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Bologna: denunce per l’azione contro la farmacia che non vende la pillola

Publie le mercoledì 12 marzo 2008 par Open-Publishing

Bologna: denunce per l’azione contro la farmacia che non vende la pillola del giorno dopo

Lo scorso 7 marzo circa 50 donne e uomini hanno denunciato pubblicamente la farmacia Bolognese di via Massarenti, che si rifiuta di vendere la pillola del giorno dopo.
Come gesto simbolico sono state rovesciate davanti all’esercizio commerciale finte pillole di polistirolo. Il proprietario della farmacia ha reagito aggressivamente all’iniziativa.

L’Arcidiocesi bolognese ha duramente criticato l’iniziativa dalle pagine del Bologna: «Grande amarezza – è stato scritto sul giornale locale–suscita questo episodio di violenza perchè le forze dell’ordine intervenute si sono limitate a proteggere i farmacisti, ma non hanno provveduto né ad allontanare il gruppo né a garantire il regolare esercizio del presidio sanitario della farmacia».
Le/i manifestanti sono state/i anche accusate dalla Curia di praticare la «strategia del terrore» nei confronti dei farmacisti.

« ‘Boicotta chi decide per te” è una campagna di invito al boicottaggio che si basa sulla libera scelta dei cittadini e dei consumatori ponendo alla loro attenzione che la Farmacia S. Antonio, come altre, non fornendo il contraccettivo di emergenza compie un’omissione di atti di ufficio e di interruzione di pubblico servizio, come specificato anche dall’Ordine dei Farmacisti Bolognesi con una circolare e come sancito dall’art. art. 328, comma 1, c.p. (Rifiuto d’atti d’ufficio) del R.D. del 30 settembre 1938, n. 1702.
Prendiamo atto ancora una volta che la Curia bolognese interviene su temi d’attualità con i toni esasperati ed isterici che le sono propri quando deve confrontarsi con manifestazioni di critica e dissenso.», ha risposto in un comunicato il centro sociale Tpo, che ha promosso l’iniziativa.

Oggi sono partite quattordici denunce per manifestazione non autorizzata.
Sui fatti è intervenuto anche il presidente dell’ordine dei farmacisti Franco Cantagalli che ha ribadito: niente obiezione sulla “pillola del giorno dopo” e si è richiamato a una circolare emessa a novembre che avvisava i farmacisti di poter incorrere in “omissione o rifiuto di atti d’ufficio” nel caso non vendessero il contraccettivo d’emergenza.

Fonte:http://www.globalproject.info/art-15295.html