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Bce, taglio di mezzo punto dei tassi. Ma a giugno arriverà all’1%

Publie le sabato 17 gennaio 2009 par Open-Publishing
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Bce, taglio di mezzo punto dei tassi. Ma a giugno arriverà all’1%

di Fabrizio Salvatori

Tassi di interesse di Eurolandia in picchiata. Ieri la Bce li ha tagliati al 2%, ma le previsioni già dicono che scenderanno ancora a marzo e si preparano a bruciare il record del 2003. La decisione di tagliare di mezzo punto è stata «unanime», ma il taglio, il quarto consecutivo da ottobre (-2,25 punti percentuali in tutto) sarà presto seguito da altri: «Non abbiamo detto che il 2% sia il limite minimo e che non andremo oltre», ha anticipato Trichet. Per trovare qualcosa di simile bisogna risalire agli anni Trenta. L’economia di Eurolandia - ha spiegato il banchiere francese - è alle prese con un «forte rallentamento» che rischia di «durare a lungo».

Del resto anche il Fondo monetario internazionale ha detto di attendersi un «ulteriore peggioramento della crisi in atto» in Europa, nell’ambito di una «recessione globale prolungata e che si sta intensificando». Basti pensare che l’inizio del 2009 ha accolto Eurolandia con due tegole come l’entrata in recessione della Germania e la caduta della fiducia dei consumatori europei a minimi record. Se le proiezioni degli economisti interni della Bce, a dicembre, puntavano su una crescita intorno all’1,4% nel 2009, ad appena un mese di distanza quelle previsioni sono già da rifare. Il taglio dei tassi dipenderà anche dall’andamento dell’inflazione.

Il calo degli ultimi mesi è stato «impressionante» - ha detto Trichet riferendosi in particolare al crollo a dicembre all’1,6% - e nei prossimi mesi «sulla base delle ultime indicazioni, avremo un’inflazione eccezionalmente bassa». Da qui a giugno la Bce potrebbe quindi portare i tassi anche sotto l’1%. Ma senza avvicinarsi troppo allo zero, per non cadere nella trappola della liquidità, la situazione descritta da Keynes in cui i tassi sono così bassi che si preferisce tenere i soldi anzichè investirli, e che rischia di peggiorare la recessione.

Messaggi

  • Il denaro costerà di meno, ma solo per coloro che potranno acquistarlo, con capacità di restituzione.
    Chi non possiede tale potere guarderà le vetrine, colme di prodotti, se l’economia di produzione riparte; ma con il naso schiacciato sul vetro.
    Altra mossa, per completare un avvio completo della macchina economica; é quella di incentivare il potere d’acquisto dei Lavoratori e dei Pensionati; di coloro che spendono, quindi anche dei giovani da liberare dalla nuova schiavitù dei contratti atipici, temporanei.
    L’Economia soggiace a regole piuttosto semplici, oltre quella della domanda e dell’offerta; la Politica deve studiarla prima e poi ...