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BANCHE : RINCARI A RAFFICA NEI COSTI DEI SERVIZI, NONOSTANTE FAZIO
Publie le venerdì 8 ottobre 2004 par Open-PublishingIl Governatore della Banca d’Italia ha invitato gli istituti
di credito a fare la loro parte per ridurre il costo della vita
Se le banche spingono l’inflazione
Rincari a raffica in soli 15 giorni
L’Adusbef denuncia: "Molte si sono affrettate
ad aumentare alcune voci dei servizi". Ecco quali sono
Il borsino di una banca
di BARBARA ARDU’
ROMA - Contenete i costi, così potrete contribuire anche voi a ridurre l’inflazione. Antonio Fazio, Governatore della Banca d’Italia aveva lanciato un accorato appello alle banche italiane affinché si impegnassero a ridurre i costi dei servizi alla clientela. Era il 23 settembre e Fazio parlava all’inaugurazione del restaurato edificio della filiale dell’Istituto nel Salento. A casa sua insomma. Ma è come se avesse parlato di fronte a un muro. In due settimane c’è stata invece una vera e propria corsa all’aumento dei costi dei servizi bancari.
"In 15 giorni - denuncia l’Adusbef, L’Associazione degli utenti bancari e finanziari - circa 100 banche hanno pubblicato sulla Gazzetta ufficiale rincari e ritocchini". Hanno rincarato costi, spese, commissioni e tassi attivi e abbassato i tassi passivi. "Il monito del Governatore Fazio al contenimento delle tariffe bancarie - spiega Elio Lanutti, presidente dell’Adusbef - sono disattese, perciò diventano burle. Ma quel che è peggio e che tutto ciò appare come un gioco delle parti".
La rincorsa agli aumenti ha preso varie strade. Infinite sono le voci delle tariffe bancarie. C’è chi ha ritoccato verso l’alto i canoni su alcuni conti, come ha fatto la Banca Popolare di Vicenza. Chi, come il San Paolo Imi, ha aumentato il costo unitario delle operazioni. La Banca Crv Cassa di Risparmio di Vignola, ha rivisto verso l’alto il costo della commissione di massimo scoperto. La Cassa di Risparmio di Foligno ha introdotto un pedaggio pari a 500 euro per frazionare i mutui. E la Cassa di risparmio di Savona ha fatto salire il costo del pagamento delle utenze, come Telecom ed Enel.
Non solo, denuncia l’Adusbef, l’Istituto di credito savonese ha deciso di "disattende la disposizione europea del doppio addebito nel trasferimento di denaro tramite bonifico che vieta di duplicare i costi effettuati in Italia o nei Paesi Ue". Adesso insomma si paga due volte. La fantasia delle banche è poi infinita. "E’ stata istituita anche una nuova voce - spiega l’Adusbef - come la commissione di sollecito di 7,5 euro".
L’Adusbef confronta quindi la situazione italiana con quella della Francia, dove il ministro dell’Economia e delle Finanze, Nicolas Sarkozy, presenterà, entro la fine del mese, proposte per facilitare l’accesso ai servizi bancari per le categorie meno favorite e per ridurre le tariffe applicate dalle banche ai clienti privati.
I moniti del Governatore non bastano e l’Adusbef chiede quindi che sia il governo a "porre un limite allo strapotere delle banche, uniche imprese assieme alle assicurazioni, che in una fase di delicata recessione stanno gonfiando gli utili sulla pelle dei consumatori".
Che già pagano parecchio per tenere i soldi in banca. Una media di 557 euro l’anno. Nel 2003 la cifra, secondo un’indagine di Cap Gemini Arthur & Young, si aggirava dui 501 euro, contro i 104 della Spagna i 102 della Francia e della Germania i 56 del Regno Unito e i 21 euro dei Paesi Bassi, forse i più virtuosi.
(8 ottobre 2004)




