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BASTA LICENZIAMENTI, BASTA PRECARIETA’

Publie le martedì 16 gennaio 2007 par Open-Publishing
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Il 1 gennaio dell’anno scorso la direzione di Atesia modificò unilateralmente l’orario di lavoro a tutti i part-time a tempo indeterminato, senza concordarlo con i lavoratori interessati come previsto dalle leggi e dal CCNL. Contro tale imposizione la protesta fu unanime e in tanti diffidarono l’azienda dal realizzare ulteriori modifiche unilaterali. Alcune lavoratrici, per le quali i nuovi orari non erano in alcun modo conciliabili con le proprie esigenze personali (famiglia, altro lavoro,…), comunicarono all’azienda che, in assenza di una soluzione concordata, avrebbero proseguito le matrici sottoscritte al momento dell’assunzione a part-time. Dopo un anno di vessazioni e minacce, venerdì 12 gennaio u.s. l’azienda ha comunicato il licenziamento a 4 di queste colleghe.

Guarda caso questo ennesimo sopruso di padron Tripi avviene ad un mese esatto dalla sottoscrizione dell’accordo tra Gruppo Almaviva e sindacati confederali per la “stabilizzazione” di 6300 contratti, tutti part-time, di cui 2800 riguardanti Atesia. Il segnale è chiaro e non riguarda solo coloro a cui è stato comminato il licenziamento ma anche le centinaia di lavoratrici e lavoratori con contratto part-time di Atesia/COS e, soprattutto, le migliaia di precari che si apprestano a sottoscrivere i nuovi contratti part-time.

Altro che contrattazione di 2° livello e/o stabilità nei turni! Tripi intende disporre totalmente dei lavoratori e dei loro tempi di vita nelle 24 ore di ogni giorno per 365 giorno l’anno. Questo in cambio di circa 7000 euro l’anno, un reddito al di sotto della soglia della povertà che è impossibile non definire precarietà.

Come abbiamo sempre sostenuto l’accordo del 13 dicembre ’06, così come è stato sottoscritto, non potrà che produrre nuova precarietà, estrema povertà e ulteriori futuri licenziamenti (di coloro che non potranno accettare sin dall’inizio il contratto e di quelli che saranno licenziati o si dimetteranno perché impossibilitati, nel tempo, a sottostare al dominio totale che padron Tripi vorrà esercitare). Tutto ciò dopo aver definitivamente liberato l’azienda, grazie alla liberatoria “tombale”, da ogni pendenza per gli illegittimi contratti precari dei periodi pregressi.

Di fronte a questi nuovi licenziamenti nessuno può ancora tenere la testa sotto la sabbia e pensare che quanto sta avvenendo non lo riguardi. O che nel futuro miglioreranno le condizioni lavorative senza che ci si opponga con forza alle continue prepotenze aziendali.

Per questo è necessario rispondere immediatamente, nei prossimi giorni, con iniziative di lotta e di sciopero contro i licenziamenti e contro l’applicazione di un accordo che, se verrà applicato così com’è, ci condannerà ad una condizione di povertà stabilizzata, a tempo indeterminato e con turni di lavoro insostenibili.

Contro i licenziamenti

Contro l’imposizione del part-time a 20h

Contro le turnazioni su 24 h e qualsiasi modifica unilaterale delle matrici

Contro la liberatoria in cambio di nulla

MARTEDÌ 16 GENNAIO ALLE ORE 14

ASSEMBLEA DAVANTI IL PIAZZALE DI ATESIA

PER PREPARARE L’INIZIATIVA DI SCIOPERO DI

TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DI ATESIA

Nel corso dell’assemblea verrà illustrato il verbale dell’Ispettorato del lavoro, in modo che ognuno abbia ben chiaro ciò cui ha diritto. Saranno a disposizione le copie del verbale che potrà essere utile a tutti coloro che vorranno o saranno costretti a fare vertenza.

Collettivo PrecariAtesia - Cobas Atesia

comitatodibaseatesia@gmail.com

precariatesia@yahoo.it

www.cobas.it

http://precariatesia.altervista.org

Messaggi

    • Uff, un cavolo !

      Qui, oltre ad una serie di licenziati per motivi politici, ci stanno circa 5.000 persone che hanno ottenuto ragione dagli Ispettori del Ministero del Lavoro e che poi si sono visti fare sulle proprie teste da padron Tripi e da Cgil-Cisl Uil un accordo che contravviene ampiamente a quanto stabilito dagli stessi Ispettori del Ministero del Lavoro.

      E dovrebbero pure stare zitti per non disturbare il coglionazzo di turno !

      Vanni

  • Sciopero: venerdì 19 gennaio dalle 7.00 del mattino per tutta la giornata con presidio nel piazzale antistante l’azienda.

    Durante il presidio verranno distribuite copie del verbale dell’ispettorato del lavoro.

    Rifiutiamo l’accordo bidone firmato dall’azienda e accettato passivamente dai sindacati confederali! Continuiamo a dire NO come abbiamo espresso nel referendum. Siamo stanchi di dover accettare accordi già firmati senza che né azienda né sindacati confederali chiedano il nostro parere. Il verbale dell’ispettorato è chiaro e definisce il reale percorso da attuare… Tuttavia Tripi e scimmiette al seguito continuano a firmare accordi ignorando le nostre necessità.

    Del resto la politica aziendale è evidente: il 12 gennaio sono stati licenziati 4 lavoratori a tempo indeterminato perché hanno rifiutato di seguire le nuove matrici imposte unilateralmente dall’azienda, e i sindacati confederali come al solito non hanno saputo far altro che tacere. Questo dovrebbe farci riflettere sul fatto che un contratto a tempo indeterminato a queste condizioni non è garanzia di nulla. Tutto ciò ci porta a credere che la solidarietà da parte di tutti, e in special modo dei colleghi dipendenti, sarà numerosa. Non cadiamo nella trappola dei sindacati confederali che promettono contrattazioni migliorative in termini di turni, retribuzione e orari lavorativi: non sono mai stati in grado di sviluppare una politica sindacale degna di questo nome e non hanno la volontà di farlo. L’unica risorsa e arma che abbiamo dalla nostra parte è la nostra determinazione! Facciamo sentire la nostra voce attraverso questo sciopero, partecipiamo insieme al presidio, per rivendicare la nostra piattaforma:

    · Contratti a tempo indeterminato full o part-time a richiesta del lavoratore

    · Turnazioni fisse

    · Contrattazione sul pregresso

    · Reintegro dei licenziati

    COLLETTIVO PRECARIATESIA

    COBAS ATESIA

    precariatesia@yahoo.it

    comitatodibaseatesia@gmail.com

    http://precariatesia.altervista.org

    www.cobas.it