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Berlu pensa di epurare Celentano .Un’altra lista di proscrizione

Publie le domenica 23 ottobre 2005 par Open-Publishing

Berlusconi ci ha provato gusto a fare le liste di prescrizione per i giornalisti non graditi,visto che è stato subito ubbidito dai suoi leccac*** della RAI .Lui,per il diritto italiano e quello europeo,in quanto capo del governo,non potrebbe minimamente intromettersi nell’informazione.Siccome è padrone di tutta l’informazione è un fuorilegge per la giurisprudenza italiana e europea. In cinque anni ha portato l’Italia in fondo alla classifica della libertà d’informazione e il Parlamento europeo ha denunciato pubblicamente l’Italia per la violazione di questo diritto.
Adesso il dittatorello di Cosa nostra fà altre liste di proscrizione
Ecco la lista di epurabili,che ha espressamente citato nell libro di Vespa:

Serena Dandini, Sabina Guzzanti (anche se per la verità non c’è più, il suo programma “Ryot” è già nella storia degli eputati ) e poi Gene Gnocchi, Enrico Bertolino, Dario Vergassola, Corrado Guzzanti «e altri che cerco di non tenere a mente», è stata la chiusa. Oltre, è ovvio, a Rockpolitik.

"E’ soltanto l’ultimo episodio di un sistema della comunicazione, televisiva ma anche stampa, che dal 2001 ha sistematicamente attaccato l’operato del governo e il presidente del Consiglio". Così Silvio Berlusconi commenta il programma ’Rockpolitik’ nell’ultimo libro di Bruno Vespa, di cui è stata diffusa una anticipazione.
Dura la reazione dell’opposizione, affidata prima alla replica di Renzo Lusetti, vicepresidente dei parlamentari della Margherita, poi al leader dell’Unione Romano Prodi: "Berlusconi - dice il Profesore - ricomincia con le liste di proscrizione.Al di là di queste parole che mi sembrano suonare ridicole, è l’unico imprenditore che si lamenta della sua azienda ma fa sempre più soldi", conclude Prodi.

"Non c’era bisogno di Adriano Celentano - spiega Berlusconi - per avere ventate di libertà in televisione. Basta guardare ogni giorno i canali Rai per vedere battute contro il presidente del Consiglio da parte di Serena Dandini e Sabina Guzzanti, Gene Gnocchi e Enrico Bertolino, Dario Vergassola, Corrado Guzzanti e altri che cerco di non tenere a mente. Oltre, è ovvio a Rockpolitik".

"E’ preoccupante l’aggiornamento da parte di Berlusconi dell’editto bulgaro che portò alla estromissione dalla RAI di Enzo Biagi e Michele Santoro. Prendersela con Celentano, non è altro che il solito modo del premier di ribaltare la realta’, occultando il suo gigantesco conflitto di interessi e attaccando chi fa una televisione libera, priva di condizionamenti e premiata dagli ascolti", ribatte Lusetti.

"Sono giorni ormai in cui tra la destra è tornata la tentazione di toccare la ’par condicio’. Tema su cui la maggioranza troverà una opposizione ferma, determinata, compatta su una questione che riguarda le regole del gioco democratico e la parita’ di accesso ai mezzi di informazione. Le grottesche accuse rivolte a Rockpolitik come agli altri citati nella lista nera del premier sono il segno - conclude Lusetti - della verticale distanza di Berlusconi dal Paese, della sua paura in vista delle elezioni e del modo proprietario di disporre dei media".

http://www.rai.it/news/articolornews24/0,9219,4195016,00.html