sottosegretario all’Economia, intervenendo sull’uccisione del tifoso laziale Gabriele Sandri, commenta la decisione del governo del calcio di andare avanti, nonostante tutto, giocando le partite in calendario.

    19:18 Russo Spena (Prc): "Perché la polizia ha sparato?"

    "E’ certamente prematuro dare un giudizio su quanto è accaduto oggi nell’area di servizio vicino Arezzo, ma non possiamo non stigmatizzare il comportamento delle Forze dell’ordine": lo rende noto il presidente dei senatori del Prc, Giovanni Russo Spena: "Noi crediamo che la polizia non dovrebbe sparare mai, ma perché comunque sparare, anche solo in aria, se le due macchine di tifosi si stavano allontanando? E come mai un proiettile sparato in aria finisce nel collo di un ragazzo seduto in macchina?".

    19:15 Roma, ultras tentano di entrare in un commissariato

    Gli scontri tra tifosi e forze dell’ordine si spostano anche dall’altra parte del Tevere, nella zona di viale Tiziano. Qui le forze dell’ordine stanno fronteggiando un gruppo di circa 70-80 tifosi a volto coperto e armati di bastoni e spranghe che hanno raggiunto l’area dello stadio Flaminio nei pressi del commissariato Porta del Popolo di polizia di via Fuga. I tifosi stanno cercando di entrare il commissariato.

    19:14 Aggredite due pattuglie vicino Olimpico

    Due pattuglie di vigili urbani sono state aggredite da un gruppo di tifosi con spranghe e bastoni nei pressi dello stato Olimpico di Roma. Lo denuncia il segretario della Cisl della polizia municipale di Roma, Gabriele Di Bella. Sei vigili urbani sono rimasti feriti. Uno sarebbe stato portato in ospedale. Distrutte anche alcune automobili della polizia municipale.

    Incendiati a Roma mezzi della polizia

    by antifa holigans dom 11 nov, 2007 20:12

    19:51 Roma, poliziotto: "Hanno attaccato in 400"

    "Ci hanno attaccato, erano almeno 400 persone. Non sono riusciti ad entrare per un pelo", racconta così un poliziotto in merito all’incursione tentata dagli ultras alla caserma di via Guido Reni.

    19:46 Roma, due arresti

    Due giovani sono stati arrestati dalla polizia nel corso dell’assalto al reparto volanti di via Guido Reni. Secondo quanto si è appreso si tratta di due giovani ultras, una ragazzo ed una ragazza. I due avevano i volti coperti da bandane ed erano armati di bastoni.

    19:43 Roma, cariche della polizia in via Guido Reni

    La polizia ha effettuato una carica di alleggerimento per disperdere il gruppo che ha assaltato la caserma di via Guido Reni a Roma. Sono stati sparati anche alcuni lacrimogeni.

    19:40 Roma, danni al commissariato assaltato

    Distrutto e dato alle fiamme il portone, distrutte piante e infranti vetri del commissariato di polizia di Porta del Popolo a Roma. Il presidio di pubblica sicurezza in via Ferdinando Fuga è stato assaltato da una trentina di teppisti con spranghe, tondini di ferro e sanpietrini. E’ stato dato alle fiamme anche un pullman della polizia posteggiato nei pressi. I due agenti che si trovavano all’interno del presidio sono riusciti ad evitare la furia devastatrice dei teppisti.

    19:37 Roma, a fuoco mezzi della polizia, agenti feriti

    I tifosi hanno dato fuoco a un pullman e ad alcune auto della polizia. Altre volanti sono state prese di mira da una sassaiola. Secondo prime informazioni negli scontri sarebbero rimasti feriti alcuni poliziotti. Il contingente predisposto per l’ordine pubblico è bloccato all’interno dello stadio Olimpico.

    Roma - Assaltata e devastata la sede del CONI

    by fedayn dom 11 nov, 2007 20:36

    20:09 Roma, feriti tra forze dell’ordine

    Sarebbero almeno una decina i feriti tra le forze dell’ordine nella zona dello stadio Olimpico secondo quanto ha riferito un carabiniere in servizio presso la vicina caserma assaltata in via Guido Reni. L’esistenza di feriti viene confermata anche da altre fonti.

    20:02 Roma, nuovo attacco

    Un gruppo di tifosi laziali ha nuovamente attaccato un contingente delle forze dell’ordine ancora schierato allo stadio Olimpico a Roma. Il lancio di oggetti si è verificato in via de Bosis, tra lo stadio e la sede del Coni. Verso polizia e carabinieri sono state lanciate bottiglie, bulloni e pezzi di ferro. Una carica ha disperso il gruppo di circa 80 persone.

    20:01 Roma, assaltata sede Coni

    Centinaia di tifosi hanno assaltato la sede del Coni, nei pressi dello stadio Olimpico: le guardie di sorveglianza, non armate, sono barricate all’interno dell’edificio, mentre gli ultrà devastano le aree interne della sede.

    19:58 Roma, ferito funzionario di polizia

    "Mi hanno tirato una pietra di grossa dimensione sulla costola", ha detto Antonio Soluri, il funzionario di polizia ferito sull’ambulanza del 118 davanti la caserma della polizia di via Guido Reni. "Hanno sfondato un vetro antiproiettile. Hanno lanciato di tutto", ha aggiunto.

    da indy-rm.ortiche.net

    • Surreale conferenza stampa senza domande con il portavoce della Polizia, Sgalla

      Gli agenti della stradale sono intervenuti attirati dal rumore di una rissa

      Arezzo, il racconto del Questore
      "Due spari in aria... colpito il giovane"

      AREZZO - Una conferenza stampa surreale, con il portavoce della Polizia Roberto Sgalla (lo stesso del G8 di Genova) che chiede ai cronisti di non fare domande e il questore di Arezzo Vincenzo Giacobbe che racconta una storia in cui un poliziotto della stradale ("un ottimo elemento che di solito opera benissimo") spara due colpi in aria ma colpisce un giovane tifoso laziale seduto sul sedile posteriore della Megane Scenic che stava lasciando l’area di servizio di Badia al Pino.

      Poco prima delle 18, la sala è piena di cronisti. Sgalla chiarisce subito che non si potranno fare domande perché l’indagine è in corso e il questore può solo fornire dati oggettivi.

      Ecco i dati oggettivi letti dal dottor Giacobbe: questa mattina alle 9 e 10, due pattuglie della Stradale di Arezzo (sottosezione di Battifolle) erano all’interno dell’area di servizio direzione Sud e "procedevano" ad alcuni accertamenti su due auto. All’improvviso hanno sentito forti rumori e urla provenienti dall’altro lato della stessa area di servizio, quello in direzione Nord. Gli agenti "si portavano" sull’orlo della carreggiata per cercare di capire cosa stava accadendo rendendosi conto che c’erano gli occupanti di tre auto coinvolti in una rissa. A quel punto "decidevano di azionare le sirene dell’auto" pensando così di far smettere il tafferuglio. Ma il suono "non causava effetti".

      "Allora - continua il Questore - uno degli agenti, da 60-70 metri di distanza, ha pensato di sparare due colpi in aria...". Le auto coinvolte nel tafferuglio "si sono però spostate verso nord" e la Megane con i 5 giovani a bordo ha proseguito verso il casello dove è stata raggiunta e fermata dalla volante. Lungo il tragitto gli occupanti si sono accorti che Gabriele Sandri era stato "attinto al collo". L’intervento dell’ambulanza del 118, subito chiamata, serviva solo a constatare il decesso del ragazzo.

      Fin qui, con la terminologia ufficiale, il racconto del questore. Lo stesso dottor Giacobbe, forse, si è reso conto che nelle sue parole non sembrava esserci collegamento tra i colpi sparati in aria dall’agente e il ferimento di Gabriele Sandri. A questo punto il questore, mentre Sgalla lo richiamava a non rispondere e a lasciare la sala, ha precisato meglio che "ovviamente", il colpo c’è stato e il giovane è stato colpito stabilendo, a denti stretti, un rapporto di causa-effetto tra i due fatti. Giacobbe ha aggiunto che il proiettile non è stato trovato, che sul corpo del ragazzo c’è solo il foro d’entrata e che le indagini dovranno spiegare come è andata. Poi, il questore e Sgalla hanno lasciato la sala mentre i cronisti presenti cercavano inutilmente di fare domande.

      (11 novembre 2007)

    • L’assasinio del giovane dj romano da parte di un agente della polizia stradale è l’ennesimo episodio di violenza e iniquità perpetrato dalla parte oscura delle forze dell’ordine

      E’ necessario rieducare il braccio violento della legge

      di Roberto Malini

      Il ruolo delle forze di polizia, in una società sana e progredita, è prezioso, fondato sulla tutela della pace e della convivenza sociale. L’Italia, però, è una società avvelenata da mille mali, corrotta, avulsa dai più nobili valori civili, rigorosa nel pregiudizio e gli agenti di pubblica sicurezza rappresentano i tentacoli distruttivi di questo mostro: spietati, indifferenti di fronte all’iniquità, inebriati del potere di annientare le vittime designate dalla "testa" del mostro. Equità, senso dell’onore, capacità di discernere il bene dal male, compassione: gli agenti non sono addestrati a queste virtù, ma al loro opposto. Ho visto con i miei occhi agenti italiani che di fronte ai deboli e ai diseredati - in ossequio alla "testa del mostro" - si trasformavano in carnefici ed erano capaci di picchiare bambini, donne e uomini inermi. Ho sentito con le mie orecchie uomini in divisa rivolgere alle loro vittime insulti, minacce gravi, provocazioni, proteggendosi gli uni con gli altri nell’ingiustizia e nella crudeltà. Oggi, però, il "braccio violento della legge" non è più soltanto un nemico istituzionalizzato della libertà e della quiete civile, ma uno strumento di mistificazione. I tanti incendi di baracche zingare, i numerosi pestaggi di senzatetto, le tragedie dovute alla violenza razziale come il rogo di Livorno o l’omicidio, a Milano, della romena Rozeta Duplea vengono regolarmente camuffati da incidenti, incuria da parte delle stesse vittime, regolamenti di conti e drammi della gelosia. L’importante è che non si alluda a episodi di xenofobia. L’importante è che gli assassini razziali rimangano impuniti, perché anche loro sono - per affinità con il potere corrotto - "agenti" al servizio della nazione. Sono anni che Anne’s Door si prodiga per avvertire le istituzioni dei pericoli insiti in questo tipo di preparazione delle forze dell’ordine, nella gravità degli abusi degli agenti di polizia, nella mistificazione durante le indagini. Oggi un agente ha assassinato il giovane dj romano Gabriele Sandri, colpendolo alla gola con un proiettile. Il poliziotto è intervenuto in un diverbio fra tifosi laziali e juventini. Mentre le autorità e le istituzioni cercano di attribuire a un "tragico errore" la morte del ragazzo, l’avvocato Luigi Conti, amico della famiglia Sandri, commenta così l’accaduto, dopo aver ascoltato numerosi testimoni: "È un reato perpetrato dalle forze dell’ordine, lo dicono i tifosi, sentite loro. È stato un tirassegno". Se il poliziotto killer avesse ammazzato un Rom, un extracomunitario o un "clochard", oggi avremmo una versione univoca e incontrovertibile: "Un eroico agente di polizia è stato costretto a usare le armi per difendersi dall’aggressione di un violento". Ma stavolta il braccio violento della legge ha ucciso un giovane italiano, una persona nota e rispettabile, di fronte a testimoni attendibili. Per una volta, forse, i killer in divisa non riusciranno a farla franca. Per una volta, forse, gli agenti che posseggono ancora una coscienza e un codice etico sentiranno in cuor loro che è tempo di combattere gli abusi dei loro coleghi dall’interno del sistema. Noi siamo idealmente e orgogliosamente al loro fianco.

    • Com’è noto nelle cosidette "società democratiche" il monopolio della violenza è riservato allo Stato, che ne dovrebbe fare un uso misurato e limitato a gravi situazioni di pericolo per l’ordine pubblico e l’incolumità dei cittadini.
      Purtroppo ormai , venendo gradualmente meno i principi democratici, di questo monopolio ne viene fatto sempre più un uso illegittimo e spesso un abuso in nome e per conto di interessi che mirano a destabilizzare le istituzioni e a creare i presupposti per svolte autoritarie.
      Questi episodi di violenza non possono più essere catalogati come fatali incidenti o frutto del caso, ma derivano dall’aver selezionato corpi polizieschi addestrati come vere e proprie milizie mercenarie al servizio di gruppi politici reazionari e di frange deviate dei servizi di sicurezza.
      Si vuole in sostanza inaugurare una nuova strategia della tensione sfruttando l’azione delle bande più violente dei teppisti da stadio per innescare reazioni repressive e portare acqua al mulino di coloro che, predicando esigenze di ordine e sicurezza, vogliono mantenere lo status quo e difendere i privilegi e gli interessi di pochi ai danni di quelli di moltissimi.

      MaxVinella

    • Solita risposta autoritario/borbonica, creazione dell’ ennesima "emergenza" ecc. ecc.

      "La procura di Roma contesterà l’aggravante del terrorismo ai tifosi arrestati ieri sera nei dintorni dello stadio Olimpico dopo le violenze scoppiate in seguito alla morte di Gabriele Sandri. La decisione è stata presa a piazzale Clodio sulla base delle prime risultanze investigative."

      Dall’Ansa 12.11.07

    • "Purtroppo ormai , venendo gradualmente meno i principi democratici, di questo monopolio ne viene fatto sempre più un uso illegittimo e spesso un abuso in nome e per conto di interessi che mirano a destabilizzare le istituzioni e a creare i presupposti per svolte autoritarie...." Mah, a dire il vero le stesse cose si potevano dire nei ’70... nei’60... ed ancue nei ’50. Corpi deviati?! Ma scherziamo?! E’ nel dna dello stato infrangere le proprie regole quando ne abbisogna. Da sempre ed in qualsiasi stato! Nessuna novità da questo punto di vista. E se dovesse servire un "bel patriot act" eccolo che arriva... o una bella "unità nazionale".. o "l’emergenza di turno"... Davvero, putroppo, nulla di nuovo sotto al sole.

    • Caro K, io non abito a Roma e quindi sto alle ricostruzioni dei fatti che ho letto sul Manifesto, Liberazione e quindi se detti giornali sparano "cazzate" , può darsi che anch’io, di conseguenza , possa aver detto"cazzate". Comunque non è questo il problema.

      A me sembra che si stia sottovalutando la questione del comportamento asimmetrico della Polizia, che si sta sempre a più atteggiando a corpo separato e seleziona i propri obiettivi d’intervento in base all’appartenenza politica.

      Un tempo si parlava di apparati deviati dello Stato, facendo intendere che delle deviazioni erano responsabili le solite mele marcie , mentre il resto della cesta era sanissimo e che non c’era da preoccuparsi per la sicurezza delle cosidette istituzioni democratiche.

      Oggi non hanno più nemmeno il pudore di nascondersi dietro queste pietose menzogne, in quanto è evidente che tutto il lavoro sporco dei servizi e delle varie polizie è frutto di precise direttive e di una politica dell’ordine pubblico che da Genova in poi ha assunto decisamente una connotazione autoritaria e solo repressiva.

      Cambiano i Governi ma strutture poliziesche e i loro vertici rimangono sostanzialmente invariati , come pure il loro modus operandi ed il loro disprezzo per ogni forma di protesta o manifestazione di civile dissenso, pienamente consapevoli di usufruire della più totale impunità.

      Si sa benissimo che il 90% degli "sbirri" vengono arruolati solo se vantano referenze nell’estrema destra o sono comunque simpatizzandi di quella parte politica ed quindi più che naturale che sulle piazze tendano a distinguere e ad usare le maniere forti solo verso quelli che identificano non solo come un pericolo per l’ordine pubblico ma soprattutto come avversari politici.

      Forse oggi i celerini non sono più soltanto sottoproletari come ai tempi di Pasolini, ma se la "sinistra" cercasse in qualche misura di recuperarli ai propri valori e non inneggiasse sempre e comunque allo "sbirro" nemico di classe e sporco fascista, potrebbe anche essere "politicamente" conveniente.

      MaxVinella

    • E per "recuperare" forse qualche centinaio di improbabili "poliziotti democratici" ( e i carabinieri poi ? D’Alema gli concesse di diventare "arma autonoma", cosa che non si era mai sognata nemmeno la DC) abbandoniamo invece non tanto gli stadi ma le periferie metropolitane alle varie "fiamme tricolori" ?

      Purtroppo proprio l’allucinante vicenda della morte di Sandri ( iscritto a Forza Italia, pensa un pò che presa per il culo del destino ...) dimostra che nemmeno la sindacalizzazione avvenuta tra i settanta ed ottanta ha sostanzialmente cambiato la mentalità di certi "corpi separati" .....

      Il poliziotto/killer, oltre che essere iscritto alla Cgil, è addirittura il figlio di un dirigente calabrese di Rifondazione !

      Ripeto, non credo che - almeno in temini di scontri da stadio - esistano "i due pesi e le due misure" rispetto ad altre vicende, tipo Napoli e Genova 2001.

      Diverso è quando si tratta di manifestazioni fasciste vere e proprie, come recentemente avvenuto proprio a Ponte Milvio, dove Forza Nuova, sia pure circondata dai celerini in assetto di guerra, ha potuto comunque tenere un presidio precedentemente vietato dalla Prefettura.

      Allo stadio invece, almeno a Roma, i reparti di Canterini hanno sempre massacrato anche gente inerme e non solo gli ultras ....

      Semplicemente domenica sera a Roma i Rambo di stato avevano ricevuto l’ordine tassativo di evitare il contatto direttamente dal Ministero degli Interni .... anche se non si aspettavano di certo il tipo di incidenti poi effettivamente avvenuti ... a Roma non era mai successo che gli ultras attaccassero obiettivi esterni allo stadio ed al suo circondario, meno che mai caserme, commissariati e sedi istituzionali .....

      E infatti gli scontri non erano diretti dai caporioni fascio/affaristico/mafiosi ... gente che certo non ha, dovendo garantire i propri "affari" più o meno legali, grande interesse ad una situazione di scontro così generalizzato ....un conto è fare casino per poi poter ricattare Lotito o Sensi, un altro è sia pure in senso molto "simbolico", il cosiddetto "attacco al cuore dello stato".

      Questo non vuol dire che in piazza domenica non ci fossero anche fascistelli, ad un certo punto, sia pure immediatamente zittiti da tutti gli altri, un paio di tentativi di gridare "duce, duce" ci sono anche stati ....

      Ma soprattutto era montata una rabbia spontanea ed indistinta di circa 800 giovani e meno giovani, quasi tutti "borgatari", per quello che era avvenuto la mattina, per le cazzate e le infamie ascoltate in televisione, per il mancato rispetto per la morte di un giovane, perlatro molto conosciuto per le sue attività artistiche in un paio di discoteche romane .....

      No, non me la sento di regalare tutto questo ai fascisti per illudermi ancora che le istituzioni di questo paese, anche con un governo che ho a suo tempo (ahimè) votato, siano democratiche ....

      K.