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C’è chi ha voluto paragonare 3 eventi: la piazza di Beppe Grillo, quella di An e le
primarie.
Vd. www.tafanus.it
La manifestazione di AN non ha cambiato molto il corso della storia, per quanto numerosa è stata la solita sfilata con le solite croci uncinate e il solito leader, monocorde come sempre. L’organizzazione è nota, i suoi rispondono puntuali. Hanno dietro un plagio che dura da 77 anni e discendono da un partito che resse l’Italia per un ventennio. E’ stata una verifica di Fini del proprio peso politico, peso che non ha mai fatto valere con sufficienti riconoscimenti di governo nei confronti di B. AN è uscita dalle ultime politiche con ben 4.707.000 voti (3° partito d’Italia). La Lega ne ha avuti solo 1.747.000, eppure B ha ascoltato molto più l’infida Lega che la fedele AN.
Il tema della sicurezza e dell’ordine è un vecchio tema caro ad AN. Quello delle tasse eccessive è di attualità, visto che paghiamo le tasse più alte d’Italia e ci si aspettava che nella piazza di Roma ci fossero anche molti leghisti, ma la piazza sembrava monocroma e di bandiere di Lega o FI non ne abbiamo viste, il che dice di attriti dentro la Cdl. Che su quasi 5 milioni di voti, ci fosse una piazza di 300.000 persone è anzi scarso. Se il problema delle tasse avesse riguardato tutta la Cdl (quasi 19 milioni di voti) avrebbero dovuto essere di più, ma le proporzioni 1 a 63 sono basse. AN ha raccolto i suoi, ma gli altri alleati dov’erano? Non vorrei pensare a una diserzione, ma balza all’occhio che non c’era neanche un candidato ufficiale degli altri partiti, la Brambilla non c’era e AN si ritrovava da sola. Il che per la compagnine cdx non è proprio esaltante. La piazza era piena, ma è stata uno di quegli eventi che si dimenticano il mattino dopo e non ha cambiato le cose. Un deja vu. E difatti commenti sui media ne ha suscitati pochi.
Le primarie invece non sono una piazza. La gente è sempre felice di scegliere. L’Ulivo conta 19 milioni di elettori. Il PD è oggi il 1° partito d’Italia. Ha nel suo seno quello che è stato il maggiore partito storico della sx europea e il maggior partito cattolico. Ha dietro di sé un secolo di lotte politiche e una capacità organizzativa superiore a tutti i partiti italiani. Nessuna meraviglia se 3 milioni e mezzo di persone sono andate a votare. Siamo un paese vecchio. Lo zoccolo duro dei DS è formato da elettori sopra i 60 anni e i votanti erano in età. La proporzione rispetto ai voti è stata di 1 a 6, sicuramente meglio della piazza di AN che da sola era 1 a18. Ma si votava vicino a casa e si sa che ogni spostamento crea difficoltà, comporta fatica e spese di trasferimento, aveva un risultato politico preciso (che una piazza in genere non ha), contava sulla provata fedeltà di un elettorato con una sua identità e organizzato da almeno 60 anni. Non esprimeva contestazioni ma fedeltà di partito, quella fedeltà che lo zoccolo duro dei DS ha sempre mantenuto in molti modi. Dell’evento si era lungamente parlato su tutti i media per cui era impossibile non conoscerlo. La grancassa mediatica era stata imponente, come imponente era stato il volantinaggio, famiglia per famiglia e l’induzione al voto per Veltroni. Una macchina organizzativa di 1° livello. Il leader era già stato scelto dai vertici per cui la piazza lo ha solo confermato. Se le primarie non ci fossero state, sarebbe stato lo stesso. Però anche dare alla gente l’illusione di scegliere è un risultato politico.
Nella piazza di Beppe Grillo nulla di tutto questo. A parte gli spettacoli, la manifestazione era nota solo a poche decine di migliaia di bloggher tra cui molti contro di lui. La maggior parte degli italiani non ne sapeva niente. Persino chi segue i suoi spettacoli non ne sapeva niente. Il silenzio dei media è stato assoluto.
Abbiamo un personaggio dello spettacolo, un uomo solo, senza la macchina organizzativa del partito dietro, un comico radiato dalla tv dall’86, sono quasi vent’anni, e la sua interdizione continua. Non ha nessuna organizzazione di partito o di parlamento o di territorio, non ha sedi, peso decisionale, facoltà di nomine, finanziamenti pubblici, giornali o televisioni. Non ha alle spalle sponsor, Confindustria, banche, Mafia, P2, parrocchie, eserciti, SISDI o SISMI, CIA, gruppi europei, multinazionali, interessi economici o politici, proprietari di giornali o cda televisivi. E’ un uomo solo.
Paragonare un uomo solo all’apparato di AN o dell’Ulivo mi sembra francamente improprio.
Ma quest’uomo solo ha fatto da solo una cosa straordinaria, e per questo avrebbe diritto a maggiore considerazione. Ha portato in piazza un milione di persone su tutte le piazze d’Italia. Ha fatto votare 300.000 elettori su 3 leggi di iniziativa popolare riguardanti la questione morale in Parlamento e la restituzione della sovranità al popolo.
Grillo è un grande comunicatore. 3 anni dopo il suo allontanamento dalla televisione gli italiani lo votano come il comico migliore del paese (Abacus). I suoi spettacoli non sono solo urla e sberleffi, sono informazioni, quelle informazioni che invano cercheremmo sui media o dai politici, due categorie che sempre più si sono mostrate scollate dal resto del paese e che sempre più ci propinano propaganda, non informazione. Grillo fa contro-informazione e fa denuncia. Dal 92 (15 anni) ha modificato gli obiettivi della sua satira prendendo di mira l’economia neoliberista, il consumismo, la propaganda commerciale, proprio ciò che dà potere a politica e media.
Ha creato la satira economico-ecologica. Riassume molti obiettivi del nuovo pensiero no global: difesa di ambiente e salute, lotta ai termovalorizzatori, smaltimento dei rifiuti, battaglia contro la TAV, spreco nella mobilità, energia alternativa, lotta agli sprechi, crisi della ricerca, leggi sul precariato, abusi della Casta (tema che un paese in crisi sente fin troppo), proponendo, contro il suo accentramento antidemocratico del potere, un ritorno alla democrazia dal basso attraverso liste civiche.
E’ un successo. Il suo blog raccoglie centinaia di migliaia di lettere e diventa il 1° d’Italia e uno dei primi del mondo.
Quanto più media e politici lo hanno ignorato, tanto più emerge il loro scollamento con la gente, soprattutto quella più informata, la generazione prima dei 40 anni.
Quando Grillo propone 3 leggi di iniziativa popolare per la questione morale, contro il degrado politico e l’accentramento del potere, per il ritorno popolare della scelta del candidato e contro la politica come rendita fissa, è un’apoteosi. Risponde un milione di persone, e sono giovani! E’ una risposta generazionale. Le sue piazze nascono per queste 3 leggi, secondo un diritto datoci dalla Costituzione, non è una piazza dimostrativa come quella di AN, non è l’elezione di un leader scontato, come per le primarie, che alla fine sono state operazione di facciata, un contentino per gli elettori. E’ un’altra cosa! E abbraccia un altro tipo di persone, che hanno a cuore l’Italia e vorrebbero un ritorno alla democrazia dal basso.
La risposta delle ufficialità è una bagarre indecente. L’esercizio di un diritto costituzionale e la richiesta di maggiore democrazia sono bocciati come barbari, selvaggi, fascisti. La risposta di media e di politici è tale da segnare per sempre un solco tra loro e il concetto di democrazia.
Di colpo tutti parlano di Grillo, ma per denigrarlo, nasce il termine antipolitica, abusato in tutti i modi possibili. Criticare è antipolitica, dire che siamo il paese più corrotto d’Europa è antipolitica, chiedere un ricambio in chi ci rappresenta è antipolitica, parlare di democrazia diretta è antipolitica. Ma la grancassa è tale che migliaia di persone cercano per 1° volta il suo blog. E’ un urto immane di centinaia di migliaia di accessi che manda in tillt il blog. E questo è pericolo. Non sia mai che il blog di Grillo piaccia. Parte allora un attacco pesantissimo per la sua distruzione. Il blog di colpo si snatura. Si iscrivono malviventi di ogni tipo con post spregevoli di odio, insulti, bestemmie di cui i media sono ghiotti per dire: vedete che porcherie scrivono questi grillini! Addirittura giornali scrivono articoli che commentano un solo articolo. Come se un blog pubblico e aperto a tutti fosse omologato e non contenesse di tutto. I mediacercano di calunniare Grillo nella sua vita privata. E’ lo sciacallaggio. I post più seri e informativi spariscono, anche perché il blog dà la possibilita di cancellare quello che non piace e bastano 5 utenti per farlo. Ci sono bloggher che non riescono a pubblicare nemmeno un ciao. Ci sono pause di ore per gli attacchi degli hacker, i virus, i sabotaggi informatici. Ovviamente sotto questa pesante distruzione, il livello generale decade. Addirittura c’è una tale furia distruttiva che, mentre aumenta la fama, il numero dei commenti diminuisce, sotto una censura pesantissima. Alla fine si arriva all’appiattimento quasi totale.
E nessuno, dico nessuno, dice una parola sulle tre leggi chieste, sul diritto che il popolo sovrano ha di proporle, sul diritto degli elettori ad avere candidati scelti da loro e di allontanare dal Parlamento i condannati, gli indegni, i traffichini, gli inamovibili.
Verità e giustizia sono da un’altra parte. La giusta informazione pure.
Messaggi
1. Attacco a Grillo e piazze, 16 ottobre 2007, 12:02
Da Wikipedia
1994. Grillo scrive alcuni articoli per i quotidiani, tra i quali uno sull’economia (la “Grillonomics”) sul Corriere della sera, a cui risponde il Nobel Modigliani e uno sulla prevenzione delle malattie su Repubblica, a cui risponde Umberto Veronesi.
1995-96 - Il tour “ENERGIA E INFORMAZIONE” tocca 60 citta’ italiane raccogliendo nei palasport piu’ di 400.000 spettatori. Lo spettacolo critica la concentrazione di potere nei settori dell’informazione e dell’energia. Tra le alternative proposte: microgenerazione elettrica popolare come a Schönau ( http://www.ews-schoenau.de/), efficienza energetica ed energie rinnovabili. Insieme a Grillo sul palco per tutta il tour e’ il pioniere svizzero dell’energia solare Markus Friedli con il suo furgone a idrogeno. Grillo inala i fumenti di vapor d’acqua, spalmando di balsamo all’eucalipto il tubo di scappamento. Trascinati da Grillo sul palco, diversi sindaci, tra cui quello di Milano, sono costretti alle inalazioni benefiche.
“ENERGIA E INFORMAZIONE” viene registrato a Bellinzona e trasmesso dalla TSI in Canton Ticino e dalla WDR in Germania. La RAI annulla all’ultimo giorno la messa in onda gia’ programmata per il 10 Gennaio 1996.
Il 15 gennaio 1995 la WDR di Colonia trasmette il ritratto di Beppe Grillo "KOMIK KONTRA KONSUM" di Bernd Pfletschinger. Il documentario e’ inedito in Italia.
1997 - In tour con lo spettacolo "CERVELLO". Partecipa con un breve spettacolo alla festa di inaugurazione della EWS (Elektrizitätswerken Schönau), l’impresa nata dalla privatizzazione popolare della rete elettrica di Schönau, nelle foresta nera. Gli obiettivi delle EWS ( http://www.ews-schoenau.de/) sono l’abbandono dell’energia nucleare, l’efficienza energetica, la cogenerazione, le energie rinnovabili, la microgenerazione diffusa.
1998 - In tour con lo spettacolo " APOCALISSE MORBIDA" e dopo cinque anni di assenza dai teleschermi italiani prende avvio la sua collaborazione con Telepiu’ che inizia a mandare in onda in chiaro i suoi spettacoli e il primo “DISCORSO ALL’UMANITA’”, trasmesso da Telepiu’ la notte di Capodanno.
Realizza per la TSI, Televisione della Svizzera Italiana, il documentario “UN GRILLO PER LA TESTA – Lo zaino ecologico e il punto di non ritorno”, vincitore del "Premio Gran Paradiso" al Canavese International Ecofilm Festival. Il documentario alterna gli interventi comici di Beppe Grillo con interviste ad esperti qualificati che descrivono il concetto di “zaino ecologico“ e di “sviluppo sostenibile”. Il documentario non e’ ancora stato trasmesso in Italia ed e’ stato pubblicato in VHS dalla EMI, Editrice Missionaria Italiana ( http://www.emi.it/).
1999 - secondo "DISCORSO ALL’UMANITA’" trasmesso da Telepiu’ la notte di Capodanno. Realizza per la TSI Televisione della Svizzera Italiana il documentario “UN FUTURO SOSTENIBILE – Con meno, di piu’ e meglio, una speranza per il nuovo millennio”, vincitore del premio ENEA 1999 "Sviluppo sostenibile“. Il documentario si basa sullo studio “Futuro sostenibile“ del Wuppertal Institut e illustra numerosi esempi di riforma ecologica dell’economia e del modo di vivere. Il documentario non e’ ancora stato trasmesso in Italia ed e’ stato pubblicato in VHS dalla EMI, Editrice Missionaria Italiana ( http://www.emi.it/).
2000 - In tour con lo spettacolo "TIME OUT" e su Telepiu’ a Capodanno viene trasmesso il terzo "DISCORSO ALL’UMANITA’".
2001 - In tour con lo spettacolo "LA GRANDE TRASFORMAZIONE" e su Telepiu’ a Capodanno viene trasmesso il quarto "DISCORSO ALL’UMANITA’"
2002-2003 - In tour con lo spettacolo "VA TUTTO BENE"
2003-2004 - In tour con lo spettacolo "BLACK-OUT - FACCIAMO LUCE". Partendo dall’episodio del black-out nazionale del 28 settembre, illustra il declino dell’Italia con episodi della vita quotidiana e con 20 indicatori sociali ed economici ( http://www.internazionale.it/pagine/barattolo/Grillo_tabella.pdf).
Inizia una collaborazione regolare con la rivista “Internazionale” di cui diventa una delle firme ( http://www.internazionale.it/firme/), proponendo testi tratti dai suoi spettacoli.
2005 - Il 26 gennaio lancia il suo blog www.beppegrillo.it, che raggiunge una media di 160.000 visitatori al giorno.
In tour con lo spettacolo "BEPPEGRILLO.IT" gira l’Italia con oltre 60 date.
Time lo inserisce nella lista "Gli eroi europei del 2005".
2006 - In tour in tutta Italia con lo spettacolo "INCANTESIMI".
Dopo le elezioni incontra il Presidente del Consiglio Romano Prodi per consegnarli il documento: le Primarie dei Cittadini.
2007 - In tour con lo spettacolo "RESET" che ha registrato il tutto esaurito gia’ prima del suo inizio.
Infine le piazze per la raccolta di firme per 3 leggi a iniziativa popolare per un Parlamento pulito.
1. Attacco a Grillo e piazze, 16 ottobre 2007, 12:03
Iniziative di Grillo
Via dall’Iraq: nel tour invita a scrivere al pres. Ciampi per il ritiro delle truppe dall’Iraq la cui presenza e’ illegale
Tango Bond: pubblicizza la sentenza che condanna le banche che hanno consigliato i bond argentini a risarcire i consumatori
Ricerca imbavagliata: raccolta fondi per un microscopio per la ricerca sulle nanoparticelle emesse dagli inceneritori, dal costo di 350.000 € che i ricercatori si erano visti sottrarre. La raccolta è andata bene e un nuovo microscopio è stato acquistato nel marzo 2007
Parlamento pulito: 22 novembre 2005, pubblica sul quotidiano International Herald Tribune, col contributo economico dei bloggher, un appello contro la rielezione dei parlamentari italiani ed europei condannati per vari reati in via definitiva
Gli schiavi moderni: e’ editore di un libro che raccoglie le storie di giovani precari, libro che si scarica gratis dal web
Fazio vattene: 1° settembre 2005, pubblica con altri cittadini, una pagina su la Repubblica con un esplicito appello al governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio affinche’ dia le dimissioni dopo lo scandalo sull’OPA Antonveneta
Shareaction, riprendiamo Telecom: riceve da migliaia di cittadini possessori di azioni Telecom la delega per presentarsi al consiglio di amministr.
dell’azienda e licenziare lo stesso CdA per ripagare utenti ed azionisti delle umiliazioni subite. Il Cda non si sciogliera’ ma Telecom sarà vituperata
Da’ un rilevante contributo all’iniziativa per l’abolizione dei costi di ricarica dei telefonini in linea con gli altri paesi europei
petizione on-line (820.000 firme)Bersani abolisce il costo
Poi il Vday e le 332.000 firme per 3 leggi a iniziativa popolare per un Parlam.pulito, il ritorno alla scelta di lista e il ricambio politico.
L’articolo complessivo su Grillo di Wikipedia e’ molto interessante
http://it.wikipedia.org/wiki/Beppe_Grillo
Credete voi che qualcuno dei giornalai che lo hanno attaccato abbia letto o detto qualcuna di queste cose?
2. Attacco a Grillo e piazze, 16 ottobre 2007, 12:04
Quello che un uomo di forte personalita’ come Grillo e’ riuscito a fare desta ammirazione.
Abbiamo un partito senza programma: il PD, e un leader senza partito: Grillo.
Gli possiamo perdonare certe cadute di stile, certi blog fuori senso, certi errori di valutazione o velleita’ che potrebbero essere difficilmente realizzabili. Nessuno e’ perfetto.
Ma e’ certo che ha portato una ventata di aria nuova in questo sclerato e fossilizzato paese che sembrava inchiavardato per sempre in un declino morale prima che economico e politico, provocando la nascita di speranze nuove
Spero che Beppe non diventi mai uomo di partito ma ce ne fossero anche nei partiti uomini come lui! L’Italia andrebbe piu’ spedita e sarebbe migliore!
Il conflitto che ha evidenziato con le istituzioni non e’ solo conflitto con un potere abbarbicato su se stesso, ma anche tra una generazione nuova che ha esigenze, linguaggi, ideali, pulizia morale e una generazione vecchia, non solo di eta’, ma di strutture mentali, che non riesce nemmeno a concepire le nuove richieste di democrazia e liberta’ e che si spreca nella conservazione del proprio Palazzo e nella distruzione dei diritti costituzionali di tutti.
Purtroppo le reazioni della stampa ufficiale sono state un suicidio per la stampa stessa che e’ apparsa faziosa, falsa e priva di credibilita’.
Complessivamente il lavoro di questo personaggio non puo’ fare che bene al paese e chi vuole insultarlo, ridurlo o censurarlo dovrebbe stare attento.
Le notizie sulla sua crescente attivita’ ci danno l’immagine di un uomo estremamente attivo e in evoluzione, che non e’ paragonabile a nessun altro comico (e ci spiace per Paolo Rossi e Luttazzi che non fanno un buon lavoro quando lo screditano, soprattutto per se stessi).
E’ chiaro che la battaglia sferrata contro le rigidita’, le ottusita’ e le avidita’ del potere e’ durissima. Ma una guerra non si decide da una battaglia.
E la 1° incontestabile vittoria di Grillo e’ l’ampiezza del suo consenso. Ma questo consenso dimostra solo che cammina sull’onda dei tempi ed e’ in sintonia con una parte giovane e intelligente del paese.
viviana
3. Attacco a Grillo e piazze, 16 ottobre 2007, 13:05
Brava Viviana, ottime considerazioni . Mi sono permesso di pubblicarti sul sito www.ciardullidomenico.it
4. Attacco a Grillo e piazze, 16 ottobre 2007, 14:09
siamo passati dall’idea di lotta di classe all’idea dei "diritti dei CONSUMATORI"... da un sindacalismo che si preoccupa dei diritti dei lavoratori a quello che è attento ai diritti dei cittadini-utenti... dal diritto alla disobbedienza al culto della legalità. Mah! Di certo si tratta di un cambiamento epocale che rende questo paese un po’ più simile al suo modello: gli Stati Uniti. Weltroni e Grillo, da questo punto di vista sembrano i due lati della STESSA medaglia. M.
5. Attacco a Grillo e piazze, 16 ottobre 2007, 15:43
NON DCO CHE GRILLO ABBIA TUTTE IDEE CHE CONDIVIDO, MA MI SEMBRA CHE ABBIA SCELTO DI SPENDERE LA SUA REPUTAZIONE IN BATTAGLIE GROSSE COME LA PRECARIETA’, LE SPECULAZIONI FINANZIARIE, LA GUERRA... E RIESCE A FARE COSE CHE MIGLIAIA DI INDIVIDUI IDEOLOGIZZATI CON LE "IDEE PIU’ CHIARE DELLE SUE" NON RIESCONO A FARE
6. Attacco a Grillo e piazze, 16 ottobre 2007, 17:38
non la metteri in IDEOLOGIZZATI vs. NON-ideologizzati. Anche perché, secono il mio parere, per quel che può valere, porre la questione "di classe" non significa essere "più ideologizzati" rispetto chi non le pone. Si tratta SOLO di guardare le cose secondo prospettive e paradigmi differenti. Resto convinto di ciò che ho scritto, veltroni e grillo sono il risultato di tempi e di un paese talmente mutati che se uno parla di "classe" passa per retrò ideologizzato... mentre fino a quelche tempo fa chi parlava di "fine della storia" e delle sue contraddizioni... era "di moda". Non ho alcuna ricetta né ho linee da indicare, sono sempre stato un libertario dunque, ci mancherebbe, è solo che tendo a vedere nel "fenomeno grillo" una risposta a MIO modo di vedere inadeguata ad un mutamento in atto che trovo devastante. Così come inadeguate erano quelle dei girotondi e della rete di oralndo (ora mi è venuta alla mente pure questa...).
Poi, un bravo a grillo per il suo spendersi per battagli nobili (un vaffa. per quelle MOLTO MENO NOBILI... tipo le bischerate sui rom...) ed un bravo anche a quelli che tali battaglie (quelle "nobili", appunto) le fanno semplicemente perché costretti a farle... preferendole però alle derive leghiste e compagnia varia. E nell’optare per le prime e non per le seconde - leghistoidi e low & order varie - il bravo raddoppia :-)
7. Attacco a Grillo e piazze, 16 ottobre 2007, 17:57
Chomsky è un libertario anarchico. Sicuramente farà una vita in distonia con il suo pensiero perchè frequenterà salotti ed enoteche americane spendendo qualche centinaio di euro per un bicchiere di vino (sto facendo un’ipotesi, non dico che ciò sia sicuramente fondato) . Ma, al di là della contraddizione personale, la coerenza di pensiero di Chomsky la preferisco rispetto a chi magari non va in enoteca e nei salotti ma fa della sua condizione di vita proletaria l’unica sua bandiera in una vita di pura testimonianza passiva....
Questo post non è rivolto a nessuno e neanche al precedente che ha postato. Solo parole in libertà ciao a tutti
8. Attacco a Grillo e piazze, 16 ottobre 2007, 18:31
Ho avuto sempre una grande ammirazione per il "Grillo di ieri" ed anche dell’altroieri.
Per il Grillo che si fa cacciare dalla Rai ( altro che Biagi e Santoro, per lui l’ "editto bulgaro" di Craxi è diventato a vita), per quello delle battaglie contro il nucleare e per quello che ci spiegava le infamie e gli imbrogli della "economia globale", per quello a fianco delle lotte di Vicenza e di Venaus fino a quello, molto recente, della lotta alla precarietà del lavoro.
Ma che c’entra tutto questo con la polemica contro l’indulto, con la campagna anti-zingari e con la storia indistinta della polemica sui "pregiudicati in Parlamento" ( mettendo sullo stesso piano "l’esproprio di pummarole" di Caruso con l’associazione mafiosa di Dell’Utri) ?
Questo, più che ai Girotondi che pure non ho mai amato o alla Rete di Orlando ( per la quale invece ho persino votato), somiglia al Bossi degli anni novanta, quello del "tutti ladri" e dei cappi agitati in Parlamento .....
L’ho già detto, pur di rompere questo asfissiante bipolarismo potrei arrivare strumentalmente anche a votarlo ....l’ho già fatto strumentalmente per Pannella nei settanta ed appunto per Orlando e c. nei novanta .... ma certo sentirlo come un qualcosa di vicino alla mia sensibilità, alla mia storia personale, ai miei principi "di classe" e libertari, sia pure completamente estranei alla "tradizione comunista italica", proprio no ......
K.
9. Attacco a Grillo e piazze, 16 ottobre 2007, 18:38
Grazie, Domenico, la stima è reciproca. Beato te che sei riuscito a tenerti il tuo blog. Io ho scritto 550 numeri, un lavoro di due anni, e me lo hanno sabotato, esattamente come sul blog di Grillo mi viene cancellato ogni commento. Il sabotaggio è stato lento e progressivo, mi hanno cancellato il contenuto di ogni numero di Masada in modo sistematico, lasciando solo i titoli. Appena riesco, ne facico un altro. Dire la propria opinione sarà anche garantito dalla Costituzione ma eserictare questo diritto non è effatto facile.
Auguri
viviana
10. Attacco a Grillo e piazze, 16 ottobre 2007, 21:35
Per K
Grillo ha anche la sua genuinità ingenuità. Per il post sui rom non si può già farne una valutazione forzata. Ne tacciarlo di discriminazione razziale. Se quel post lo avesse pubblicato un politico navigato avrebbe avuto altro significato. Non possiamo pretendere di ritrovarlo affine a noi sui modi di agire e su tutti i temi variegati dell’attualità.
Scalfari lo ha detto l’altra sera che Grillo si è assunto una grossa responsabilità e rischia molto. Con chi rischia molto occorre essere leggeri, avere la pazienza di aspettare e non imitare quei suoi avversari che lo vogliono al più presto fuori dalle scatole e utilizzano qualsiasi gaffe o errore.
M
11. Attacco a Grillo e piazze, 17 ottobre 2007, 18:33
I blog di Grillo non sono scritti da lui ma dal suo staff, e alcuni qui fanno proprio pena.
Il blog sui rom non l’ho capito e l’ho esecrato. Resta il fatto che siamo l’unico paese d’Europa a non aver messo alcun filtri all’ingresso indiscriminato dei rom e anche questo vorrà dire qualcosa
viviana
12. Attacco a Grillo e piazze, 17 ottobre 2007, 19:20
Ma, per favore, non diciamo corbellerie.
Quali filtri vuoi mettere ? I rom ( ma anche i sinti) dell’immigrazione dei novanta erano in gran parte profughi bosniaci e poi kossovari, risultavano quindi "rifugiati politici" perchè in quei paesi rischiavano oggettivamente lo sterminio ....ed in quanto tali erano giustamente del tutto intoccabili sul piano "repressivo".
Quelli più recenti hanno invece pressochè tutti, per motivi storici, la cittadinanza in gran parte rumena ed in parte minore ungherese ( anche se poi spesso in quei paesi non ci hanno nemmeno mai messo piede) e Romania ed Ungheria sono ormai paesi della Comunità Europea e non si può quindi fare alcun "filtro", non è obbligatoria nemmeno la richiesta di documenti alla frontiera .....
Se Grillo volesse veramente "creare un’alternativa dal basso" all’indubbiamente non più accettabile ed asfissiante bipolarismo italiano farebbe bene comunque a non correre dietro gli istinti più propriamente intestinali della peggiore "società civile" di questo paese ....
Questo vale per la questione degli zingari ( dove guarda caso Grillo si trova in totale sintonia con le destre più reazionarie ma anche con gli "sceriffi" del nuovo partito veltroniano) o come nel caso delle critiche del tutto indistinte ( "tutti ladri", certificati penali come carta d’identità politica, Caruso e Farina messi sullo stesso piano di Dell’Utri e Previti ecc. ecc.) rispetto al sistema politico .....
Altrimenti, al di là del votarello strumentale che anch’io potrei dargli, rimarrà semplicemente "uno che urla alla luna" .... o peggio ancora l’iniziatore, che magari poi a danno fatto si tira fuori, di un qualcosa di profondamente pericoloso sul piano della democrazia ...
K.
13. Attacco a Grillo e piazze, 18 ottobre 2007, 14:43
A differenza di K io credo che a Grillo vada quantomeno riconosciuta la buona fede. Credo che sia azzardato dire che sui rom Grillo abbia le stesse idee della destra reazionaria. Questo è tutto da dimostrare o vogliamo dire che in base a come uno espone un problema gli si da già un’etichetta.
Grillo, secondo me, non ha lastessa forma mentis di chi sta da decenni in un circolo di partito e quindi non può pensare e agire come un militante di partito. Va valutata la portata della sua iniziativa, gli effetti destabilizzanti e quindi salutari sull’attuale politica italiana.
Credo che l’approccio alle novità non può essere fatto con gli schemi mentali che ci inchiodano, stagnano le nostre vite, ci fanno dare etichette con le quali ci sentiamo sicuri nelle nostre convinzioni. In realtà anche noi abbiamo paura del nuovo perchè preferiamo in questa situazione allo sfascio le nostre piccole nicchie politiche che ci rassicurano rispetto all’ignoto
14. Attacco a Grillo e piazze, 18 ottobre 2007, 18:00
Io penso che quando Grillo se la prende con i Rom, con la QUANTITA’ dei Rom che ci sono in Italia, ignorando o facendo finta di ignorare che in numero assoluto sono esattamente gli stessi che ha la Grecia, un paese che demograficamente è la quinta parte dell’Italia, e dove non è in atto nessuna caccia al Rom, io credo che Grillo ha la forma mentis della destra, ECCOME!
Se volete insistere sulle buone qualità di Grillo (che ci sono, e nessuno lo nega) fatelo pure, ma non cercate di sminuire la gravità di questo raptus fascistoide.
Gianluca
15. Attacco a Grillo e piazze, 18 ottobre 2007, 18:50
Venature destrorse in grillo? Venature destrorse in Veltroni? Venature destrorse nell’intero PD? Venature destrorse in Cofferati? in Domenici e Cioni? Venature destrorse In alcuni rifondaroli calabresi e siciliani indagati per fatti di corruzione? In alcuni arrivisti assessori rifondaroli laziali?
Insomma, tutto da vedere chi è più destroso di chi
16. Attacco a Grillo e piazze, 18 ottobre 2007, 19:35
E infatti in questo assurdo panorama politico italiano è sempre più difficile ed improbabile incappare in "qualcosa di sinistra" ......
17. Attacco a Grillo e piazze, 18 ottobre 2007, 19:49
Io "non sto da decenni in un circolo di partito" ... sono iscritto a Rifondazione da meno di un anno ... e dubito fortemente che rinnoverò la tessera.
La mia esperienza storica è di circa 25 anni nell’area dell’autonomia e la mia formazione è soprattutto di tipo sindacale, oserei dire anarcosindacalista.
Estraneo come mi sento da sempre alla "tradizione comunista italica" ( togliattian/staliniana/ berlingueriana) ho sempre visto con curiosià tutte le innovazioni che si affacciavano nel campo politico e sociale del nostro Paese ed anche all’estero.
E so che uno che spara sugli zingari o invoca le forche mediatiche utilizzando come metro di giudizio i certificati penali della magistratura e della polizia italiana ( salvo rare eccezioni, quanto di più reazionario possa mai esistere, Genova docet) è pure lui un reazionario.
Che poi anche io sono convinto che Grillo sia in sostanziale buona fede.
Così come di Grillo ho apprezzate negli anni scorso tante iniziative politico/sociali di tutt’altro segno ....
Ma qui stiamo parlando del Grillo di oggi .... che, ribadisco, strumentalmente potrei anche votare come "ariete" che rompe un bipolarismo ormai soffocante ...... ma che innegabilmente ogni giorno che passa mi sembra sempre di più un qualcosa di estremamente qualunquistico e potenzialmente pericoloso ...
Poi, chi vivrà vedrà ......
K.
18. Attacco a Grillo e piazze, 18 ottobre 2007, 21:11
quello che trovo più fastidioso nel grillismo, più ancora che in grillo, è la sete di "legge ed ordine" e quando si parte con queste parole d’ordine si finisce con la tolleranza zero contro i soggetti più deboli che infrangono QUESTE LEGGI e QUESTO ORDINE... Insomma, si parte con le monetine contro craxi e con gli insulti ai tangentari... e poi si finsce con "le necessità dei CPT e delle impronte digitali ed i fogli di via"... Già visto ’sto film, già visto! Purtroppo questa società è stata coscientemente (da lorsignori) talmente frantumata che quando si lacia parlare "la pancia"... si finsce il più delle volte per seguire i roma-ladrona o gli anti-casta di turno. Si badi bene, non è che questi insopportabili figuri non esistono o che conviene tacere su di loro... ma se non si riescono a mettere dei paletti ben precisi alla demagogia che facilmente "tira" su tutto ciò, si finisce per seguire "cattive compagnie"... La lega ha dato voce a quanto covava sotto la cenere in tanti luoghi del nord, anche all’interno dei settori storicamente di sinistra... ora, con il veltronismo e con il cofferatismo anche coloro che - fedeli alla linea - si ostinavano a non vomitare quel che si rimescolava nel loro profondo... saranno legittimati a farlo... IN GALERA! FOGLIO DI VIA! DELINQUENTI! DROGATI! LEGGE ED ORDINE... e via dicendo... Il panorama politico italiano si sta insomma adeguando alla pancia di una società disgregata ed alla deriva che i politici stessi hanno contribuito, e non poco, a creare. L’invito resta quello di andare con i piedi di piombo... sulle bandiere della legge e dell’ordine... e sui monumenti ai magistrati... perché.. .è un attimo che dall’abominevole uomo della casta... si passi all’orda zingara... più o meno volontariamente... poi indietro si fa fatica a tornare... E basta col mito della "legalità", per piacere! Mi sembra di sentire giuliani o cofferati, fate voi. m.
19. Attacco a Grillo e piazze, 19 ottobre 2007, 11:16
Esistono secondo me diverse culture della legalità. Capisco quelli che dicono che la legalità è spesso strumento del potere massonico, lobbistico, che hai suoi giudici, i suoi politici, le sue multinazionali contro le quali le richieste di giustizia di un cittadino nulla possono.
Ma esistono minoranze come nei posti di lavoro, nei mass media, nella magistratura, nel mondo dell’arte e del teatro che tentano di sovvertire con la loro inizaitiva questa situazione mafioso-clientelare che stritola la convivenza civile.
E’ utile ricordare Peppino impastato che dalla testimonianza di radio aut e della disubbiedienza decide di mettersi in gioco alle comunali del suo paese con democrazia proletaria, accettando così il gioco della legalità per portare avanti le sue idee. Fu alla vigilia di quelle elezioni che fu fatto a pezzi da chili di tritolo sul suo corpo. Quindi è ingiusto dire, secondo me, che chi insegue la legalità è sempre un uomo di "legge ed ordine" servo del potere come si vorrebbe intendere. Può essere invece, da certi punti di vista, un uomo coraggioso ed "eversivo", più dei tanti insignificanti militanti di movimento che stanno sempre a distribuire patenti a questo o a quello.
20. Attacco a Grillo e piazze, 19 ottobre 2007, 15:12
Peppino semplicemente faceva "controinformazione" e la faceva con un strumento allora nuovo, la radio libera. ed in un posto dove fare questo era sicuramente più pericoloso che in altre parti ...e la faceva da militante rivoluzionario, su posizioni inequivocabilmente marxiste e "di classe", mica da girotondino .....
La "legalità" non c’entra nulla, lui faceva - a modo suo - il giornalista militante, mica il questurino ...
Ed il fatto di presentarsi alle elezioni del suo paese, col mito della "legalità" non c’entra nulla ....
Con questo ragionamento anche Berlusconi sarebbe un esempio di "legalità", dato che a suo tempo "è sceso in campo" ......
Evitiamo di arrampicarci sugli specchi per giustificare certe "virate" di oggi.
La "legalità" in regime capitalistico è appunto "legalità borghese".
Il fatto che pochi singoli giudici, ed in misura assai minore anche un pò di poliziotti, carabinieri o finanzieri, cerchino di usare tale "legalità borghese" per combattere mafie, camorre, corruzione e caste varie ....non vuole certo dire che la "legalità borghese" sia cosa buona ....
E infatti, pressochè sempre questi pochissimi giudici o forze dell’ordine vengono "delegittimati" dal potere in nome della stessa "legalità borghese", quando non direttamente ammazzati.
R.
2. Attacco a Grillo e piazze, 2 ottobre 2009, 21:07, di Tafanus
Cara Viviana, credo che ci sia molta confusione, in giro, sulle "tre leggi" di Grillo, come ho verificato in via sperimentale sul mio blog dopo l’8 Settembre 2007. In sostanza ho scoperto che il 100% delle persone che avevano firmato, non avevano letto "l’articolato", e credo che anche tu sia incorsa nella stessa mancanza:
– a) le "tre leggi" non erano tre, ma UNA, in cinque (e non tre) paragrafi, disomogenei per materia, ed anticostituzionali. In particolare, fa a cazzotti con la costituzione l’articolo che vorrebbe proibire il diritto di elettorato passivo ai condannati in primo grado. O condannati in primo grado, per la costituzione vigente, sono innocenti fino a sentenza passata in giudicato.
– b) Una delle "tre leggi" (inesistenti) di Grillo, mentre i volantini parlavano di restituire il diritto di scelta ai cittadini, regolamentava le liste. E le liste le fanno i partiti, non i cittadini.
– c) Il tutto occupava ben MEZZA PAGINA word, ed era privo persino di uno straccio di articolato.
– d) abbiamo avvertito Grillo per tempo che una cagata pazzesca simile non avrebbe mai neppure varcato la soglia della commissione che vaglia la costituzionalità delle proposte di legge. Così è stato, CVD.
Grillo non può criminalizzare gli altri per le sue scempiaggini.
Non so se tu possiedi "Le tre leggi", che sono UNA. Se vuoi, te la cerco e te la mando, così puoi giudicare con la tua testa, e non attraverso il filtro di altre teste.
Antonio (Tafanus)