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BOLOGNA : RIAPRIAMO IL CENTRO DI CURA DELLA MENOPAUSA AL TIARINI

Publie le giovedì 26 gennaio 2006 par Open-Publishing

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA FEDERAZIONE DI BOLOGNA

Bologna 25 gennaio 2006

COMUNICATO STAMPA

Il PRC denuncia l’ennesimo taglio ai servizi funzionanti ed utili

RIAPRIAMO IL CENTRO DI CURA DELLA MENOPAUSA AL TIARINI

Dopo reiterate smentite del distretto sanitario metropolitano, le donne di
Bologna, col nuovo anno, si son viste private di un presidio fondamentale
per la loro salute: il centro di cura della menopausa, da anni efficacemente
funzionante presso il poliambulatorio Tiarini.

Il 15 Dicembre scorso, nel corso del Consiglio del Quartiere Navile, i
consiglieri del PRC chiesero al dr. Barbieri, direttore del distretto AUSL
Bologna, se confermava la voce che il Centro Menopausa del Tiarini sarebbe
stato chiuso. Barbieri negò qualsiasi taglio a servizi funzionanti ed utili.
Però, proprio in quei giorni, le donne che volevano prenotare una visita al
Centro già non potevano farlo, anche se ancora non veniva loro dichiarata la
verità, e cioè che il Centro Menopausa stava chiudendo.

In questi giorni l’AUSL di Bologna, sia sul sito sia su una brochure,
pubblicizza ’il nuovo percorso’ e ’la nuova rete di servizi’ dedicata alle
donne in menopausa. Ma di nuovo non c’è nulla, perché le donne dovranno
rivolgersi ai consultori familiari presenti nei poliambulatori e già
sovraccarichi di utenti.

I tempi d’attesa per un appuntamento ad un consultorio sono dai 6 agli 8
mesi. Inoltre il consultorio non può garantire, a differenza del Centro
Menopausa, che le donne siano seguite sempre dalla stessa ginecologa. Ciò
impedisce continuità nelle modalità di cura delle pazienti e nega la
possibilità d’instaurare un rapporto di fiducia medico-paziente, tanto
importante in un percorso ed in un momento così delicato nella vita di una
donna.

I casi più ’complessi e problematici’, così dice l’AUSL, verranno seguiti da
un ambulatorio costituito presso l’Ospedale Maggiore. Ma l’AUSL trascura di
dire che a questo ambulatorio si potrà accedere solo dopo il passaggio al
consultorio familiare, con l’enorme allungamento dei tempi che ne consegue,
e che questo ambulatorio del Maggiore è aperto solo due giorni alla
settimana.

In questi anni al Centro Menopausa del Tiarini si erano rivolte con grande
soddisfazione oltre 4000 donne, le cui cartelle cliniche giacciono ora là, e
se non saranno ritirate entro pochi giorni, probabilmente verranno
archiviate.

Se questo è ’il nuovo percorso’ prospettato, a noi pare piuttosto un
percorso ad ostacoli, e ci pare una menzogna definire ’nuova rete di
servizi’ quello che nella realtà è un taglio di un altro pezzo di sanità
pubblica.

Il PRC chiede la sospensione del provvedimento di chiusura fino a che non si
possa garantire l’ effettivo miglioramento di un servizio per il quale c’e’
una domanda crescente con un confronto partecipativo con i cittadini e gli
operatori.

Federazione PRC Bologna