Home > “CALAMANTE COATTO DE BORGATA”
da http://roma.indymedia.org/node/1236
“CALAMANTE COATTO DE BORGATA”

Così recitava uno striscione dei tassisti romani nelle calde giornate
romane di fine novembre.
All’epoca anche a chi scrive lo slogan contro l’Assessore alla
Mobilità del Comune di Roma, nonchè ex Presidente dell’ Atac, Mauro
Calamante sembrò eccessivo.
Un pregiudizio di fondo nei confronti della lotta dei tassisti romani che,
pur avendo ottime ragioni di merito, sicuramente hanno fatto sempre molto
poco per far diventare “popolari” le loro battaglie sindacali, senza
contare la oggettiva infiltrazione fascistoide che ormai da anni
caratterizza l’ultraframmentato panorama sindacale di questa categoria.
Nella sostanza, i “tassinari” romani accusavano Calamante di aver usato
toni appunto da “coatto”, fino addirittura ad alzare le mani, durante
la complicatissima trattativa che li riguardava.
Chi scrive ha purtroppo dovuto ricredersi, i taSSisti romani avranno
sicuramente mille torti d’altro genere ma su Calamante, la sua arroganza,
i suoi “modi” decisamente poco diplomatici ( ed anche assai poco “di
sinistra”) avevano ragione da vendere.
Questo pur con tutto il rispetto per la categoria dei “coatti de borgata
“, alla quale chi scrive (ed anche molti “tassinari”) si onorano di
aver, in altri tempi, appartenuto.
E’ infatti capitato che in tutt’altra trattativa, sicuramente meno
drammatica, come il cosiddetto “tavolo partecipato” sulla viabilità di
Torrevecchia e Primavalle, l’ Assessore Calamante abbia dimostrato nei
fatti di meritare il colorito slogan affibiatogli dai “tassinari”.
L’Assessore si è spesso esibito in un ripetuto “ me ne frego” ( in
realtà più fascistoide che non coattesco) di fronte un po’ a tutto, di
fronte al decreto del Ministero dei Trasporti che in novembre ha deciso il
ritorno alla precedente viabilità (“mo cò questi ce parlo io e li
azzitto”), di fronte alle ripetute mozioni di indirizzo politico votate
nello stesso senso dal Consiglio Comunale ( “mica posso smentì Lazzara,
pure se ha fatto una cazzata, perché me lo dice il Consiglio Comunale”),
di fronte alle stesse mobilitazioni dei cittadini, soprattutto anziani,
della zona (“se devo dà retta a tutti quelli che strilleno, stò
fresco”).
Ma il massimo il rude Calamante l’ha raggiunto quando un esponente del
Comitato Torrevecchia/Primavalle gli ha mostrato una lettera di Ileana
Argentin, delegata del Comune di Roma per i problemi dell’Handicap ed
essa stessa disabile, la quale – a proposito della “nuova”viabilità
di zona – rilevava come fosse penalizzante appunto per i disabili.
E qui il prode Assessore alla Mobilità della giunta Veltroni ha veramente
superato se stesso, piegando malamente la lettera dell’ On. Argentin (
oltretutto esponente del suo stesso partito, il Partito Democratico e prima ancora
dei D.S.), mettendosela in tasca con disprezzo e dicendo “a questa
stronza mò la sistemo io”.
In perfetta coerenza col “buonismo” veltroniano, ma soprattutto col
rispetto che un amministratore dovrebbe avere nei confronti degli altri
interlocutori ad ogni livello, cittadini ma anche esponenti politici che
esprimono posizioni di merito diverse dalle sue !
Ogni commento appare veramente superfluo .......
26 Dicembre 2007
Radisol