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Attacco di Alemanno ai centri sociali di Roma

Publie le sabato 17 maggio 2008 par Open-Publishing

Un fatto significativo è accaduto quest’oggi.
23 centri sociali di Roma si sono ritrovati a discutere delle trasformazioni politiche della città, più in particolare delle dichiarazioni di chi, il nuovo sindaco Alemanno, intende chiudere l’esperienza dell’autogestione. Alemanno parla di legalità, mette al bando i centri sociali illegali, divide tra buoni e cattivi, progetta un processo di normalizzazione.

I centri sociali, però, nascono nel conflitto, momenti di rottura in grado di costruire comunità, mutualismo, cooperazione, solidarietà, cultura. Per questo motivo, con forza e determinazione, la voce di tutti i centri sociali intervenuti nell’assemblea che si è tenuta quest’oggi a Esc ha chiarito che non c’è posto per divisioni, non saranno accettate aggressioni repressive. In questo senso con forza diciamo: “siamo tutti illegali!”

Parlare di centri sociali, inoltre, significa parlare di una fitta rete di relazioni, di progetti, di campi di intervento: dalla casa alla formazione, dalla produzione culturale indipendente all’antiproibizionismo. Difenderli, significa dunque mettere al centro questa ricchezza, una parte di città che nessuna istituzione può ridurre al silenzio.

Le esperienze di autogestione e di occupazione non staranno nell’angolo, non aspetteranno di subire colpi, non arretreranno di un passo. Per questo, di concerto con i movimenti di lotta per la casa, promuovono una grande manifestazione cittadina per sabato 14 giugno, contro gli sgomberi e per un’altra idea di città – ostile al clima e alle pratiche sicuritarie, dalla parte dei diritti –, preparata da una assemblea unitaria prevista per giovedì 5 giugno.

Infine, nell’ottica di estendere la comunicazione con la città, i centri sociali promuovono un grande evento per fine giugno dove far convergere tutte le esperienze artistiche e culturali che nell’autogestione, romana e non solo, hanno mosso i primi passi e che oggi rappresentano un polo decisivo della cultura indipendente di questo paese.

Guai a chi ci tocca!

Acrobax, Angelo Mai, Auro e Marco, Brancaleone, Corto Circuito, Decolliamo, Esc, Forte Prenestino, Horus occupato, Intifada, Kollatino, Lucha y Siesta, Onda Rossa 32, Rialto, Sans Papiers, Spartaco, Spazio occupato Il comitato primavalle, Strada, Strike, la Torre , Villaggio Globale, Vittorio occupato, Zona a rischio
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Paola di Roma scrive:

Il Brancaleone esiste da anni ed è rinomato per la sua ottima musica!! Il Villaggio Globale sorge a Testaccio sugli spazi abbandonati dell’ex mattatoio ripuliti dal Comune per farne una cittadella dell’equo e solidale, altraeconomia, spazi per riunioni (Lilliput e altri..). Horus a Montesacro è nel locale di un cinema semiporno abbandonato...
La Torre è al centro di uno largo spazio verde, aperto al pubblico dalla giunta di sinistra, organizza iniziative sulle energie alternative, corsi per studenti ecc..
Il Forte Prenestino e altri non li frequento per ovvii motivi anagrafici, ma mio nipote sì e li sento niminare da tanti anni
Questa è un’altra toppa assoluta del brillante nuovo sindaco, che creerà se insiste, questo sì, dei conflitti!!
Il neoconsigliere comunale Alzetta di Rifondazione (detto "Tarzan"..), vicino ai Disobbedienti, ha dichiarato "se vorrà ridurre a problema di ordine pubblico la straordinaria esperienza dei centri sociali, Alemanno si romperà le corna":