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Avanti giovani !

Publie le sabato 1 marzo 2008 par Open-Publishing

Nel Pd, nel Pdl, come in ogni luogo importante della politica o dell’economia, al Governo o fuori, i giovani sono sistematicamente i grandi assenti ai tavoli delle decisioni politiche, economiche e sociali.

In Parlamento gli onorevoli sotto i 35 anni sono 6 su 945 (lo 0,7%), nel paese gli elettori sotto i 35 anni sono 14 milioni (il 27% dell’elettorato complessivo). 14 milioni su 50 milioni di elettori.

Questo è un paese di vecchi e i vecchi votano i vecchi, in modo conservativo, attaccati ai loro privilegi e alle loro rendite di posizione, e mandano indietro il paese, impedendo ogni ricambio e ogni innovazione positiva.

Bisogna far sì che questi 14 milioni di giovani riescano a cambiare il paese. La speranza sono loro.

Ma i loro svantaggi sono enormi e cinicamente da dx a sx li hanno stroncati incatenandoli al precariato così che non abbiano tempo e modo di occuparsi di altro che della sopravvivenza. Il precariato è stato un altro modo per depoliticizzarli, perché se devi pensare troppo al pane privato ti resta poco tempo di pensare al bene pubblico.

Mancano oggi le scuole della politica. Quelli che sono al potere hanno iniziato a 15-16 anni a lavorare nelle sedi di partito, hanno fatto la gavetta, hanno imparato da grandi personaggi che oggi mancano, e ora non esiste nessun alveo che accolga i giovani a faccia far loro pratica di idee e di confronti e anche ciò corrisponde a un regime conservativo che non ha interesse a innovarsi.

La clonazione attuale non avviene più per valori o programmi. Dell’Utri paga i precari dell’Onda Azzurra di B come mercenari qualsiasi, stipendiati. Ormai si entra in un partito perché si cerca un’occupazione lavorativa. La lottizzazione dei posti di lavoro è il nuovo mezzo simoniaco per fare voti. Ti pago in natura e faccio a meno delle scuole di partito.

Il giovane che si affaccia oggi alla scena politica non ha luoghi dove sostanziare la sua volontà e dove affinare le sue conoscenze e qualità, trova il deserto.

Io vedo le riunioni di Rc o dei Ds e vedo riunioni di vecchi.
Ma io ho visto la piazza di Bologna del Vday ed era una piazza di giovani, dove l’età era in prevalenza sotto i 35 anni! E sul blog di Grillo quei 5 o 7 milioni di elettori che gravitano attorno alle sue accuse, sono in prevalenza giovani! E questo mi rincuora.

E quando esplosero le manifestazioni velocissime e spontanee a favore della 194 contro il confessionalsimo di Stato e i medici turpemente obiettori, io ho visto tra quelle migliaia di donne tantissime ragazze, ragazzine persino, e ho avuto un tuffo al cuore. Perché vedere tante sedicenni e diciassettenni gridare per i loro diritti e le loro libertà è un miracolo che non si vedeva da troppo tempo!

E tutto questo sconfessa i sondaggi commissionati dai partiti di Stato e che servono a confermare il loro potere. Non si chiede mai, per es., al cittadino cosa pensa dei quesiti di Grillo, o di un fisco all’americana, o di un sistema penale con solo 2 gradi di giudizio, o del finanziamento pubblico a partiti e giornali, o del presidenzialsimo forte, o dell’immunità perpetua di chi comanda o anche dei medici obiettori. I sondaggi chiedono ciò che ai partiti piace, per confermarli, e fanno credere ch ei giovani contestano ma poi finiranno per votare anch’essi in modo conservativo, perché a questa gente interessa in fondo che tutta la baracca tenga, chiunque governi, e questo è l’unico loro scopo. Tutti insieme appassionatamente.

Ma sarà poi come ci vogliono far credere? Io ne dubito. Grillo agita l’opinione pubblica informando, qualcosa che le deformazioni attuali dei media evitano con cura e l’opinione pubblica resta una gran forza con cui tutti loro avranno sempre a che fare.
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