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Andrea e Michele "torturati" in carcere

Publie le venerdì 28 dicembre 2007 par Open-Publishing
2 commenti

Dal 23 ottobre scorso due ragazzi di Spoleto sono detenuti in condizioni durissime nel carcere di Capanne con accuse di cui i giornali hanno diffusamente parlato, ma sulle quali, nonostante l’impegno profuso dalla Gip, Comodi, non vi sarebbero riscontri fattuali.
Di essi, Michele, che si professa anarchico e ha partecipato attivamente alle lotte sociali contro «l’ecomostro» di Spoleto, è stato costretto a più di 55 giorni di duro isolamento, finché la giudice Restivo, preso atto dei rischi di tale regime carcerario per l’integrità psicofisica del giovane, lo ha fatto trasferire in una cella con un altro detenuto.
L’altro ragazzo, Andrea, che non professa specifiche appartenenze politiche, è tuttora detenuto in condizione di duro isolamento, ormai da più di 60 giorni, per costringerlo a accusare Michele e coimputati.
Se i giudici non sono stati capaci di raccogliere prove, è giusto che infieriscano su Andrea, tenendolo in isolamento all’infinito?
Come medico rilevo che il duro e prolungato isolamento inferto ai due giovani spoletini e ora in particolare Andrea, configura la pratica di TORTURA PSICOLOGICA, che sto segnalando alle competenti istanze internazionali.
Non basta alla magistratura che già Aldo Bianzino sia stato fatto morire nel carcere di Capanne, si vuole di più?
Come comunista rilevo un feroce segno di classe nell’accanimento giudiziario anche contro questi due giovani e la sproporzione tra imputazioni e trattamento giudiziario.
In una regione che ha il primato degli omicidi nei luoghi di lavoro, delle organizzazioni eversive della borghesia e dell’uso privato del pubblico (si parla di 25 esposti a carico di un unico professionista giacenti in Procura), perché la magistratura umbra non fa nulla?
Come cittadino segnalo infine il compiacente silenzio di tutte le forze politiche regionali verso questi metodi usati dagli organi giudiziari.
E’ questa la sicurezza che ci vogliono garantire?
dott. Carlo Romagnoli

(Lettera pubblcata da Il manifesto di ieri)

Messaggi

  • Dopo 66 giorni di isolamento le condizioni fisiche e psichiche di Andrea sono notevolmente peggiorate.
    Denunciamo con forza il pericolo grave che incombe sulla salute del ragazzo, provatissimo, a cui non è stato tolto l’isolamento. Perché questo trattamento differenziato, cosa vogliono tirar fuori dal suo fisico?
    La situazione precipita nascosta dietro i muri di Capanne.

    Andrea l’unico dei ragazzi arrestati a non aver mai avuto alcun impegno politico, è colui che sta subendo il trattamento più inumano, quale la ragione di tutto questo ?

    Che nessuno si faccia complice di questa situazione, la linea politica della giustizia ha deciso per Andrea questo trattamento, la coscienza civile della collettività si levi a difendere il presente e il futuro di questo ragazzo, troppo solo e dimenticato, scrivete ad Andrea, fatevi sentire dai giudici

    COMITATO 23 OTTOBRE

    ANDREA DI NUCCI
    c/o Casa circondariale di Perugia
    Strada Pievaiola Km 11,8 - Capanne
    06100 PERUGIA