Home > Boicottare la spesa ?
Di fronte ai rincari fuori controllo che arricchiscono una classe di mediatori o commercianti tanto disonesta quanto incontrollata, c’è chi propone un boicottaggio della spesa.
Ma oggi il boicottaggio delle merci non lo fa più nessuno, e nemmeno i grandi boicottaggi che sono stati indetti contro multinazionali come la Coca Cola non hanno smosso molte acque.
Se uno si guarda intorno oggi in Italia (gli altri paesi europei ancora si salvano) può vedere che il boicottaggio della spesa gli italiani hanno cominciato a farlo da un bel po’ "per mancanza di soldi ", e i pensionati sociali di più, e se si va in qualsiasi piccolo market ci diranno che gli acquirenti stanno già sparendo a mucchi e non battono cassa.
Ora ci stiamo mangiando quel che poco risparmio che resta.
In altre parti del mondo la gente fa peggio, scende in strada con proteste che costano anche morti e feriti.
A Giacarta 10.000 persone sono scese in piazza per protestare contro il rincaro della soia.
Dal Messico al Senegal all’India i cittadini insorgono contro il rincaro delle tortillas, del riso. Delle cipolle persino!
Oggi a Bologna un kg di patate costava un euro e 84 e mio marito ha detto: "Vacci piano con queste patate!" Come fossero tartufi! Ci siano sfamati a patate nel dopoguerra e ora dovremmo stare attenti anche alle patate?
Molti governi, tra cui Argentina, Cina, Russia, Egitto, Venezuela, hanno imposto controlli sui prezzi al fine di evitare insurrezioni.
Nel solo 2007 l’aumento medio degli alimentari è stato del 30%, il latte del 36, grano e soia fino al 90, ma quello che ci sparano sugli aumenti alla fonte sono solo balle.
Da noi i prezzi alla produzione diminuiscono e quelli al consumo aumentano. Sarebbe un paradosso se non fosse che quello che ci sta in mezzo è rubato da speculatori senza controllo, che non pagano il loro arricchimento nemmeno col fisco. La prima stretta l’abbiamo avuta quando Berlusconi ha permesso che mille lire diventassero un euro. Solo la sua incuria sbadata che non ha nemmeno imposto i doppi prezzi è costato il raddoppio del caro vita.
In quanto agli osservatori dei prezzi, sono perfettamente inutili se non sono corredati da sistemi in grado di frenare le smanie speculative e se non si mettono dei calmieri statali almeno alle merci di più ampio consumo, come latte, farina, pane, burro, olio... o non si introducono nel mercato degli spacci comunali a prezzi calmierati e concorrenziali. Un tempo a Milano nei mercati comunali si trovava burro europeo o olio a prezzo fisso. Oggi anche questi prodotti a prezzo controllato sono spariti.
Cosa ci dirà ora il buon Berlusconi?
Di girare fra le bancarelle del mercato come mamma Rosa?
E Tremonti ci verrà a dire che si devono fare dei nuovi patti di Bretton Woods?
Ma chi vogliono prendere in giro costoro?
Berlusconi ha già cominciato a piangere dicendo che saranno cavoli amari per tutti, ci aspettano sangue e sacrifici. Ma se devo votare Berlusconi per avere sangue e sacrifici e arricchire Berlusconi...
..
Nuovo Masada n. 651