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Bruxelles: pescatori caricati dalla polizia
Publie le mercoledì 4 giugno 2008 par Open-Publishing11 commenti
E’ degenerata in scontri con la polizia la manifestazione che i pescatori di Italia e Francia hanno inscenato oggi a Bruxelles davanti alla sede della Commissione europea e del Consiglio dei ministri Ue.
La zona, presidiata dalle forze dell’ordine e chiusa al traffico, è stata invasa dal fumo dei bengala lanciati verso i poliziotti in assetto anti-sommossa dai manifestanti insieme a petardi, pietre e lattine vuote.
La polizia ha caricato i manifestanti e utilizzato mezzi blindati con idranti a bordo.
I pescatori spagnoli, giunti a Bruxelles per partecipare alla protesta insieme ai colleghi italiani e francesi, non hanno potuto raggiungere il luogo della manifestazione perché bloccati dalla polizia in un’altra zona di Bruxelles.
I dimostranti, circa 500 tra cui anche molti italiani, hanno lanciato bottiglie, molotov e fumogeni. Danneggiate le finestre dei moderni palazzi circostanti. Alcuni manifestanti sono muniti di spranghe di legno, altri hanno il volto nascosto da fazzoletti.
Bloccata l’arteria centrale del quartiere europeo Rue De La Loi. Mentre in una strada adiacente gruppi di pescatori francesi sparano razzi fumogeni.
La polizia ha risposto caricando e utilizzando lacrimogeni.
Secondo le ultime notizie,la situazione sta degenerando. Alcuni dimostranti hanno cominciato a sradicare segnali stradali e li stanno utilizzando per demolire i semafori di un incrocio. Sono riusciti anche a mandare in tilt la centralina del semaforo.
"Non abbiamo niente da perdere - afferma uno di loro - non possiamo più sopravvivere, così ci ascolteranno
Messaggi
1. Bruxelles: pescatori caricati dalla polizia, 4 giugno 2008, 18:53, di animale
Da antispecista quale sono, non riesco a preoccuparmi per le botte prese dai pescatori..quante vite hanno soppresso con il loro lavoro? dobbiamo preoccuparci per i loro problemi?
p.s Un pò è una provocazione la mia, perchè alla fine gli sbirri son sempre sbirri..però...
2. Bruxelles: pescatori caricati dalla polizia, 4 giugno 2008, 21:15
ti sbagli, sono giustizieri!
sai quanti esseri viventi avevano mangiato le loro vittime?
e sopratutto sai quanti ne uccidi ogni volta che respiri?
solidarietà ai lavoratori in lotta per il loro salario!!
1. Bruxelles: pescatori caricati dalla polizia, 4 giugno 2008, 22:15
Cosa vogliono questi qui, oltre ad avere la libertà di uccidere? Vogliono che babbo Stato li aiuti a sostenere le spese..e sti cazzi! basta con il sostegno dello stato, basta! vogliamo permettere anche ai poveri di competere, si o no?o si fa una battaglia per tutti contro il prezzo dei carburanti oppure vaffanculo! cosa vuol dire questa lotta corporativistica? pensano ai loro miseri interessi e basta....!
le botte non sono giuste, ma il sostegno non glielo do per niente...
2. Bruxelles: pescatori caricati dalla polizia, 4 giugno 2008, 22:44
E certo che uno che nel 2008 fa il pescatore di paranza è uno ricco.
Oggi c ’è un articolo di Repubblica sui pescatori di Mazara del Vallo ... stipendio medio 600 euro al mese ....
E poi che pensi ... che la Fiat paghi i carburanti allo stesso prezzo che li paghiamo noi ? Li pagano molto meno con la motivazione che coi carburanti la Fiat "ci produce e ci lavora" ...
E i pescatori, i camionisti, i tassisti, i contadini invece no ?
Diamo retta pure agli antispecisti ...invece di pensare ai problemi quotidiani della "gente in carne ed ossa" .... la prossima volta Berluska prende da solo l’80% ......
K.
3. Bruxelles: pescatori caricati dalla polizia, 5 giugno 2008, 10:07, di go vegan!
Ma insomma, il pescatore non è un operaio ma un libero imprenditore. Non possono pretendere di campare con i finanziamenti statali. Devono riuscire a competere, tutto sta nelle loro capacità...comunque non ci si può battere per scelte esclusivamente corporativistiche come fanno loro.
4. Bruxelles: pescatori caricati dalla polizia, 5 giugno 2008, 10:41
In questo caso stiamo parlando di cooperative di pescatori.
E’ come se considerassimo "imprenditori" la quasi totalità degli addetti alle pulizie e degli operatori del facchinaggio che operano appunto in cooperative, dove spesso il rapporto di lavoro è ancora più precario di quello di normali lavoratori dipendenti.
Ma voi la "gente in carne ed ossa", i meccanismi economico/sociali veri e non ideologici o virtuali, il mondo del lavoro li conoscete minimamente ?
E poi, con questo ragionamento, anche richiedere aumenti salariali nei contratti di categoria o peggio ancora in quelli integrativo/aziendali da parte di tutte le categorie, operai di fabbrica compresi, sarebbe "corporativo" ....
State veramente fuori dalla realtà ....
K.
5. Bruxelles: pescatori caricati dalla polizia, 5 giugno 2008, 10:52, di go vegan!
Forse sbaglio ma in una cooperativa non dovrebebro esistere rapporti di insubordinazione, quindi non si tratta di chiedere un salario più alto, ma di essere più competitivi (anche se quest’idea del mercato e della competizione mi fa ribrezzo..) e comunque è tutto da vedere se effettivamente guadagnano 600 euro...
Chiedere un salario più alto ad un padrone è legittimo ed è il minimo che si possa fare..ma non lo sarebbe chiedere un prezzo di carburante più basso per i soli operai della Fiat..giacché io (in quanto, più o meno, pagante le tasse allo Stato) non devo contribuire a pagare la loro benzina, mentr eloro non contribuiscono a pagare la mia...Quindi al limite si fa una battaglia comune sul caro carburante e non prtendere contributi statali per la sola categoria...
Magari sono in crisi anche perchè la gente consuma meno pesce...
6. Bruxelles: pescatori caricati dalla polizia, 5 giugno 2008, 12:42
Come se non fosse cosa nota che, ad esempio, i dipendenti di Acea ed Enel pagano tariffe più agevolate per la luce, quelli dell’ Eni non ricevessero buoni-benzina più vantaggiosi del prezzo alla pompa, i dipendenti di banche ed assicurazioni non avessero condizioni di favore su conti correnti o polizze, i dipendenti Alitalia o delle Ferrovie non avessero viaggi gratuiti o almeno a prezzi agevolati ecc. ecc. ecc.
Ed Enel, Acea, Eni, Ferrovie, Alitalia nonchè molte banche ed assicurazioni mantengono ancora forte carattere "pubblico", e quindi come se il presunto "danno" per il contribuente - che cavolo di categoria marxista ! - non ci fosse anche in questi casi ?
Vogliamo parlare poi degli incredibili vantaggi a favore della grande industria quanto a costi non solo di carburanti, ma in genere di ogni tipo di energia ?
E allora vorresti fare "rigore" cominciando proprio dai pescatori ?
La verità è che la logica "privatistica", quella sempre molto falsa ed ipocrita della "concorrenza", le categorie americanizzanti del cavolo come "i contribuenti" o "i consumatori" hanno largamente attecchito pure a sinistra ....
Anche per questo poi vince la destra, che ovviamente in queste puttanate interclassiste risulta sempre più credibile ....e soprattutto da l’idea, magari falsa ma la da, di essere più concreta e più sensibile ai bisogni materiali della "gente comune" ....
Che in genere non naviga in internet, al massimo guarda la tv, non sa nemmeno cosa voglia dire antispecismo ... però sa bene che non arriva più con lo stipendio alla fine del mese .....
K.
7. Bruxelles: pescatori caricati dalla polizia, 5 giugno 2008, 14:07, di go vegan!
ok, forse il mio giudizio è condizionato dalla non simaptia per chi lavora uccidendo altri esseri viventi..però i tuoi esempi non reggono: se loro avessero il pesce a prezzo ridotto non ci vedrei niente di male...non ci vedo niente di male nemmeno nel fatto che i dipendneti Alitalia, per esempio, viaggino con forti sconti..in qualche modo è l’azienda che li premia e non lo stato...sarebeb assurdo che i dipendneti alitalia avessero però uno sconto benzina, dallo stato, solo perchè dipendenti alitalia...Non vedo perchè il contribuente debba essere costretto ad agevolare il consumo carburante del pescatore se io non ho nessuna agevolazione in merito..perchè devo? perchè i pescatori marocchini o zimbawesi non possono godere degli stessi privilegi? non è forse anche per questo che sono poveri?
p.s da sardo ti dico che molti pastori si consideravano poverissimi e in realtà non lo erano; sempre in sardegna i pescatori di teulada si sono battuti contro il poligono miltare che non li permetteva di pescare, poi quando o militari li hanno finanziati si sono schierati, non tutti ma molti, a favore delel basi militari. Sono stati dei voltaggabana incredibili, vergognosi e infami..forse è per tutti questi motivi che non ho simpatia per loro..
8. Bruxelles: pescatori caricati dalla polizia, 5 giugno 2008, 15:08
Caro-carburanti, la protesta monta in tutta Europa
Tir mobilitati a Roma, blocchi ad Ancona
Manifestazioni in Francia, Spagna e Gran Bretagna
ROMA (5 giugno) - Le proteste per il caro-gasolio crescono in tutto il mondo. Dopo gli scontri di mercoledì a Bruxelles, oggi manifestazioni contro gli aumenti sono segnalate in Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna e anche in India. A Roma una decina di Tir si è concentrata stamani di fronte alla sede del ministero dei Trasporti a Porta Pia. La manifestazione non era autorizzata e poco dopo le 9 i pesanti automezzi sono stati allontanati dalla polizia. Solo un Tir è rimasto parcheggiato a Porta Pia. Sembra però che gli autotrasportatori abbiano ottenuto che una loro delegazione venga ricevuta al ministero guidato da Altero Matteoli.
I tir manifestavano per chiedere l’interveno del governo per far fronte al caro-gasolio - raddoppiato in tre anni per l’impennata del greggio - divenuto un’emergenza per il settore dell’auto-trasporto. Gli autisti dei tir chiedono il taglio delle accise e incentivi per far fronte ai rincari. Mercoledì dure proteste contro il caro-carburanti c’erano già state a Bruxelles. In piazza migliaia di pescatori, tra cui tanti italiani. La protesta dei tir a Roma stamani ha mandato in tilt il traffico in un nodo strategico della città. Alla sala operativa dei vigili urbani poco dopo le 9 risultava bloccato il traffico in entrata a Roma dalle consolari Tiburtina e Nomentana.
Traffico bloccato anche ad Ancona dalle 7.40 circa di questa mattina, per la protesta dei pescatori della locale marineria, che hanno manifestato lungo il by-pass tra la stazione ferroviaria e il porto paralizzando la circolazione in entrata e in uscita dalla città. Intorno alle 9 il gruppo dei manifestanti si è sciolto, e la situazione è tornata alla normalità. I pescatori manifestano contro il caro gasolio. Martedì scorso un centinaio di imbarcazioni aveva bloccato il porto, schierandosi all’imboccatura e impedendo l’accesso ai traghetti.
Continua la protesta dei pescatori per il «caro gasolio»: a Termoli permane il presidio in porto ed il blocco del mercato ittico e della vendita di pesce in pescherie ed altre attività commerciali. In Basso Molise il pescato fresco è assente già da diversi giorni, l’unico prodotto sui banchi di vendita dei centri commerciali è congelato.
Spagna. Proseguono in Spagna le proteste contro l’aumento del prezzo del carburante, che vedono oggi mobilitati oltre 15.000 tassisti a Madrid, che si uniscono a centinaia di pescatori in sciopero da giorni in Galizia. Oltre 260 pescherecci che fanno parte della flotta di Vigo, la maggiore del Paese, continuano a restare ancorati nel porto della città galiziana, mentre gli effetti della protesta cominciano ad
avvertirsi sull’approvvigionamento di pesce nella capitale, dove le forniture a Mercamadrid sono diminuite del 20%. Fonti del sindacato dei pescatori Cepesca confermano in dichiarazioni ai media che la protesta adndrà avanti a tempo indeterminato, se non arriveranno risposte da parte del governo di Madrid o Bruxelles alle richieste di aiuti avanzate dalla categoria. A Madrid, 15.000 tassisti hanno incrociato le braccia contro l’aumento del costo della benzina e del carburante. Le associazioni di categoria chiedono che venga adottato un supplemento di tariffa per il carburante, da aggiornare automaticamente ogni sei mesi; la soppressione del centesimo sanitario, che grava sui carburanti venduti nella regione, e quella del divieto per i taxi di portare pubblicità.
Gran Bretagna. Centinaia di motociclisti hanno inscenato una protesta contro il caro-benzina nel nordovest dell’Inghilterra, andando a passo di lumaca sull’autostrada M62, prima di dirigersi verso il centro di Manchester. La protesta è stata organizzata da vari club di motociclisti nella zona di Manchester, e secondo i promotori oltre 1.000 centauri vi hanno preso parte. Accanto a loro c’era anche qualche camionista e qualche tassista. La polizia ha tentato di impedire la dimostrazione, ma il raduno era stato organizzato con un passaparola, e alla fine gli agenti hanno rinunciato, visto il numero di partecipanti. È l’ennesima protesta contro i prezzi dei carburanti nel Regno Unito, dopo quella dei trasportatori e dei pescatori. I motociclisti - che guidavano di tutto, dai motorini a gigantesche Harley Davidson - sono stati applauditi a più riprese dalla gente che li guardava passare.
9. Bruxelles: pescatori caricati dalla polizia, 6 giugno 2008, 09:56
Roma, 09:45 6/6/08
PREZZI:COLDIRETTI,IN LOMBARDIA PROTESTE CON BLOCCO LATTE
Migliaia di allevatori della Coldiretti stanno presidiando questa mattina i principali stabilimenti di produzione casearia a sostegno di una protesta che si e’ gia’ estesa dal latte al grana padano e al parmigiano reggiano, con centinaia di trattori sulle strade della Lombardia, dove si concentra il 40 per cento delle stalle italiane, mentre nel centro di Milano in Piazzale Lodi vengono distribuiti gratuitamente quintali di latte fresco per aiutare i cittadini in difficolta’ economica, chiedere il sostegno alla protesta e scusarsi per gli inevitabili disagi provocati. Se problemi si sono verificati per la circolazione sulle strade, la protesta degli allevatori della Coldiretti potrebbe avere presto effetti sulle scorte di prodotto negli scaffali dei supermercati come e’ gia’ avvenuto in altri paesi del Nord Europa. Molti allevatori - sottolinea la Coldiretti - hanno trascorso la notte davanti agli stabilimenti di Auricchio alle porte di Cremona (Gazzo di Pieve San Giacomo) dove sono radunati in migliaia mentre numerosissimi sono quanti presidiano lo stabilimento di Ambrosi, presidente di Assolatte, in via dei Ponticelli a Castenedolo (Brescia) dove si produce Grana Padano e tanti altri si sono trovati nello stabilimento Zanetti in provincia di Mantova a Marmirolo in via Marconi 30 dove si trasforma il latte in Parmigiano Reggiano. "La protesta - annuncia Coldiretti - andra’ avanti ad oltranza fino a quando non si sblocchera’ la trattativa con un giusto accordo per il prezzo del latte alla stalla che si vuole diminuire rispetto agli attuali 42 centesimi di euro al litro, che rappresenta il minimo vitale per la sopravvivenza degli allevamenti di fronte ai rincari record dei costi del mangime e dell’energia per effetto dell’aumento del petrolio".
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