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Basi militari americane

Publie le mercoledì 25 giugno 2008 par Open-Publishing

Gran parte delle basi militari americane sono perfettamente inutili ai fini di un sistema di sicurezza mondiale, lo dice il Pentagono.

Molte basi sono uffici o contengono ferraglie arrugginite, buone ormai a niente, ma gli USA non ci pensano nemmeno a cederle o a dichiararle inutili, restituendo i territori occupati ai rispettivi Stati.
Sanno che il numero di queste basi e’ emblema della loro forza e cercano di aumentarle costantemente nel mondo. Esse contrassegnano il loro impero.

E’ priva di senso la tesi secondo cui ci dobbiamo tenere 90 o 113 basi militari USA “perche’ abbiamo perso la guerra”. A parte il fatto che la Germania che la seconda guerra mondiale la promosse piu’ di noi, ha chiesto e ottenuto lo smantellamento di alcune di queste basi (e a Vicenza confluiranno proprio le truppe e le armi che vengono via dalla Germania), la presenza nel mondo di 800 basi militari sconfessa proprio questa tesi.

I Paesi dell’Asse erano tre: Germania, Giappone e Italia ma anche il governo di Franco parteggio’ per i nazisti e cosi’ il governo di Petain eppure questi paesi hanno una autonomia maggiore della nostra.
Nel dopoguerra gli americani ci aiutarono col piano Marshall a ricostruire un paese distrutto (dai loro bombardamenti, ma comunque distrutto), ma abbiamo ripagato abbondantemente quel prestito aprendo il nostro mercato alle merci americane, e si sa che il 1° motivo per cui si occupa un paese e’ di avere un mercato

Dal dopoguerra siamo stati riempiti di roba americana fino alle orecchie, jeans, musica, film, benzina, armi.. Si veda ora l’Iraq che e’ costretto a mettere nella propria Costituzione l’obbligo a sostituire la propria agricoltura con gli OGM americani e non puo’ fare le ricostruzione con ditte proprie ma deve arricchire imprese americane; lo stesso obbligo di acquistare merci americane e’ stato dall’UE e da Prodi e si pensi ai nostri acquisti obbligati in armi, in petrolio, in derivati del petrolio (plastica) americani e all’obbligo di usare il dollaro come valuta per il petrolio sempre per sostenere l’economia americana.

Uno dei motivi per cui Saddham fu attaccata e’ che aveva osato vendere il petrolio in cambio di euro, e lo stesso sta facendo Ahmadinejad. Gli americani non tollerano che il petrolio possa essere comprato con una valuta diversa dal dollaro, perche’ la richiesta di questa valuta che ne tiene alto il valore, e se questo fosse correlato al deficit USA sarebbe svalutato molto piu’ di quanto non sia e cesserebbe di essere la valuta base del mondo come l’oro.

Il potere si manifesta come mercato stretto nella morsa del piu’ forte che impone la sua valuta come metro del mondo, che impone le sue merci, che impone il suo veto, per salvare il proprio potere e la propria economia (altro che mercato libero e concorrenziale!)

Prodi ha rimandato addirittura il divieto delle bottiglie o delle borsine di plastica per non infrangere gli obblighi che abbiamo coi derivati del petrolio e si vede chiaramente come da Berlusconi a Prodi non sia mai nato un piano serio di dismissione dagli idrocarburi e di energie rinnovabili. Siamo ridicoli!

Nel dopoguerra era evidente il bisogno di aiuti americani per la ricostruzione ma dopo? A chi e’ andato, dopo, l’aiuto? Al popolo italiano? O ha sostenuto piuttosto i capi dei vari governi che da soli non si sarebbero mantenuti al potere (si pensi solo alla destabilizzazione indotta dalla CIA in Italia negli anni di piombo come sistema per permettere l’imposizione di leggi di emergenza).

Perche’ tutti i capi di governo, appena eletti, schizzano subito a Washington a prendere ordini dal capo degli Stati uniti? Perche’ subito si affrettano a stipulare con lui patti segreti e peggiorativi dei nostri diritti?

Che interesse ha il popolo italiano a queste basi?
Perche’ vengono aumentate in Italia mentre si dismettono in Europa?
Perche’ Bush ritira gradualmente le truppe e le armi atomiche dai paesi dove non e’ ben accetto per portarle tutte in Italia? Perche’ proprio qui, e non in Germania, si e’ deciso di fare il triangolo strategico della morte, da cui deve essere sferrato il prossimo attacco all’Iran? Perche’ questo triangolo strategico inquietante non lo fanno negli Stati uniti?
E, se la distanza dovesse contare (ma l11 settembre direbbe di no), perche’ non lo mettono negli amichevoli emirati arabi?

Sotto i 4 governi di Berlusconi e’ avvenuto il peggio del peggio: concessione del sorvolo su tutto lo spazio aereo nazionale, concessione di una zona di mare comprendente la Maddalena piu’ grande di tutta la Sardegna, cessione per una nuova base a Vicenza contrabbandata come allargamento di una base precedente, e subito approvata dal successivo governo Dini, consenso allo spostamento della maggior parte delle armi atomiche europee dalla Germania che le rifiutava all’Italia, aumento dal 37 al 41% delle spese delle basi che lo stato italiano si addossa, intervento dei nostri piloti come aiuto ai piloti americani nel bombardamento del Medio Oriente…

Ma chi beneficia di questi patti? Noi no di certo. E’ dunque Berlusconi. Quale vantaggio ottiene Berlusconi dalla svendita del nostro paese?
E perche’ giornalisti di Berlusconi come Farina, vicedirettore di Libero, e Ferrara, direttore del Foglio, sono a libro paga della CIA?

E perche’ Berlusconi contribuisce al falso dossier sulle fantomatiche armi di distruzione di massa di Saddham?

E perche’ Berlusconi costringe il suo socio fascista a ossequiare Israele e a calzare la Kippah?

E perche’ i servizi segreti al comando di Berlusconi cooperano al rapimento di un imam e coprono la CIA nello scandalo dei carceri delle torture?

E perche’ quel Berlusconi che tanto tuona contro le intercettazioni ai politici protegge Pollari che con Telecom intercettava senza mandato noi tutti?

Oggi si svende Vicenza, domani non si sa. C’e’ una zona grigia dove il capo del Governo esce da ogni trasparenza, legalita’ e democrazia e stipula patti di tradimento di questo paese, dei suoi diritti, del suo territorio, della sua autonomia, della sua sovranita’ e si comporta come un nostro nemico. Lo fa nei suoi interessi, quali non sappiamo, in cambio di cosa non sappiamo. Siamo tenuti all’oscuro e in minorita’ e siamo dirottati verso falsi pericoli, i migranti o gli zingari, mentre i veri pericoli all’incolumita’ nazionale siedono su sogli sempre piu’ incrollabili e impunibili.

Siamo il paese europeo dove ai cittadini non e’ dato nemmeno il diritto di votare per un referendum sulla Costituzione europea, dal momento che proprio la Costituzione italiana vieta referendum in materia fiscale e di patti internazionali.

In ogni patto c’e’ sempre un interesse economico o di potere e se non e’ nostro e’ facile capire di chi sia.
Non e’ solo Vicenza in gioco. E’ la nostra autonomia di paese libero ad essere ferita, un paese rinnegato, tradito e venduto dalle sue stesse istituzioni.

Di fronte a questo scenario di segreti di Stato, di poteri che oltrepassano le loro competenze, di patti infernali contro la democrazia, di abusi contro il diritto, la frase di Prodi che liquida Vicenza come “questione urbanistica” suona oltremodo oscena. Ma altrettanto oscena e’ la sua insistenza a farci accettare la Costituzione europea come ciechi bendati, senza dirci che quel guadagneremo sara’ solo una maggiore poverta’, di soldi e di diritti.

Se Berlusconi ci tratta da ripetenti della terza elementare, Prodi ci considera del tutto stupidi. Ma non e’ bene prendersi gioco troppo a lungo dell’intelligenza popolare. Tanta superbia puo’ uccidere.

Ma che dire dell’estrema sx che rinnega tutta la sua storia e i suoi valori per votare il rifinanziamento delle missioni militari e non muove parola contro la sopravvivenza della NATO che ha ormai come sua unica giustificazione l’appoggio all’avanzata dell’imperialismo USA?

E che ha fatto l’Europa nell’attacco a Saddham? La Germania licenzio’ in tronco un ministro reo di aver paragonato Bush a Hitler. La comunita’ Europea non fece nulla ne’ per fermare l’aggressione all’Iraq ne’ quella all’Afghanistan. Perche’ non si sono prese immediate sanzioni commerciali contro gli Stati uniti rei di violare il diritto internazionale e di precipitare il mondo in un gorgo di distruzione senza fine? Perche’ le sanzioni si prendono solo contro l’Iran che vuole il nucleare ma non contro Israele, la Cina, gli Stati uniti, il Pakistan, l’India, la Corea del nord?

Perche’ nessuno ha tentato di riformare un’ONU sempre piu’ obsoleta dove il diritto di veto e’ proprio in mano ai peggiori del mondo e dove il voto dei paesi membri non conta democraticamente per numero di abitanti ma e’ schiacciato dagli abusi monopolistici di pochi aggressivi feudatari?

L’ipocrisia di tutti e’ e rimane una sconcezza.

In un mondo dominato da istituti come il WTO, la BM, il FMI, dove la miseria avanza, le guerre aumentano, cresce la crisi climatica e le storture delle borse e delle banche contribuiscono alle sperequazioni economiche con manovre ciniche che bruciano miliardi e speculano su tutto, anche sul cibo, tutto quello che prospetta la banca Europa e’ un aumento del tasso di sconto, tutto quello che prospetta la Banca mondiale e’ di alzare il tasso di sconto dal 4% al 4,25, con conseguente crisi economiche, crisi dei mutui, crisi del carovita, che falcidiera’ i poveri mantenendo i ricchi sulla cresta di iniquita’ senza fine. Nessuno che proponga un cambiamento radicale dello stile di vita, una riduzione degli sprechi, una ripartizione delle ricchezze, una regolamentazione del mercato, una perequazione fiscale, un disarmo nucleare, il blocco della proliferazione atomica, e soprattutto la fine di tutto ciò che non solo non e’ sostenibile ma porta a rovina il pianeta, insieme alla fine delle guerre che costituiscono la causa prima del dolore del mondo.

Qualora l’Europa delle corporazioni e delle banche fosse pure ratificata e si facessero un Parlamento e un Governo europei con una politica interna, del lavoro e dei diritti, e con una politica estera e un esercito per darle valore sia all’interno che all’estero, chi ci garantisce che non proseguira’ la fallimentare politica neoliberista attuale che privilegia le corporation sui popoli, la guerra alla pace, il lucro ai diritti, la borsa e le banche ai diritti di sopravvivenza e tuteòa ?

Nell’economia-politica attuale le grandi corporation europee sono solidali con le grandi corporation statunitensi, nella bieca spartizione del mondo, mentre i ricchi diventano sempre piu’ ricchi e i poveri sempre piu’ poveri e il mondo regredisce in diritti e liberta’.

Bene ha fatto l’Irlanda, di fronte a un’Europa neoliberista che ha dato cosi’ scarsa prova di se’, a dire di no al Trattato di Lisbona.
L’Irlanda ha detto: noi siamo neutrali e pacifisti, aderire all’Europa ci obbligherebbe a seguire una politica estera che potrebbe essere aggressiva e militarizzata perche’ il neoliberismo fa ormai l’economia con la guerra e la ricchezza di pochi con la distruzione di molti, e dovremmo mandare i nostri figli a morire per guerre che rifiutiamo, guerre imposte dalle grandi corporazioni delle armi o del petrolio, volute da fazioni potenti e aggressive che hanno gia’ peggiorato le sorti di tutti e messo a repentaglio il futuro del pianeta. A questo l’Irlanda dice no.
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Masada 732. "Basi militari americane, un orrore senza fine"

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