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"Bombe" alla crema contro la sede del Pd - "Contro il dl sicurezza, krafen umanitari"

Publie le mercoledì 12 dicembre 2007 par Open-Publishing
2 commenti

Roma, la protesta di alcuni giovani a volto coperto in piazza Sant’Anastasia

Il volantino: "Mettete in atto progetti autoritari, no alla strategia della paura"

"Bombe" alla crema contro la sede del Pd
"Contro il dl sicurezza, krafen umanitari"

ROMA - Un assalto con ’bombe alle crema’, scagliate contro la sede del Pd a piazza Sant’Anastasia. E’ successo stamattina attorno alle dieci. Gli ignoti assalitori (tutti con il volto coperto, sono fuggiti prima che arrivasse la polizia) hanno lasciato un volantino di rivendicazione.

"Quello che segue è il comunicato di rivendicazione. Molto poco caro Partito Demokratico, questo è un krafen attack! In questo 12 dicembre - si legge nel volantino - di lutto e di memoria mai sopita, siamo qui a ringraziarvi dolcemente per averci regalato un bel ’pacco’ sicurezza. Lo avete fatto per il bene di tutti e tutte noi, per farci sentire tutti e tutte più a nostro agio nella nostra quotidianità di ’produci consuma, crepa’".

Il lungo comunicato si conclude così: "Sicure che il vostro simbolo elettorale è una schifezza grafica che fa il paio con la vostra schifezza morale. Sicuri e sicure che state mettendo in opera un progetto di deriva autoritaria, finalizzata a reprimere il conflitto sociale e il dissenso di tutti coloro che non amano la pacificazione vagheggiata dalla governance di SuperWalter. Allora beccatevi i nostri krapfen umanitari, le nostre bombe alla crema intelligenti, che vi vadano di traverso. 12 dicembre 1969: no alla strategia della tensione. 12 dicembre 2007: no alla strategia della paura".

(12 dicembre 2007)

www.repubblica.it

Messaggi

  • Comunicato Stampa

    Bombe alla crema contro la sede nazionale del P. D. e la sede R.A.I. di Viale Mazzini

    No alla strategia della paura

    Questa mattina mercoledì 12 dicembre, un folto gruppo di pericolosi pasticceri ribelli, ha ringraziato con un nutrito lancio di bombe alla crema, alcuni fra i maggiori responsabili della “strategia della paura” che ha portato all’approvazione del famigerato “pacco sicurezza”.
    Nel trentottesimo anniversario della strage di Piazza Fontana, i krapfen intelligenti servono a denunciare le inquietanti analogie tra la “strategia della tensione” di quegli anni e la “strategia della paura” di oggi.

    Un’operazione politica che, fomentando l’odio razziale e la criminalizzazione di interi gruppi sociali, ha lo scopo di creare nel paese un clima di paura e insicurezza “percepita”, giustificando in questo modo una svolta autoritaria che ha come scopo la riduzione dei conflitti sociali, al problema dell’ordine pubblico.

    Chi si oppone alla precarietà, al razzismo, alle morti sul lavoro, alla guerra, alla devastazione ambientale, alla violenza sessista e omofobica, rischia, secondo le intenzioni dei fautori delle politiche di sicurezza, di essere oggetto delle attenzioni repressive del potere.

    Con questo dolce lancio, vogliamo far presente ai nostrani apprendisti stregoni, che la coscienza antifascista e antirazzista di questa città, continuerà ad esprimersi nei mille conflitti sociali, nelle lotte, nelle iniziative di movimento, alla faccia di palazzinari sfruttatori, politici corrotti, e giornalisti asserviti.

    12 dicembre 1969 – no alla strategia della tensione

    12 dicembre 2007 – no alla strategia della paura

    da indy-rm.ortiche net

  • KRAPFEN ATTACK! #3 _ oxus

    Il negozio di borse "oxus", di proprietà dello stragista Delfo Zorzi, è
    stato oggetto del terzo Krapfen Attack.

    Segue il comunicato.


    Molto poco caro topo di fogna Delfo Zorzi, padrone della Oxus… questo è
    un

    KRAPFEN ATTACK!

    In questo 12 dicembre di lutto e di memoria mai sopita siamo qui a ringraziarti dolcemente per avere insanguinato il nostro paese, in qualità di mercenario al servizio del potere politico, economico e militare.

    Il fascista Delfo Zorzi è stato condannato per la strage del 12 dicembre 1969 alla Banca Nazionale dell’Agricoltura, a Milano, che inaugurò la lunga sequela di “stragi di stato” che insanguinò gli anni ’70.

    Bisognava fermare l’avanzata del movimento operaio e studentesco, quella grande stagione di lotte che stavano mettendo in grave crisi il potere costituito politico-economico di questo paese. La strategia della tensione (manovalanza fascista e mandanti istituzionali) doveva servire a creare un clima di sconcerto, di paura, di richiesta di ordine, che aprisse la strada a un colpo di stato militare o, quanto meno, ad una svolta autoritaria che azzittisse il conflitto sociale. Questo tentativo fu sventato dalla consapevolezza e dalla determinazione dell’antifascismo militante e di massa.

    Ma mai si è fatta chiara luce sugli intrecci oscuri che erano
    all’origine della strategia della tensione, anche se noi sappiamo chi è Stato: il potere industriale, i servizi segreti deviati, le logge massoniche coperte, i mercenari fascisti, la Cia, e tutti quelli che avevano interesse alla normalizzazione del paese.

    Ora Delfo Zorzi vive libero in Giappone dove fa la bella vita. Prendendo spunto dalle borse con cui trasportava il tritolo per gli attentati, ha pensato bene di mettere su una catena di negozi di borse, la Oxus, uno dei quali apre la sua vetrina proprio a due passi da Piazza Fiume. Questa fogna a cielo aperto oltraggia la coscienza antifascista di questa città.

    Da alcuni anni la canaglia fascista ha rialzato la testa: Roma ha visto un escalation di aggressioni violente culminate nell’omicidio di Renato Biagetti, l’anno scorso a Focene. I fascisti si muovono in un clima favorevole, in quel contesto di paura nei confronti del diverso fomentato dai politici e dai media, quella “strategia della paura” che apre la strada al “pacco sicurezza”.

    Siamo in presenza di una pericolosa svolta autoritaria che avrà come obiettivo tutte le forme di conflitto sociale e di rivendicazione di spazi di libertà. Chi si oppone alla guerra, alla precarietà, alla devastazione ambientale, ecc., corre il rischio concreto di essere trattato come problema di “sicurezza nazionale”.

    Ecco allora che la “strategia della paura” richiama pericolosamente alla memoria la “strategia della tensione”.

    E’ per tutti questi motivi che oggi ci sembra quanto mai appropriato ricordare chi è Delfo Zorzi e chi erano i suoi mandanti. E’ per questo che oggi omaggiamo quella fogna della Oxus dei nostri krapfen umanitari, delle nostre bombe alla crema intelligenti.
    Che gli vadano di traverso.

    ANTIFASCISTI SEMPRE CON RENATO NEL CUORE

    12 dicembre 1969 NO ALLA STRATEGIA DELLA TENSIONE

    12 dicembre 2007 NO ALLA STRATEGIA DELLA PAURA

    Related Link: http://roma.indymedia.org/