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Baghdad 1.100 cadaveri: le cifre vere sono nell’obitorio della capitale

Publie le giovedì 18 agosto 2005 par Open-Publishing

Dazibao Guerre-Conflitti USA

L’obitorio di Baghdad è lo specchio sanguinante dei tempi che corrono in Iraq. Solo nel mese di luglio sono arrivati 1.100 cadaveri: poveri corpi ammonticchiati l’uno sull’altro, molti sfigurati dalla violenza della morte, in attesa di trovare pace sottoterra.

E di loro non vi è traccia ufficiale: la conta reale dei morti supera enormemente le cifre divulgate dal governo del primo ministro Ibrahim al-Jaafari, secondo quanto ha denunciato ieri Robert Fisk, noto giornalista inglese e grande conoscitore della realtà irachena, in un lungo articolo in prima pagina sul quotidiano britannico The Independent.

Scrive Fisk che nel luglio del 2003, tre mesi dopo l’invasione delle truppe anglo-americane, nell’obitorio di Baghdad si contavano 700 corpi; lo stesso mese dell’anno successivo il numero è salito a 800, e nel giugno di quest’anno sono stati 879 i cadaveri depositati.

Ma è a luglio che si è registrato il numero più alto di morti nella storia dell’obitorio della capitale irachena: 1.100 i cadaveri di civili depositati, molti dei quali arrivati con mani legate, occhi bendati e proiettili in testa. Hanno fra i 15 e i 44 anni e molti di essi vengono seppelliti senza conoscere il nome e senza che i parenti ne sappiano nulla.

http://www.corriere.com/viewstory.php?storyid=42836