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Bologna : appello x il 17 Novembre

Publie le lunedì 7 novembre 2005 par Open-Publishing

Agli studenti universitari che ci hanno accompagnato in queste settimane di occupazioni, cortei e azioni dirette, ai collettivi di facoltà, ai gruppi autorganizzati
Agli studenti medi, agli insegnanti, ai genitori, ai ricercatori, ai lavoratori della scuola e dell’università

COSTRUIAMO UNA GRANDE MOBILITAZIONE CITTADINA AUTORGANIZZATA E RADICALE NELLA GIORNATA DEL 17/10

Il 17 Novembre in tutto il mondo gli studenti saranno in piazza per opporsi ad ogni forma di mercificazione dei saperi e di privatizzazione dell’istruzione. Saremo in piazza per rilanciare ed unificare le lotte contro le "riforme" nazionali all’interno di una cornice generale di mobilitazione contro il progetto di liberalizzazione totale, portato avanti a livello mondiale attraverso gli accordi GATS del WTO e a livelo europeo attraverso la direttiva Prodi-Bolkestein.

In Italia nelle ultime settimane abbiamo dato vita ad un grande movimento studentesco. Un movimento che sarà ricordato non solo o non tanto come il movimento di opposizione al DDL Moratti, ma anche e soprattutto come il primo movimento di messa in discussione radicale dell’università del 3+2.
Nella giornata del 17 riproporremo quindi la radicalità delle nostre analisi e delle nostre pratiche, tenendo sullo stesso piano la critica a tutte le riforme Moratti, quella alla riforma Zecchino e all’Autonomia Universitaria (le due leggi che spalancato le porte dell’università pubblica agli interessi delle imprese private) e quella alla gestione aziendalista e baronale del rettore Calzolari. Parlando di privatizzazione non possiamo infatti non pensare a scelte come l’esternalizzazione della mensa universitaria o alle pressioni sempre più forti a cui i poteri forti locali sottopongono l’Ateneo grazie al meccanismo perverso delle fondazioni.

Crediamo sia necessario e possibile realizzare in questa giornata una grande sinergia di forze. Vorremmo essere in piazza insieme agli studenti medi che rifiutano il doppio canale tra istruzione liceale e formazione professionale regionalizzata e privatizzata. Insieme agli insegnanti che da anni si battono contro la precarizzazione e la gerarchizzazione del loro lavoro. Insieme ai ricercatori universitari condannati dal DDL Moratti ad una situazione di precarietà permanente. Insieme al personale tecnico-amministrativo dell’Università, anch’esso esternalizzato e precarizzato nell’indifferenza generale.

Solo così, rendendo trasversale e condivisa l’organizzazione delle iniziative e ancorando la critica ai processi globali alla mobilitazione e alla pratica quotidiana dei conflitti a livello locale, potremo vivere la giornata del 17 Novembre nel modo più pieno. E solo così la giornata del 17 potrà essere l’inizio di nuovi percorsi di autorganizzazione e di lotta in ogni scuola e in ogni facoltà, ossia nei luoghi dove scontiamo tutti i giorni le conseguenze reali di anni di controriforme portate avanti da governi di ogni colore in nome della volontà mercificatrice del capitalismo neoliberista.

Aula Occupata di Piazza Scaravilli