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Autoferrotranvieri : Stato di emergenza! Proclamato lo sciopero nazionale di 24

Publie le mercoledì 23 febbraio 2005 par Open-Publishing
3 commenti

COORDINAMENTO NAZIONALE SINDACATI DI BASE SULT TPL, SINCOBAS, RdB-FLTU-CUB, SLAI-COBAS, CONF.NE COBAS SETTORE AUTOFERROTRANVIERI

Fax : SULT 06 4882679,
SINCOBAS 02 9385396,
RdB- FLTU-CUB 041 5312250,
SLAI-COBAS 02 48032023,
CONF.NE COBAS SETT. AUTOF. 055 4369242

Autoferrotranvieri: Stato di emergenza! Proclamato lo sciopero nazionale di 24 ore

Le novità legislative relative all’abrogazione
dell’Allegato B al R.D. 148/31 ed il mancato reperimento, da parte
del Governo, delle somme necessarie per il finanziamento del
contratto nazionale di categoria, rinnovato a novembre 2004, hanno
creato lo stato di emergenza del settore.

Le aziende non hanno le finanze necessarie per far
fronte agli impegni e si decide, ancora una volta, che a pagare
dovranno essere i lavoratori/trici.

Ed allora:

a.. si tenta di mettere in discussione la diaria di malattia.

Da parte delle OO.SS. concertative quasi il silenzio. Solo fievoli
inviti alle Associazioni Datoriali a non procedere con azioni
unilaterali, evidente la ricerca del confronto che non potrà che
essere un’altra svendita della categoria studiata a tavolino.

Da parte delle aziende e delle istituzioni, come se non bastasse,
continua la repressione anche attraverso le condanne inflitte ai
lavoratori che avevano aderito agli scioperi spontanei del dicembre
2003.

Nulla, infatti, potrà convincerci che le OO.SS.
concertative, quando stavano accingendosi a sottoscrivere il
Contratto Nazionale, non erano a conoscenza dei contenuti della
finanziaria 2005 relativamente al provvedimento di abrogazione
dell’allegato B e della impossibilità o della non volontà, da parte
del Governo, di reperire i fondi per il finanziamento del CCNL , la
verità è che si arrivati a quella firma solo per soffocare la
protesta che stava crescendo tra i lavoratori/trici.

Queste Organizzazioni Sindacali hanno tradito per l’ennesima volta
gli Autoferrotranvieri? Questa è la verità!

C’è bisogno di rispondere a questi attacchi con determinazione

Non permettiamo un altro scippo alla categoria

Lottiamo compatti per difendere:

· gli aumenti contrattuali ed il potere di acquisto del
nostro salario;

· il mantenimento della diaria di malattia al 100% (secondo
quanto previsto dall’abrogato allegato B frutto di sacrifici e lotte
dei lavoratori);

· le professionalità del settore, abbattendo le forme
flessibili nel settore;

Il 9 marzo 2005 sciopero nazionale di 24 ore

Gli autoferrotranviari "uniti" hanno scritto la storia delle
conquiste sindacali, la divisione tra lavoratori ha permesso ai sindacati concertativi di
svenderli.

Roma 21/02/2005 il Coordinamento

Messaggi

  • Sono d’accordo con Voi. La nostra categoria è allo smembramento totale,ed è sotto gli occhi di tutti!
    La nostra categoria nel corso degli anni,ha perso:
    1)Il Fondo Nazionale Speciale.
    2)Il riconoscimento di lavoro usurante.
    3)La giusta retribuzione per un lavoro che ti impegna a volte x 12 ore al giorno,dove non ci sono festività che tengano,dove nessuno ti tutela per lo svolgimento regolare del servizio, senza considerare lo stress,le conseguenze fisiche,le sanzioni amministrative etc.. etc..
    4)Turni vivibili!Sono 29 anni che faccio questo lavoro ed i turni peggiorano sempre di più.Percorrenze insufficienti,nastri lavorativi allungati,tempo di lavoro in crescita con tanto di straordinario.
    All’autista si richiede sempre più professionalità ,più responsabilità,più lavoro!
    Ma in cambio di cosa?
    Di uno stipendio, abbondantemente al di sotto rispetto all’impegno richiesto!
    Ed ora vogliono tagliarci anche il trattamento di malattia!
    Quand’è che per lavorare......dovremo pagare?
    Adesso basta siamo arrivati al capolinea!
    Non ne possiamo più!
    Bastaaaaaaaaaaaaaaa!

  • Sono più che d’accordo con voi, ma purtroppo a Taranto i COBAS non ci sono e noi guardiamo in tv gli scioperi organizzati in tutta Italia come se questi provvedimenti antidemocratici non riguardassero anche noi.

  • Come non essere d’accordo con Voi? La nostra è una categoria sfiancata, svilita ed in "smantellamento".
    Pian piano stanno saltando tutti gli accordi frutto di anni di lotte e rinunce dei nostri predecessori (alcuni dei quali ancora "abili arruolati"). Come dice l’amico nel commento precedente abbiamo perso il Fondo Nazionale Speciale, il riconoscimento di lavoro usurante ecc. Io lavoro in una città emiliana da 9 anni. Lavorare la domenica frutta alle nostre tasche la bellezza di euro 5,81 (non servono neanche per la benzina per andare a lavorare!), abbiamo turni di 13 ore di nastro (es. dalle 7.00 alle 20.00, tre spezzoni per fare 7.50 di lavoro!), abbiamo la flessibilità, cioè lavoriamo di più (abbiamo infatti turni che sfiorano le 8 ore giornaliere con un contrattuale di 6.33) e le ore cumulate fino a 70 sono pagate alla pari, senza maggiorazione straordinaria! I turni si fanno più pesanti, le percorrenze sono inadeguate (vecchie di 20 anni), lo stress aumenta, ti fanno rapporto se un giorno (-6 gradi) hai un berretto fuori ordinanza (siamo militari?). Per non parlare dei contratti di formazione o dei lavoratori interinali. Quando ti assumono ti richiedono il CAP, quindi una professionalità, poi ti sviliscono con contratti da terzo mondo. Dulcis in fundo il taglio del trattamento di malattia. E no, ora basta! E’ stato toccato il fondo. Non siamo più disposti a cedere. Basta con questa repressione!