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Ancora suicidi, il Tribunale condanna la Renault! Cosa accade in Francia?

Publie le lunedì 4 gennaio 2010 par Open-Publishing

Se non fosse una tragedia annunciata si potrebbe parlare di “vizietto” francese.

Non si può infatti relegare nel limbo della fatalità l’ennesimo suicidio di un lavoratore francese, suicidio che ripercorre quelli, tristemente famosi, dei 24 lavoratori di France Télécom con la sola differenza che il suicida (lanciatosi nel 2006 dal quinto piano del centro tecnologico di Guyancourt) lavorava alla Renault.

Per questo “suicidio/omicidio” il Tribunale di Nanterre (Alta Senna) ha condannato per “colpa grave” la casa automobilistica rimarcando quindi che la Renault è in parte responsabile dell’accaduto.

Come richiesto dalla famiglia il Tribunale ha indicato “l’estremo stress” subito dal lavoratore e non va perso di vista che tra il 2006 ed il 2007, nello stesso centro, si erano dovuti registrare altri tre suicidi che avevano costretto la Renault a rivedere sia gli orari che i carichi di lavoro.

E’ fuori dubbio e fuori da ogni possibile discussione che i metodi di riorganizzazione utilizzati da alcune aziende transalpine, sono tali da non potere essere sopportati da “persone normali”.

Un importante dato di riflessione, che sarà bene non perdere di vista, riguarda il fatto inconfutabile che se in Francia si contano decine di suicidi (gesto estremo!) quanti saranno le lavoratrici ed i lavoratori colpiti da sindromi quali ansia, depressione, insicurezza, esaurimenti, attacchi di panico, infarti e si potrebbe proseguire nell’elenco ancora per molto?!

Venendo a casa nostra non possiamo non sottolineare che la FALCRI è molto preoccupata, anche per quanto recentemente accaduto in alcune banche francesi nelle quali si sono verificate aggressioni al personale e tentativi di suicidio, per quanto sta accadendo ai lavoratori di BNL e del gruppo BNPP proprio a causa di una riorganizzazione che non tiene conto delle persone e della loro salute fisica e mentale.

Invitiamo la BNL e BNPP a “fare tesoro” di quanto accaduto in Francia ed a cercare, anche attraverso un dialogo ed un confronto più serio e reale con il Sindacato, strade alternative che possano dare risultati senza procurare danni alla salute dei colleghi.

Roma, 30 dicembre 2009

Segreteria dell’ODC FALCRI BNL

www.falcribnl.it