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Bologna: corteo contro Forza Nuova chiesti 5 mesi e una multa per Casarini
Publie le sabato 24 luglio 2004 par Open-PublishingIl Pm di Bologna chiede cinque mesi di arresto e
ammenda di 300 euro per aver partecipato a una manifestazione non
autorizzata per il leader dei disobbedienti Luca Casarini, il sacerdote no
global Don Vitaliano Della Sala, e altre 33 persone, nel processo sul
corteo dei centri sociali contro Forza Nuova che il 13 maggio 2000 porto’
un’ora di guerriglia con la polizia nel centro di Bologna.
Davanti al Giudice unico Donatella Santini, l’accusa, rappresentata da un
Viceprocuratore onorario (Vpo), ha chiesto invece l’assoluzione per il
consigliere comunale di Rifondazione Comunista e portavoce del Bologna
social forum Valerio Monteventi, e per altre 9 persone: non ci sarebbero
prove sufficienti a loro carico, per questo la formula scelta e’ quella
del secondo comma dell’articolo 530, la vecchia insufficienza di prove.
Monteventi in particolare, appena rieletto alle ultime elezioni
amministrative, secondo le indagini fu presente nel solo presidio
autorizzato e non nei cortei vietati dai quali partirono poi gli scontri.
Scontri che provocarono quattro feriti tra gli agenti e tre tra i giovani.
Per tutti i 57 imputati l’accusa ipotizzata era di manifestazione non
autorizzata, poi, a seconda dei casi, sono configurati altri reati, tra
cui l’ adunata sediziosa, il travisamento e l’utilizzo di armi improprie.
Per sei persone, sono stati chiesti 8 mesi di arresto e 400 euro di
ammenda, per una 7 mesi, e per altri cinque imputati, sei mesi di arresto
e 300 euro di ammenda. Tutte le contravvenzioni contestate pero’ si
dovrebbero prescrivere nel prossimo autunno, quando (il 21 settembre) sono
state fissate le arringhe dei difensori.
Il problema maggiore dell’indagine, coordinata dal Pm Lucia Musti, e’
stata l’individuazione, fra le migliaia di persone che scesero in piazza
quel giorno, dei singoli partecipanti ai cortei non autorizzati per poi
risalire alle responsabilita’ penali: ’’L’attivita’ di individuazione e’
stata assolutamente affidabile - ha detto il Vpo nella requisitoria durata
poco meno di mezz’ora - e si e’ arrivati al dato certo e incontrovertibile
della presenza degli imputati nel corteo’’. Un corteo ’’con caschi e
bastoni, che ha ben poco di pacifico’’. Per alcuni pero’, l’individuazione
fatta durante le indagini, non ha retto: proprio in mattinata una
testimone ha raccontato come quel sabato pomeriggio del 13 maggio 2000
un’imputata lo passo’ con lei a Padova e non fra la guerriglia a Bologna.
L’accusa non ha potuto che chiederne l’assoluzione.
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/bologna:5353709:/2004/07/20: