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Arezzo: Rifondazione Comunista dopo la fase congressuale

Publie le mercoledì 30 luglio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione Comunista dopo la fase congressuale

La fase congressuale di Rifondazione Comunista, iniziata dopo la sconfitta subita il 13 e il 14 aprile, si è conclusa con l’elezione di Paolo Ferrero a segretario nazionale del partito.

Ad Arezzo le mozioni 1, 3, 4, 5 hanno complessivamente ottenuto il 63.64% dei voti espressi dai delegati al congresso provinciale. La mozione 2, che sosteneva la candidatura di Nichi Vendola e l’apertura di un percorso costituente per la sinistra, ha ottenuto il 36.36%.

Al congresso nazionale di Chianciano, che si è tenuto dal 24 al 27 giugno, l’idea di costituente di sinistra e qualsiasi altra ipotesi di superamento o confluenza del PRC in un’altra formazione politica, è stata respinta, con l’approvazione di un documento politico che ha visto la confluenza dei voti di tutti i delegati, esclusi quelli della seconda mozione, raccogliendo 342 voti su 646 delegati votanti.

La Federazione di Arezzo, dunque, esprime a Paolo Ferrero i più sinceri auguri ed il più ampio sostegno per il lavoro – sicuramente lungo e difficile – che lo attende: rappresentare e rilanciare un partito pesantemente provato dall’esito disastroso dell’ultima tornata elettorale e, prima ancora, dalla partecipazione al governo Prodi, durante il quale più volte i militanti, i simpatizzanti, gli elettori di Rifondazione hanno dovuto constatare la distanza delle decisioni assunte (sul piano delle politiche sociali, del lavoro, della redistribuzione del reddito, dei diritti civili, delle scelte internazionali) rispetto al programma sottoscritto nel 2006 tra i partiti dell’Unione. Unione a cui Rifondazione comunista aderì con entusiasmo e determinazione, per sconfiggere il governo delle destre, con la ferma convinzione che si poteva voltare pagina e cambiare l’Italia.

Il congresso del PRC ha valutato e discusso senza infingimenti dell’esperienza governativa e dell’esito elettorale, con una capacità critica da lungo tempo non praticata, che non ha risparmiato la stessa dirigenza nazionale del partito. Il documento politico conclusivo rappresenta questo intenso dibattito e riconosce il fallimento dell’esperienza governativa, affermando che il rilancio culturale, politico ed organizzativo del partito è la priorità da perseguire, sostenendo una svolta a sinistra della linea politica e ritrovando la capacità di iniziativa nella società italiana e europea.

La difesa delle condizioni di vita e di lavoro delle classi popolari, la ricostruzione dell’unità del mondo del lavoro, la lotta contro lo smantellamento del welfare, il contrasto di ogni forma di razzismo e xenofobia, il sostegno più ampio e diffuso ai soggetti sociali più deboli – contro le logiche di guerra tra poveri, alimentate dal governo Berlusconi e non contrastate efficacemente dall’opposizione del PD – sono gli obiettivi che si è assunta la maggioranza dei delegati, nel congresso nazionale di Rifondazione. Sono gli obiettivi che da oggi gravano sul nuovo segretario nazionale e su tutto il partito.

Tutto il partito, infatti, è chiamato a intraprendere e vincere la battaglia per ritrovare il peso necessario nel quadro politico italiano, per dare voce e rappresentanza ai ceti sociali più deboli che già subiscono i gravissimi contraccolpi delle scelte compiute dalla destra di governo. Ed è con questo intento che la maggioranza uscita dal VII congresso del PRC intende perseguire una gestione unitaria e democratica.

La stagione di contrasto all’attuale governo, che fin dalle prossime settimane deve vederci impegnati, richiede uno sforzo collettivo, da parte di tutti gli iscritti e i simpatizzanti, che non consente di disperdere tempo e energie in giochi di corrente e di leadership alternative. Se i comunisti sono davvero utili a questo Paese, alle sue classi popolari, se Rifondazione è in grado di essere il motore per il risollevarsi della sinistra italiana, questo è il momento di dimostrarlo.

MERCOLEDì 30 LUGLIO 2008 16:24 - FEDERAZIONE PROVINCIALE RIFONDAZIONE COMUNISTA