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Boom Pd e Lega, sinistra ko
Democratici oltre il 40%. Pdl recupera in provincia. Di Pietro raddoppia
TORINO
Torino si conferma una roccaforte del centrosinistra nonostante la débâcle di quella radicale e il boom della Lega Nord. Lo spoglio dei seggi del Senato dà il Pd al 40,15% a cui si aggiunge il 6,71 per cento dell’Italia dei Valori, altro risultato storico per gli uomini di Antonio Di Pietro.
Il Piemonte, invece, vira decisamente a destra. Sotto la Mole i democratici di Veltroni crescono di circa 7 punti sui risultati del 2006 e vanno oltre anche al 39,17 della lista l’Ulivo per Chiamparino delle comunali del 2006.
La Lega Nord raddoppia i suoi voti in città e in provincia di Torino arriva al 9,1 per cento. Questi voti, sommati al 33,5% del Pdl danno alla coalizione di Berlusconi la maggioranza relativa nella provincia di Torino: 42,6% contro il 42 per cento. Sotto la Mole la Pdl conferma sostanzialmente i risultati del 2006: 32,36 contro il 32,2. Da registrare il risultato che si può definire storico della Destra di Daniela Santanché che è arrivata al 3,1 per cento. In calo l’Udc che perde circa un punto e mezzo sulle ultime politiche.
La Sinistra Arcobaleno al Senato nel 2006 aveva ottenuto sommando i voti di Rifondazione Comunista, Verdi e Comunisti Italiani il 14,6 per cento mentre oggi si ferma al 4 per cento. Più di un punto se lo sono divisi la Sinistra Critica di Franco Turigliatto e il Partito comunista dei lavoratori di Marco Ferrando. Il resto dei consensi della Sinistra Arcobaleno è stato bruciato dall’astensionismo o dal voto utile nei confronti del Pd.
Il partito socialista si ferma allo 0,57 per cento. In tarda serata l’attenzione s’è concentrata sugli eletti: il Pdl vedrebbe eletti 10 senatori e tre la Lega, mentre i restanti 9 vanno 8 al Pd e 1 all’Italia dei Valori. Per avere dati certi sulla Camera occorrerà attendere la ripartizione del premio di maggioranza a livello nazionale anche se è credibile che 14 vadano al centrodestra e 7 al Pd, due all’Italia dei Valori e uno, forse, all’Udc.