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BOLOGNA: DIFENDIAMO IL DIRITTO DI MANIFESTARE E DI DISSENTIRE

Publie le giovedì 9 luglio 2009 par Open-Publishing

IL CONFLITTO SOCIALE NON SI ARRESTA: DIFENDIAMO IL DIRITTO DI MANIFESTARE E DI DISSENTIRE

Bologna Città Libera e Terre Libere aderiscono e partecipano alla manifestazione cittadina che l’Onda Anomala ha indetto per venerdì 10 luglio a Bologna alle ore 19 con partenza da Piazza Verdi.

E’ in gioco – ancora una volta - la difesa di alcuni elementari diritti di democrazia: la libertà di manifestare il dissenso ed il conflitto sociale anche in forma radicale; la possibilità di farlo apertamente ed in forma collettiva.

Si vuole cancellare la libertà di esprimersi anche nelle forme della disobbedienza sociale e civile (modalità del conflitto sociale che fanno parte del vissuto e della storia dei movimenti anti-liberisti di questi ultimi dieci anni).

Non bastano le leggi liberticide, il “pacchetto sicurezza” del Ministro di Polizia Maroni, le leggi razziali: oggi si compie un salto di qualità facendo diventare l’agire pubblico e collettivo un reato punito con l’arresto.

E’ un messaggio chiaro che viene inviato a tutti i settori sociali colpiti dalla crisi: non provate a protestare, a violare le zone rosse, a occupare le strade o le stazioni ferroviarie, a occupare le fabbriche che vengono dismesse, perchè sarete arrestati.

Siete licenziati, cassaintegrati, sfrattati, precarizzati, esternalizzati?

Rassegnatevi e (al massimo) vi consentiremo di lamentarvi a bassa voce per non disturbare.

Per questo la liberazione degli attivisti arrestati in questi ultimi giorni (compresi quelli di Roma) è una mobilitazione che riguarda ognuno di noi e nessuno può voltarsi dall’altra parte pensando che non lo riguardi.

Rileviamo che questa operazione è possibile anche grazie alla partecipazione in prima persona di settori della magistratura vicini al Partito Democratico come il Procuratore Generale di Torino Caselli.

D’altra parte cosa potevamo aspettarci da un partito che a Bologna – tramite il sindaco e la presidente della provincia – avvalla e fa propria un’ordinanza del Prefetto contro il diritto di manifestare che peggiora i contenuti indicati dal leghista/razzista Maroni e pratica e rivendica da anni “l’accoglienza disincentivante” ai danni dei migranti?

Pensiamo che nella mobilitazione che si svilupperà vadano inserite anche due richieste precise alle amministrazioni comunale e provinciale:

 che Delbono e Draghetti con le coalizioni che le sostengono si dichiarino pubblicamente contro gli arresti di questi giorni;

 che il sindaco e la presidente della provincia ritirino la propria firma dall’ordinanza prefettizia che limita il diritto di manifestare.

LIBERE/I TUTTE/I SUBITO!

Bologna Città Libera

Terre Libere

Bologna 08/07/2009