Home > Berlusconi:gli Usa non vogliono la sinistra in Italia
Berlusconi:gli Usa non vogliono la sinistra in Italia
Publie le martedì 1 novembre 2005 par Open-PublishingPur di restare al potere,Berlusconi invoca l’intervento degli USA?
Per il momento la Casa Bianca si affretta a smentire.
Con le parole.
Ma coi fatti? Cosa ci aspetta con le prossime elezioni,con Berlusconi che non ha nessuna intenzione di accettare la volonta popolare?
USA/ BUSH E BERLUSCONI: "NOSTRI RAPPORTI MOLTO FORTI" -
01-11-2005 00:22 -
New York, 1 nov. (Apcom) - La Casa Bianca è stata lapidaria. Un portavoce del presidente George W. Bush, interpellato da Apcom, ha dichiarato che nè l’amministrazione nè il presidente "interferiscono negli affari interni di un Paese terzo" in base a una consolidata scelta politica degli Stati Uniti d’America.
"Gli Stati Uniti non interferiscono nella politica interna delle nazioni sovrane - ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Fred Jones - e non entrano pertanto nel dibattito politico sulle prossime elezioni italiane". Jones si è tuttavia rifiutato di commentare direttamente le dichiarazioni rese alla stampa dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi al termine dell’incontro alla Casa Bianca con il presidente George W. Bush. "Spetta al popolo italiano decidere la scelta dei propri rappresentanti, non agli Stati Uniti" ha ripetuto Jones.
Il portavoce della Casa Bianca non è dunque voluto entrare nel merito delle dichiarazioni di Berlusconi secondo il quale il presidente Bush avrebbe espresso, nel corso del colloquio privato, preoccupazioni in caso di una vittoria di Romano Prodi alle elezioni politiche della primavera prossima. Secondo il premier la preoccupazione riguarderebbe l’ipotesi di un ritiro immediato dall’Iraq, in caso di vittoria dell’Unione. "Non prendiamo alcuna posizione sulle dichiarazioni del primo ministro Berlusconi - ha precisato Jones, sottolineando che le sue dichiarazioni non devono in nessun modo essere interpretate come una smentita - non commentiamo il resoconto dato da un capo di governo sull’incontro avuto con il presidente George W. Bush". Parlando successivamente ai giornalisti a Washington è stato tuttavia lo stesso Berlusconi a correggere il tiro, spiegando che i timori di una deriva alla Zapatero non sono stati esplicitati da Bush e che "gli Usa, come è nella loro tradizione, non interferiscono in questioni interne".
Uguale misura è stata usata dalla Casa Bianca per commentare l’incidente di percorso di qualche giorno fa, quando Berlusconi aveva dichiarato a sorpresa che nel 2003 era contrario alla guerra in Iraq e aveva tentato invano di convincere Bush a rinunciare all’intervento militare. Secondo le fonti della Casa Bianca, la cosa importante è che l’Italia sia stata schierata al fianco degli Stati Uniti per un lungo periodo e che lo resti tuttora, proprio nel momento in cui si cominciano a cogliere i frutti del progetto per affermare la democrazia in Iraq. Nel momento cioè in cui si è avuto un voto positivo per la costituzione irachena e mentre ci si prepara al prossimo appuntamento elettorale del 15 dicembre per l’elezione del nuovo parlamento e con esso del nuovo governo.
L’orientamento della Casa Bianca è dunque quello di non soffermarsi sui possibili motivi di attrito e di previlegiare piuttosto quello che rimane un rapporto molto solido fra i due paesi, come ha detto lo stesso Bush in una breve dichiarazione di fronte ai giornalisti nello studio ovale. "Personalmente ammiro molto la leadership di Bush, un leader che procede nelle sue decisioni con assoluta coerenza - ha detto da parte sua Berlusconi - Credo che il Presidente Bush e quello che ha fatto resteranno nella storia...perché Bush è colui che, pur in un momento delicato, ha saputo guardare lontano e che anche nell’ambito dell’Onu ha portato avanti una missione di democrazia alla quale l’Italia contribuisce con grande entusiasmo attraverso il Fondo per le democrazia".
Le affermazioni di Berlusconi sono gravissime:si tratta semplicemente di ALTO TRADIMENTO.
Per restare al potere,berlusconi si rivolge a una potenza straniera
Altrettanto grave è la mancanza di reazione da parte delle forze istituzionali che dovrebbero salvaguardare la sovranità dello Stato italiano da queste ingerenze straniere.
Berlusconi dovrebbe riferire in Parlamento su queste sue gravissime affermazioni che sottopongono lo Stato Italiano alle decisioni degli USA