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Appello della Coordinazione Europea contro la Precarietà Strasbourgo (Francia) l’11 giugno 2006
Publie le lunedì 3 luglio 2006 par Open-PublishingAppello della Coordinazione Europea contro la Precarietà
Strasbourgo (Francia) l’11 giugno 2006
Nonostante una repressione statale generalizzata, noi, precari, marginali, studenti, liceani, disoccupati, salariati, pensionati, continuamo a combattere contro la precarietà generata dall’alienante sistema capitalista.
Ci siamo riuniti in una coordinazione unitaria e europea per contribuire all’organizzazione della lotta al livello internazionale. Il confronto delle nostre diverse esperienze di lotta e il rifiuto di qualsiasi forma di ierarchia ci ha condotto ad adottare un funzionamento senza burocrazia ed autogestito.
Il carattere europeo di queste lotte proviene dalla moltiplicazione e dalla sovraposizione di vincoli costrittivi, in particolare quelli dell’Unione Europea, che tendono ad imporre una politica coerente per il sistema capitalista, nell’insieme dei settori economici, politici, culturali e sociali degli Stati membri.
Il prolungarsi del periodo occupazionale, la riforma dell’educazione, la riforma dei sistemi di previdenza sociale, sono obiettivi dichiarati di questa politica.
L’aspirazione dimostrata è dunque quella di fare coincidere la politica sociale europea con una logica di redditività neo liberale il cui scopo è di servire gli interessi di un’aristocrazia politica ed economica che decide sola, senza la consultazione dei popoli.
La nostra lotta traduce una crisi sociale e politica. Non è un comune accesso febbrile, ma la manifestazione della crisi di tutta la società. La logica capitalista è messa al bando degli imputati. Il capitalismo non può portare nessuna riforma sociale positiva. Peggio, esso è persino costretto a smantellare le vecchie conquiste sociali. Tutti i pessimi capi di destra o di sinistra governativa eseguiscono, con sfumature nel metodo, un’identica politica al servizio di un sistema economico predatorio.
La catastrofe umana, ambientale, economica e affettiva obbliga oramai gli Stati ad usare mezzi smisurati per perpetuare l’ordine economico. Il rinforzo dei luoghi confinati (carcere, esercito, case di ricovero, manicomio) così come il carceramento degli altri spazi di vita (scuola, posti di lavoro, strada, ospedale, quartieri) è il mezzo trovato per dominare gli individui e reprimere ogni comportamento non adeguato alla norma stabilita.
Inoltre, denunciamo tutte le strutture che partecipano, chi di più chi di meno, alla cogestione e alla riproduzione del sistema. Fra loro, i mass media collaborano al mantenimento di questa situazione praticando la disinformazione volontariamente. Per rimediare a questa carenza d’informazione, chiamiamo alla creazione di nuovi mezzi di comunicazione e, in occasione di questa coordinazione, abbiamo realizzato un giornale internazionale e creato un sito Internet (http://nologik.free.fr). Ciascuno è invitato a parteciparci.
Vi incoraggiamo ad informarvi delle mobilizzazione negli altri paesi (Grecia, Germania, Spagna, Italia, Francia, Belgio, Portogallo, Inghilterra, Cile...) ed a creare reti con essi. Inoltre, insistiamo sulla necessità di rimanere mobilizzati durante il periodo estivale per quanto riguarda i lavori legislativi a venire.
Ricordiamo che, tutti insieme, uniti nella lotta contro la precarietà, abbiamo l’obbligo di essere solidali e di favorire la convergenza delle lotte tramite incontri e azioni locali, regionali, nazionali ed internazionali.
Nella continuità dei movimenti di lotta, chiamiamo ad una coordinazione unitaria internazionale in Avignon i 5 e 6 luglio 2006 ed a partecipare simultaneamente al sabotaggio del suo festivale, simbolo di una cultura mercantile.
Una giornata nazionale d’azione è organizzata, in Francia, il 30 giugno 2006, data in cui bambini e loro genitori stranieri senza permesso regolato verranno braccati per essere deportati.
Vi invitiamo a raggiungere le manifestazioni previste in Germania: a Hamburg e Wiesbaden, il 28 giugno 2006 per un’educazione libera per tutti ; a Freiburg, il 1mo luglio contro la privatizzazione degli alloggi sociali come pure il 3 luglio per un’educazione libera per tutti ; a Frankfurt il 6 luglio per una manifestazione centrale.
Non rivendichiamo nulla. Questo sistema è da banire.
Un grido unico :
RESISTENZA !
Trasmesso dalla Coordinazione di Strasburgo contro la Precarietà
http://strasbourgenlutte.over-blog.org