Home > Bari, presi sei naziskin dopo tentata aggressione
Bari, presi sei naziskin dopo tentata aggressione
Publie le martedì 3 gennaio 2006 par Open-PublishingAvevano cercato di fare irruzione in un locale frequentato da giovani di sinistra.
Denunciato anche un minorenne
Cinque degli skinheads provenivano da Milano
BARI - La polizia ha arrestato a Bari due giovani naziskin e ne ha fermati tre per una tentata aggressione all’alba in un locale frequentato da giovani di sinistra. Identificato e denunciato alla procura competente anche un sesto componente del gruppo che è risultato minorenne. Secondo la polizia i sei giovani, tra cui un barese e 5 residenti a Milano, gravitano nell’area che fa capo alla formazione di estrema destra "Forza nuova".
Dalle ricostruzioni della polizia i sei naziskin, armati di spranghe, bastoni e catene e con il volto coperto da passamontagna, avrebbero tentato un’irruzione all’interno del locale "La taverna del maltese", nel centro di Bari. I gestori del locale, munito di telecamere a circuito chiuso, hanno notato nei monitor il gruppo di naziskin e sono riusciti a bloccare le porte prima dell’irruzione.
Gli estremisti di destra rimasti all’esterno hanno dipinto svastiche e croci celtiche sulle saracinesche. Gli agenti, intervenuti subito dopo, sono riusciti a identificare tutti i componenti del commando facendo scattare tre provvedimenti di fermo e due di arresto. L’aggressione è avvenuta intorno alle 4 e trenta del mattino quando nel locale c’erano una cinquantina di persone. Gli arrestati sono Emanuele Bisogni, 18enne di Milano, e Claudio Armienti, ventenne di Bari. Nelle perquisizioni a casa di quest’ultimo sono stati ritrovati quattro pugnali, munizioni di armi da guerra, bastoni e materiale di propaganda neonazista.
Tra i fermati Francesco De Rosalia, 27enne originario di Bari e residente a Milano, che è imputato nell’ambito delle indagini su 13 aderenti a Forza nuova. I reati contestati in quest’indagine sono pestaggi compiuti con mazze, bastoni, bottiglie, catene e con un crick ai danni di frequentatori del centro sociale "Coppola Rossa" di Adelfia (Bari) e danneggiamenti vari e minacce al docente di filologia greca e latina dell’Università di Bari Luciano Canfora.
Secondo il questore di Bari Francesco Gratteri l’aggressione degli skinheads è stato "un fatto preordinato". "Il fatto che i giovani venissero da fuori - ha poi continuato Gratteri - potrebbe essere occasionale".