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Bollettino di guerra sui cantieri

Publie le sabato 14 giugno 2008 par Open-Publishing

Bollettino di guerra sui cantieri

"Servono telecamere e scatola nera"

La tragedia degli immigrati travolti da un ponteggio scatena la rabbia dei sindacati. "Diamo al prefetto i poteri straordinari". La Moratti: "Anche a livello locale vanno definite regole che diano più sicurezza"

di Andrea Montanari

La scia di sangue sul lavoro torna a scorrere nel milanese. Due immigrati ieri mattina hanno perso la vita sotto il peso di un ponteggio, crollato nel cantiere nel quale stavano lavorando per la costruzione di un caseggiato di otto piani, in via don Minzoni a Settimo Milanese. Un terzo è rimasto ferito ed è ricoverato in gravi condizioni all´ospedale Humanitas di Rozzano. Una tragedia resa ancora più crudele dal fatto che le vittime sono risultate tutte irregolari e senza permesso di soggiorno.

Erano circa le 11 quando, nella frazione di Vighignolo, si è sentito un enorme fragore. In un attimo, il reticolo di impalcature che corrono lungo i fianchi dell´edificio in costruzione si è squarciato all´altezza del sesto piano, facendo volare nel vuoto i tre uomini. Un salto di 15-20 metri, costato la vita a Omar e Mohammed. L´operaio ferito, invece, si chiama Khamis Hassan, un egiziano di 38 anni e padre di due figli. Ha riportato un trauma addominale e cranico.

Immediata la reazione di Cgil, Cisl e Uil, che hanno subito organizzato nel pomeriggio in piazza San Babila un presidio per manifestare la loro indignazione. «Ormai siamo a un bollettino di guerra quotidiano - denuncia il segretario generale della Camera del lavoro Onorio Rosati - non oso pensare cosa potrà accadere tra qualche mese, quando incominceranno ad aprire i cantieri per l´Expo 2015». Poi una proposta: «Oltre che sui rom si diano poteri straordinari al prefetto Gian Valerio Lombardi per la sicurezza dentro i cantieri». Per il numero uno della Uil lombarda Walter Galbusera, invece, «l´incidente non sarebbe capitato se ci fossero state le telecamere. Servono formazione e informazione, ma anche dotare ogni cantiere di una scatola nera». Indignato anche il segretario generale della Cisl Fulvio Giacomassi: «Ormai è una strage. Ma non bastano il pianto, il cordoglio, le parole: bisogna agire».

Un appello subito raccolto anche dal presidente del Senato Renato Schifani. «Occorre che tutte le istituzioni e le forze sociali diano risposte definitive» ha scritto in un messaggio ai prefetti delle province colpite dagli ultimi incidenti mortali sul lavoro. E il prefetto milanese Gian Valerio Lombardi ha chiesto «che tutti gli enti competenti, a cominciare dall´ispettorato del lavoro, adottino con ogni urgenza tutti i provvedimenti del caso nei confronti della ditta responsabile ed intensifichino l´attività di vigilanza contro il lavoro irregolare».

La risposta del sindaco Letizia Moratti e del presidente della Provincia Filippo Penati non si è fatta attendere. «Voglio dare una accelerata sul tema della sicurezza sul lavoro - assicura il sindaco annunciando presto una riunione - . Aldilà delle normative nazionali, c´è una necessità che si arrivi anche a livello locale a definire regole di comportamento che diano maggiore sicurezza». Il numero uno di Palazzo Isimbardi chiede invece di «rivedere il protocollo d´intesa sulla regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore delle costruzioni, firmato dagli enti locali con la Prefettura e le parti sociali. Occorre creare una cultura diffusa della sicurezza».

Per «garantire controlli più efficaci e stringenti sugli appalti», il Pd presenterà a breve una proposta di legge regionale. «Ci vuole un testo che imponga alle regioni di vigilare sulla sicurezza, ma anche di contrastare lavoro nero a caporalato» assicura il consigliere regionale Franco Mirabelli.

Il segretario regionale di Rifondazione comunista Alfio Nicotra chiede ai sindacati di proclamare uno sciopero generale. «Una grande vertenza - dice - per la vita e la salute di chi lavora». Nel centrodestra, è il segretario lombardo regionale dell´Udc Luigi Baruffi a chiedere la convocazione di un consiglio regionale straordinario sul tema. «La stessa legalità che pretendiamo dagli extracomunitari - precisa - la dobbiamo offrire anche noi sul posto di lavoro».

repubblica