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Bonino Presidente?

Publie le martedì 19 gennaio 2010 par Open-Publishing
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Editoriale di Riforme Istituzionali *
Ormai è ufficiale.
Sì, è vero, il programma ancora non lo conosce nessuno, ma il nome del candidato di centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio è sin troppo sicuro. Niente poco di meno che la radicale Emma Bonino.
Una fondamentalista del presidenzialismo, del bipartitismo e della logica maggioritaria, nonché iperliberista, è quanto il PD è riuscito a proporre a quegli elettori di sinistra che sì, il centrodestra proprio non lo votano neanche sotto tortura, ma che, proprio per questo, per quale motivo dovrebbero preferirgli qualcosa che gli assomiglia sin troppo?
Se poi si aggiunge che dall’altra parte la candidata è una sindacalista, di destra quanto volete, ma pur sempre vicina ai temi sindacali, la frittata è completa.
Una frittata sin troppo indigesta, fatta di uova marce, se solo si pensa ai poteri dei Governatori (così definiti per meglio sostanziare il ruolo) e alle enormi competenze che le regioni hanno su tutta una serie di materie.
Probabilmente, a quelli del PD deve essere parso brutto lasciare incompiuta l’opera avviata con la sciagurata approvazione del nuovo Titolo V, per cui hanno pensato bene di procedere con un bell’esempio pratico, mettendo in mani sicuramente presidenzialiste questioni di primaria rilevanza sociale come la sanità e la scuola.
E se appunto riflettiamo su quanto i radicali da sempre sostengono su scuola e sanità, gente come Bossi e Calderoli può risultare addirittura rassicurante.
Infine, sia consentito un po’ di politicamente scorretto, va pure aggiunto qualcosa sul fatto che nessuno ha mai conosciuto un radicale che non sia finito più a destra di quanto già non fosse.
Un radicale che cambia opinione è una certezza: se va bene ti diventa come Rutelli (con tutti i margini di spostamento ancora a disposizione); se va male ti ritrovi il modello Elio Vito clonato nei vari Capezzone o Della Vedova.
Vedendo il tutto, quindi, anche da questo punto di vista, rischiare di ritrovarsi la Bonino in versione Trasformers Vito-Capezzone, e per di più Presidente di Regione grazie anche al nostro voto, non è la migliore delle prospettive.
A questo punto, meglio tenersi lontani, e se la Polverini finirà per battere la Bonino, non sarà stato per colpa nostra.

* Nuovo editoriale di Riforme Istituzionali: http://www.riforme.info/editoriali/593-pd-bonino

Ripreso da: Contropiano.

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