Home > Appello Free Tibet
Al momento sono 86 le citta’ che ha manifestato a sostegno del Tibet.
Avaaz ha raccolto le firme per una petizione da consegnare alle ambasciate e ai consolati cinesi. Le firme sono oggi un milione e mezzo. E un coro sempre più numeroso di leader mondiali si sta unendo all’appello. Dobbiamo continuare a esercitare pressioni, perciò ti chiediamo di inviare il messaggio qui sotto ad amici e familiari e aiutarci così a raggiungere l’obiettivo di 2 milioni di firme!
"Dopo decenni di repressione i tibetani si sono riversati nelle strade per protestare contro il governo cinese. I riflettori dei Giochi Olimpici sono adesso in Cina, e il leader tibetano Dalai Lama ha chiesto di far cessare le rivolte con la moderazione e il dialogo. Ha bisogno del sostegno di tutti noi.
In Cina i sostenitori della linea dura attaccano pubblicamente il Dalai Lama ma molti leader cinesi considerano il dialogo la migliore opzione per la stabilità del Tibet. Il governo cinese sta valutando proprio in questo momento se continuare la repressione o tentare il dialogo, scelta che potrebbe determinare il futuro del Tibet e della Cina.
Noi abbiamo il potere di influenzare questa scelta storica: la Cina ha molto a cuore la sua reputazione mondiale e il Presidente Hu Jintao deve sapere che il marchio "Made in China" e le Olimpiadi di Pechino avranno successo solo se sceglie il dialogo e non la repressione. Ma ci vorrà tutto il peso dell’opinione pubblica mondiale per avere la sua attenzione. Aggiungi la tua firma a quella di 1,5 milioni di persone nella petizione, e invita tutti quelli che conosci a fare lo stesso."
http://www.avaaz.org/it/tibet_end_the_violence/97.php
L’economia cinese dipende dalle esportazioni "Made in China" che compriamo tutti e il governo punta a fare delle Olimpiadi di Pechino di questa estate la celebrazione di una Cina nuova e rispettata. La Cina è anche un paese particolare, in espansione, con un passato tormentato e con molte ragioni concrete per essere preoccupata della propria stabilità. Ma il Presidente Hu deve comprendere che il pericolo maggiore per la stabilità e lo sviluppo cinese viene coloro che vorrebbero una maggiore repressione, non dai tibetani che chiedono dialogo e riforme. Abbiamo presentato la petizione a manifestazioni, marce, dimostrazioni e a riunioni private con i diplomatici cinesi di tutto il mondo e continueremo a farlo man mano che il numero delle firme aumenta. Il popolo tibetano ha sofferto in silenzio per decenni. Finalmente è venuto il loro momento di parlare e noi dobbiamo aiutarli a essere ascoltati.
Con speranza e rispetto,
Avaaz
Clicca sui link qui sotto per maggiori informazioni sulla protesta tibetana e la reazione cinese:
http://rampini.blogautore.repubblica.it/
http://lanostracina.corriere.it/
http://www.agi.it/world/news/200803191258-pol-ren0032-art.html
Avaaz.org è un’organizzazione non-profit indipendente, che lavora con campagne di sensibilizzazione in modo che le opinioni e i valori dei popoli del mondo abbiano un impatto sulle decisioni globali. (Avaaz significa "voce" in molte lingue.) Avaaz non riceve fondi da governi o aziende ed è composta da un team internazionale di persone sparse tra Londra, Rio de Janeiro, New York, Parigi, Washington e Ginevra.
Messaggi
1. Appello Free Tibet, 7 aprile 2008, 12:54
Cara Viviana, a me tutta questa attenzione sul Tibet sembra abbastanza strumentale e finalizzata solo, attraverso il boicottagio delle Olimpiadi, ad indebolire politicamente la Cina ed ostacolare il suo inarrestabile sviluppo economico !!
Ci sono a giro per il mondo decine di regimi tirannici ed oppressivi analoghi se non peggiori di quello cinese, tranquillamente appoggiati dagli USA e dai suoi sodali occidentali, senza che nessuno senta il bisogno di rilevare e condannare le loro nefandezze !!
Come sempre ci si fa supinamente trascinare in iniziative politiche suscitate e indirizzate dagli USA ad esclusivo loro interesse !!
MaxVinella
2. Appello Free Tibet, 7 aprile 2008, 15:46
"avaaz" indipendente!!!!
ahahahahahahaha!!!!
e gli asini volano! infatti il cielo e’ pieno di simpatici ciuchini che si bevono le panzane della propaganda usa!!!!
avaaz e’ una lobby finanziata da algore e altri "democratici", di quelli che parlano bene quando sono fuori dal governo ma poi quando hanno il potere sono i servi piu’ sciocchi e piu’ zelanti delle multinazionali...........
o viviana fatti un brodino va’ !!!!
1. Appello Free Tibet, 7 aprile 2008, 16:02
Con il Tibet fino alla vittoria !!!
R., comunista da Napoli
3. Appello Free Tibet, 10 aprile 2008, 17:51, di Luciano
Vi ritrovate dalla stessa parte di Bush, della UE e dei suoi peggiori governi. Possibile che onestamente non vi rendiate conto del fatto che c’è qualcosa che non quadra in questo?
1. Appello Free Tibet, 11 aprile 2008, 08:32
il mondo non si divide tra amerikani ed anti-amerikani.
Questo armamentario da "guerra fredda" lo lasciamo volentieri ai berluscones e agli stalinisti.
Credo invece sia ancora del tutto valida la divisione tra oppressi ed oppressori, tra sfruttatori e sfruttati.
E non ho dubbi che i tibetani così come la gran parte del popolo cinese siano oggi tra gli oppressi e gli sfruttati.
Ed il governo cinese, peraltro principale partner economico oggi degli Usa, sia invece tra gli oppressori e gli sfruttatori.
K.
2. Appello Free Tibet, 11 aprile 2008, 10:12, di viviana
Che qualcuno abbia dimenticato che la lotta della sinistra era contro l’oppressione nel mondo e l’abbia annegata nell’odio per il diverso lo disapprovo profondamente.
Io non frequento nessuna chiesa e non aderisco a nessuna fede, ma non mi permetterei mai di aggredire un oppresso perché lui, al contrario di me, vuole la sua chiesa e ha la sua fede. Se facessi questo, entrerei a far parte della schiera degli oppressori.
Aggredire qualcuno perché non ci somiglia è quanto fecero i gesuiti nella colonizzazione delle Americhe che portò alla distruzione totale di quelle culture. Ed è quanto fa il governo cinese oggi negando e distruggendo la cultura tibetana. Oltre a ciò è innegabile che mezzo secolo di dominazione cinese è stato rivolto a umiliare, torturare uccidere e disconoscere i tibetani, rifiutando i loro diritti. Pretendere che ciò sia giusto e legittimo, solo perché i tibetani credono profondamente in valori spirituali che noi non condividiamo e che facciamo fatica a capire, è pura faziosità, anzi è malvagità assoluta e mi rifiuto di credere che in una sinistra onorevole l’ateismo e il materialismo siano così profondamene radicati da diventare imposizione dittatoriale e dunque disconoscere la storia e deformare gli eventi.
Credo nel processo di consapevolezza e di evoluzione e metto in quello anche la liberazione dal giogo delle chiese oppressive ma non avrei rispetto di me stessa se pretendessi di imporre la mia fede o il mio ateismo agli altri con violenza.
Sarei accomunata agli oppressori e qualunque messaggio volessi mandare sarebbe squalificato.
(per leggere qualcosa sulla cultura lamaista : Tibet, parte 1 e parte 2 su Nuovo Masada, http://www.masadaweb.org)
Il lamaismo non è una filosofia che noi occidentali possiamo capire facilmente, è molto lontana dai nostri paradigmi o dai nostri stili di vita, ma pretendere la distruzione di ciò che non arriviamo a comprendere è da barbari.
viviana
4. Appello Free Tibet, 22 aprile 2008, 01:02, di SATOBOY
Il nostro è uno stencil itinerante,
la nostra maratona simbolica vuole raggiungere più persone possibili per sostenere la comune idea che si riassume nelle parole prese in prestito dal Blog di Beppe Grillo.
Ci impegneremo nell’essere presenti in più città possibili.
Se potete aiutateci!
Stampate liberamente la figura e usatela come stencil, adesivo, manifesto o immagine da spedire via mail e sui vostri blog.
Non costa nulla e simbolicamente correremo insieme fino all’8 agosto per guidare una giusta decisione.
Tibet libero
Se gli Stati Uniti avessero invaso il Messico. Se la Francia avesse occupato l’Algeria. Se l’Australia avesse dichiarato guerra alla Papua Nuova Guinea. Se il Giappone avesse annesso la Manciuria. Se l’Italia tornasse di nuovo in Libia con le cannoniere.Se tutto questo fosse successo nell’anno delle Olimpiadi negli Stati Uniti, in Francia, in Australia, in Giappone, in Italia. Le Olimpiadi si sarebbero tenute lo stesso in questi Paesi? In nome di cosa? Del WTO? Della globalizzazione? Del consumismo?
Il Governo italiano ha calato i pantaloni alla marinara di D’Alema (nessuno pensava che avrebbe fatto diversamente).
L’umanità ha un debito enorme nei confronti del Tibet, della sua cultura, dei suoi abitanti. Lo ha lasciato solo per quasi sessant’anni in nome della realpolitik. Un comportamento semplice da capire. Se sei grosso puoi invadere, distruggere, sterminare. Se sei piccolo e hai il petrolio, allora sono c...i tuoi. Cecenia docet. Iraq ridocet.
Il blog lancia oggi una petizione al segretario dell’Onu per un Tibet libero.
Inviate il messaggio:
"Free Tibet. Stop to the China Olympic Games"
al segretario delle Nazioni Unite e diffondete l’iniziativa.
La ruota del samsara vi premierà.
http://www2.beppegrillo.it/iniziative/free_tibet.php
http://www.myspace.com/satoboy
http://www.myspace.com/gyass
http://www.woostercollective.com/
Vedi on line : TIBET LIBERO http://www.flickr.com/photos/satoboy/2429929271/