Home > Bi’lin e Saffa (Palestina occupata): resistenza non violenta degli abitanti (…)
Bi’lin e Saffa (Palestina occupata): resistenza non violenta degli abitanti contro il muro
Publie le mercoledì 13 aprile 2005 par Open-Publishingdi : CCIPPP tradotto dal francese da Karl&rosa
Oggi, venerdi’ 8 aprile a Bi’lin, la manifestazione settimanale contro il muro é stata seguita da brutali incidenti provocati dai soldati israeliani.
Contrariamente alla settimana scorsa, i soldati hanno dato la caccia ai manifestanti dopo averli dispersi, investendo e occupando il villaggio e continuando i loro tiri e i loro lanci.
Secondo la testimonianza di numerosi amici francesi che, dopo la manifestazione, prendevano tranquillamente il té presso una famiglia palestinese con tutt’intorno dei bambini piccoli, i soldati sono entrati di forza nella casa dove si trovavano e poi, dopo aver esaminato l’insieme delle persone presenti, si sono ritirati dopo aver lanciato una granata assordante:
"I soldati sono entrati nei villaggi (Saffa e Bi’lin) per terrorizzare la popolazione (lanciando bombe lacrimogene e tirando pallottole vere). In occasione delle manifestazioni non esitano a colpirci, quando vogliamo interporci per aiutare i Palestinesi ed i pacifisti israeliani che si fanno massacrare. Possiamo raccontarvi un episodio: alla fine della manifestazione, in seguito all’invito di una famiglia palestinese la cui casa si trovava all’ingresso del villaggio, noi ed altri gruppi di altri paesi abbiamo preso un té pacificamente seduti in giardino. Successivamente, sono arrivati sette soldati, fra i quali una donna molto virulenta e un uomo che urlava propositi incomprensibili in ebraico, che hanno lanciato due bombe assordanti prendendo di mira principalmente la famiglia ed i loro bambini piccoli, oltre che noi stessi. Questi bambini gridavano e piangevano di terrore. [...] A seguito di questi avvenimenti, la popolazione di Bi’lin ci ha chiesto di restare a vegliare la notte a causa dei soldati, che non hanno scrupoli a venire di notte per traumatizzare le famiglie nelle loro case, portando via i giovani col pretesto che sono pericolosi (lancio di pietre)".
Quale ragione strategica o di sicurezza potrebbe giustificare quest’atto gratuito che terrorizza i bambini, minaccia la popolazione civile e nega il diritto universale di manifestare il proprio malcontento?
Secondo le prime stime, ci sono stati almeno 5 feriti. Almeno un Palestinese é stato arrestato.
Stasera, gli osservatori internazionali e gli anticolonialisti israeliani presenti sul posto dormiranno nelle case degli abitanti, sperando che la loro presenza impedisca delle prevedibili azioni di rappresaglia da parte dell’esercito.




