Home > Basta la guerra

Basta la guerra

Publie le venerdì 22 ottobre 2004 par Open-Publishing

ALLE DONNE E AGLI UOMINI CHE SI OPPONGONO ALLA GUERRA

Siamo ancora una volta qui - e ancora ci saremo le prossime volte - sotto il
governo a palazzo Chigi, per puntare il dito contro chi ha dato ordine di
occupare militarmente l’Iraq e appoggiare l’infame guerra imperiale di Bush
e Blair. Dopo più di 30.000 morti ammazzati in Iraq dal 20 marzo del 2003 ad
oggi - che si aggiungono ai milioni di morti da embargo e da uranio
impoverito - e mentre sotto i nostri occhi si svolge il massacro di Falluja
e del triangolo sunnita, c’è ancora chi tentenna sul ritiro delle truppe o
vorrebbe aspettare le fantomatiche elezioni irachene del gennaio 2005.
Elezioni / farsa che si faranno in un paese devastato, dopo una feroce e
globale repressione della resistenza ,oppure fatte solo in una parte del
paese, per fare da schermo al governo filoamericano e illegale di Allawi.

Così la guerra illegale lascia il posto ad una occupazione militare
illegale, ad un governo illegale, ad una Conferenza internazionale di Pace
illegale, gestita dagli attuali occupanti/invasori. Questi ultimi non sono
stati mai sanzionati dalla comunità internazionale o dal tribunale Penale
Internazionale che dovrebbe invece condannarli come criminali di guerra ed
imporgli non solo il ritiro immediato delle truppe e delle basi militari, ma
l’abolizione delle leggi illegalmente imposte per il governo del paese e la
rapina delle sue risorse, il risarcimento degli immensi danni prodotti con
la guerra, il risarcimento delle vittime civili e delle infami torture nelle
carceri dell’Iraq.

I nostri soldati fanno da sentinella ai pozzi di petrolio dei contratti ENI
a Nassiriya e il popolo irakeno è sottoposto ad una tragedia epocale ed a
massacri inauditi, che colpiscono soprattutto le città ribelli. Laddove
continua la resistenza, legittima difesa dall’invasore, che dobbiamo sempre
distinguere dai gruppi terroristici, i cui metodi ripudiamo.

Poichè l’occupazione militare dell’Iraq è un crimine internazionale,
chiediamo che l’Italia si dissoci dalle complicità di guerra ritirando le
truppe immediatamente e prima della cosiddetta conferenza di Pace, per
isolare politicamente gli Stati Uniti e fare massa critica - insieme agli
altri paesi che si sono dissociati da Bush, come la Spagna.

Ma sappiamo che oggi chiedere il ritiro delle truppe non è più sufficiente
perchè il problema cruciale è LA LIBERAZIONE DELL’IRAQ; infatti a queste
truppe possono subentrare quelle della NATO, magari sotto comando ONU,
oppure quelle della polizia irakena collaborazionista con gli occupanti. Nel
frattempo la bandiera americana sventolerà arrogante sul suolo dell’Iraq e
soprattutto sui suoi pozzi di petrolio e su tutti i suoi appalti per la
ricostruzione.

Perciò diciamo NO ad ogni ipotesi di invio di nuove truppe della Nato in
Iraq,

diciamo NO ALL’IMPEGNO MILITARE ITALIANO in Iraq, che è costato finora
600.000.000 di euro con i quali si potevano alleviare in Italia i problemi
sociali più urgenti, dalle case per gli immigrati e i precari ai redditi di
cittadinanza.

BASTA CON LA GUERRA BASTA CON L’OCCUPAZIONE IRAQ LIBERO

PARTECIPIAMO IL 30 OTTOBRE ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

LIBERIAMO LA PACE. VIA SUBITO LE TRUPPE DALL’IRA

bastaguerra-roma

ottobre 2004