Home > Berlusconi conferma il segreto di Stato su Telecom

Berlusconi conferma il segreto di Stato su Telecom

Publie le martedì 5 gennaio 2010 par Open-Publishing
1 commento

Oggi Berlusconi ha confermato il segreto di Stato sull’enorme dossier di spionaggio che coi servizi di Telecom è stato imbastito su decine di migliaia di cittadini italiani, politici e non, così come sul sequestro di Abu Omar per ordine della CIA. Non diversamente aveva fatto Prodi.

Il potere, di entrambe le parti, ha commesso atti immondi e illegali contro i diritti dei cittadini coprendoli col segreto di stato.

Se nel caso dell’iman siamo all’interno della rete dai carceri delle torture messa in piedi da Bush, nel caso Telecom si palesa uno Stato che spia i propri cittadini per poterli ricattare e qui non siamo certo nell’ambito della sicurezza militare ma in un quadro agghiacciante simile a quello della Stasi, la principale organizzazione di sicurezza e spionaggio della Germania Est che schedava tutti i cittadini in modo da ricattarli e tenerli in pugno.

Pollari è stato scagionato per avere agito per la difesa della sicurezza interna contro persone accusate di terrorismo. Ma lo stesso non può valere per chi ha spiato per anni migliaia di cittadini italiani.
Ma oggi, riaffermando il segreto di stato, B sottrae l’agente del Sismi Marco Mancini al giudizio del Tribunale.

Il n° 3 del servizio segreto militare Sismi (gestione Pollari) aveva rifiutato di rispondere, dicendo che altrimenti avrebbe violato il segreto di Stato, nel processo sul massiccio dossieraggio illegale praticato dal 1997 al 2004 (7 anni) dalla Security di Pirelli e di Telecom con 34,3 milioni di € aziendali, che vede 34 imputati.

Il suo silenzio era stato rimesso alla decisione di Berlusconi, chiedendogli di confermare o meno, entro febbraio, l’ esistenza di quel segreto di Stato, stante il quale il processo non può continuare e gli imputati vengono liberati, per cui il reato di spionaggio di migliaia cittadini resta impunito.

E’ chiara la responsabilità di Berlusconi come di Prodi in una attività di spionaggio interno tipica dei regimi dittatoriali peggiori di dx come di sx, che distrugge qualunque diritto del cittadino alla propria privacy e alla propria libertà di espressione e di posizione ideologica. Da entrambi la Costituzione è stata fatta a pezzi.

L’attività criminosa comincia nell’ 87 quando c’è il governo Prodi, e prosegue sotto i governi D’Alema e Amato, poi nel giugno 2001 sotto il Berlusconi 2 e 3.

Mancini si è appellato a ordini istituzionali, accusando implicitamente sia Prodi che Berlusconi di avergli commissionato lo spionaggio ai cittadini.

La Corte Costituzionale, nella sentenza 106 dell’ 11 marzo 2009, ha esteso ai pubblici ufficiali «anche indagati o imputati» il divieto di violare il segreto di Stato sugli assetti organizzativi e operativi del Sismi.

Tra poco, in modo bypartisan, governo e opposizione, i due compari voteranno per mettere il veto alle intercettazioni ai politici e silenziare la stampa su qualunque processo la magistratura riesca ad imbastire sui loro reati.

Ma i cittadini comuni devono essere, sempre in modo bypartisan, soggetti a un regime spionistico degno di regimi antidemocratici.

E questa è l’Italia.

http://masadaweb.org

Messaggi

  • Cara Viviana, l’oligarchia mafiosa al potere, essendo appunto al potere, ha evidentemente anche quello di controllare l’informazione, cioè quello di far sapere o non far sapere quello che gli fa comodo !!

    E’ chiaro a tutti che il segreto di stato si appone sempre per coprire responsabiltà eccellenti, che se rese note, in un regime mafioso, scatenerebbero una spirale di rivelazioni e/o ricatti, che destabilizzerebbero l’intero establishment dalle fondamenta !!

    Non a caso un tipo come De Gennaro, sic stantibus rebus, continua a navigare con successo anche nell’alternarsi di governi di qualsiasi colore ed orientamento !!!

    MaxVinella