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Blue Tongue: La Regione Lazio si sveglia alla vigilia delle elezioni

Publie le mercoledì 9 febbraio 2005 par Open-Publishing
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Rifondazione Comunista Commissione Agricoltura

Con notevole ritardo ma anche con un certo tempismo elettorale la
Regione Lazio si sveglia e sconfessa l’operato del ministro Sirchia. la
Regione Lazio ha infatti stabilito che la vaccinazione obbligatoria
contro la blue tongue è riconosciuta come causa di forza maggiore
relativamente al calo di produzione di latte bovino.

Questo provvedimento permette agli allevatori di conservare le proprie quote
anche se non riuscissero a produrre la soglia minima del 70%
assegnatogli dall’UE. Per Ivan Nardone Responsabile Nazionale
Agricoltura del PRC: " il provvedimento è tardivo parziale, ma
importante, poichè riconosce le nostre ragioni alla disobbedienza del
vaccino, ma soprattutto le ragioni degli allevatori che più volte
avevano contestato e manifestato contro la "veridicità" accademica dei
"sapienti" del Ministero dell’Agricoltura, dello Zooprofilattico di
Teramo e del Ministro Sirchia".

Sempre secondo Nardone però il provvedimento arriva " quando molte vacche sono già uscite dalla
stalla, visto le difficoltà del settore, la scarsa attenzione mostrata
dal Governo Regionale e Nazionale, la vicenda Parmalat, ma soprattutto
lo sciagurato decreto del ministro Alemanno sulla liberalizzazione delle
quote, vero e proprio incitamento a vendere ed abbandonare l’attività"

Roma 8 febbraio 2005

Ufficio Stampa

PRC

Prc Commissione Agricoltura

www.rifondazione.it/vertenzeterritoriali/agricoltura.htm

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