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Assicurazioni Generali e Caltagirone smentiscono Berlusconi
Publie le venerdì 13 gennaio 2006 par Open-Publishing2 commenti
In merito alla cessione della partecipazione detenuta in Bnl
Generali e Caltagirone: ’’Nessuna pressione politica’’
’’Del tutto prive di fondamento alcune indiscrezioni pubblicate oggi dagli organi di informazione’’

Messaggi
1. > Assicurazioni Generali e Caltagirone smentiscono Berlusconi, 14 gennaio 2006, 16:23
Cos’e ppazzi!
Dovremmo fare poster che dicono: "B, collaboratore di giustizia" ?
B corre in procura a dire che ha sentito 2 che gli han detto che han sentito uno che gli ha detto che 4 Ds erano col presidente delle Generali a cena per farsi dare delle quote BNL...
13 secondi e Generali smentiscono
Allora B dice: "Me l’ha detto Tarab Ben Ammar".
Bello questo Tarab ben Ammar! Produttore tunisino, socio di B, già nel consiglio di amministrazione della Mediaset. Appare nel processo All Iberian come falso destinatario di 22 miliardi che in realtà sono una tangente a favore di Craxi. I due sono soci anche del principe saudita Al Waleed (ma non c’era la superiorità dell’Occidente?) , Tarab dice poi che i 22 miliardi finanziavano l’Olp !!!! (cioè devo credere che il presidente operario finanziava i terroristi palestinesi!? Ma non mi dire!?). Proprio affidabile, questo Tarab! La bocca della verità!
Intanto il presidente ’senza faccia’ annulla il confronto con D’Alema e Prodi. Ma se sono 12 anni che annulla tutti i confronti!
Com’è che diceva Pietro Ricca? Puffone? O buffone?
Serra: "Accanirsi contro la goffaggine e la rozzezza dei nuovi ricchi è crudele e classista ma è anche inevitabile, se si vuole preservare quella pochissima igiene civile che ci resta"
Come diceva Ricucci quando parlava della scalata al Corriere? "Io li faccio morire crepati questi signori, con me devono imparare a vivere"
Mica bruscolini ! Aho’
E Gino e Michele: "B è un uomo che si è fatto con le sue mani, e si vede"
"Io vinco, è matematico"
No, te te ne vai a casa. E’ geometrico!
E dove li mettiamo i 635 mila dollari di cotillon all’avvocato inglese perché testimoniasse il falso?
Come dice il proverbio: "...chi mette la merda nelle pale del ventilatore, non è mai sicuro di dove finiranno gli schizzi".
E intanto i Ds avranno anche fatto qualche cena, ma Fiorani ’golaprofonda’ spiattella che andava sistematicamente a prendere ordini da B per le scalate. E già che c’era, faceva anche regaletti alla famiglia: 4,55 milioni di euro al Foglio di Ferrara (della Veronica); a Paolo 30 milioni di euro per pagare la maxi multa della discarica di Cerro Maggiore, con Formigoni, il santo delle discariche; ancora a Paolo 10 milioni (per le veline?); 15 milioni di euro a FI; 10 milioni alla Medusa....
Ci credo poi che le banche falliscono!
Come diceva Castelli? "Noi siamo al di sopra di ogni sospetto!" Ma da’ via el c.
Li vogliamo internare?
viviana
1. > Assicurazioni Generali e Caltagirone smentiscono Berlusconi, 14 gennaio 2006, 20:06
"In procura inutile avanspettacolo"
Il presidente del Consiglio sempre più isolato anche dagli alleati
Della Valle: "Dopo questa sceneggiata di quart’ordine vada a casa"
Unipol, Maroni e Casini contro il premier
ROMA - Ieri la raffica di repliche e controaccuse dai Ds. Oggi Silvio Berlusconi deve difendersi dal "fuoco amico" degli alleati. Il più duro di tutti con il premier è stato il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. La Cdl, ha detto l’esponente dell’Udc, "ha le carte in regola per vincere le prossime elezioni, ma deve impostare la campagna elettorale parlando con i cittadini dei loro problemi. Altro che andare in procura e fare avanspettacolo. Possiamo vincere senza effetti speciali".
E per una volta il commento di Casini è in sintonia con quello della Lega. "Berlusconi in procura? Una nota stonata, poteva evitarlo", ha osservato il ministro del Welfare Roberto Maroni. "Non critico che, in generale, si vada in Procura - ha detto ancora Maroni - ma ci si dovrebbe andare per denunciare fatti penalmente rilevanti. Se, invece, Berlusconi c’è andato per riferirire solo di incontri conviviali allora ha fatto una cosa non condivisibile". Per Maroni, "fare incontri conviviali è un fatto assolutamente lecito e normale. Non deve diventare un atto criminale, né censurabile". Insomma, sottolinea il ministro leghista "se il premier si è limitato a riferire solo quelle cose allora la considero una nota stonata in una vicenda, come quella di Unipol, che certamente ha dei risvolti gravi".
Dal mondo imprenditoriale si alza invece la voce di Della Valle che spara a zero: "Non ho niente di personale contro Berlusconi, ma non vedo l’ora che vada a casa". "Ieri - ha spiegato l’imprenditore marchigiano - in tribunale a Roma c’è stata una sceneggiata di quartissimo ordine, smentita dopo trenta secondi. Una cosa che è entrata come catastrofica ed è uscita come una barzelletta".
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