Home > Articolo sul carcere
Parlare di migliorare il carcere in un paese dove l’impazzimento ideologico identifica la questione incertezza con la rincorsa al botteghino della sicurezza,
in un paese con la percezione delle proprie città tagliate a metà da furfanti e belligeranti antisociali,
in un paese dove ogni ruberia e sangue sparso all’intorno è il risultato di un buonismo inaccettabile,
in un paese dove le armate mediatiche drogano a piacere l’informazione,
credo sia una battaglia di civiltà giusta, ma destinata a sbattere nell’ottusità del voto da non perdere a tutti i costi, quindi il rischio per chi condivide questo ideale è di finire con la minoranza, quella messa anticipatamente in un angolo.
Ma forse con coerenza, in punta di piedi, senza il bisogno di sbandieramenti, presunzioni, inni all’eroismo carcerario ( penso davvero che in carcere non esistono eroi, ci sono solamente uomini sconfitti ) occorre spostare la riflessione dagli inutili detriti intellettuali, e fare comunicazione, soprattutto prevenzione, ben sapendo che occorre fare rete e farlo insieme agli altri, quelli che non fanno acquartieramenti nelle prime linee, quelli che non si abbeverano nelle ideologie e nelle subculture.
Occorre farlo non per fornire risposte sbrigative, ma per tentare di sollevare qualche ulteriore interrogativo, che certamente non salva nessuno dal proprio destino, ma quanto meno pone sull’avviso.
Cordialmente
VINCENZO ANDRAOUS
TUTOR E RESPONSABILE CENTRO SERVIZI INTERNI
COMUNITA’ CASA DEL GIOVANE VIA LOMONACO 43 PAVIA