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CI SARA’ UN CROLLO DEI FONDI PENSIONE?
Publie le lunedì 15 dicembre 2008 par Open-Publishing2 commenti
A CURA DEL LABORATOIRE EUROPEEN D’ANTICIPATION POLITIQUE
Cinque paesi occidentali saranno colpiti dal crollo del sistema pensionistico privato. Un estratto dal Global Economic Anticipation Bulletin GEAB N°23 (marzo 2008).
Nel caso dei fondi speculativi almeno si parlava solamente degli investimenti più rischiosi! Ma i fondi pensione non si sarebbero affatto aspettati che i beni immobiliari e azionari sarebbero crollati come è avvenuto nei mesi scorsi in tutto il mondo. Queste categorie di beni stanno per perdere tra il 30 al 70% del loro valore tra il 2007 e il 2009, sapendo che non c’è alternativa ai mercati finanziari per cifre così elevate. Ad esempio, i 300 maggiori fondi pensione hanno raggiunto un valore complessivo di $ 10 mila miliardi nel settembre 2007 [1]. Se è certo che i prezzi di beni, energia, oro... stanno salendo proprio perché questi fondi pensione stanno ora disperatamente cercando beni da cui trarre profitto, nondimeno, nell’insieme questa ricerca è vana. La verità è semplice: questi fondi stanno perdendo un sacco di denaro ($ 1.500 miliardi persi nel gennaio 2008 [2]), e ne perderanno ancora di più nei mesi e negli anni prossimi. Noi stimiamo che, nonostante le misure di protezione intraprese per questi fondi pensione, quando, ad esempio, si sbarazzeranno degli investimenti più a rischio, perderanno collettivamente almeno altri $ 3 mila miliardi nel 2008 e i loro profitti cadranno del 5% (tolta l’inflazione) nel migliore dei casi.
Nel frattempo decine di milioni di baby-boomers neopensionati stanno iniziando a richiedere pagamenti da questi fondi. Secondo il nostro gruppo, è probabile che, entro la fine del 2008, questa crisi sarà l’aspetto dominante dell’attuale crisi finanziaria globale. Provocherà anche una crisi sociale che colpirà i pensionati, in particolare negli USA (il 45% dei beni totali di fondi pensione nel mondo), in Giappone (18 percento) e in vari paesi europei che dipendono pesantemente da sistemi pensionistici basati sul capitale, cioè Gran Bretagna (7 percento), Svezia (1 percento), Danimarca (1 percento), e, soprattutto, nell’eurozona, l’Olanda (6% dei beni totali di fondi pensione nel mondo). Anche il Canada, che rappresenta il 5% di questi beni, sarà colpito [3]. Nel resto del mondo, che equivale all’11% di questi beni, i pensionati non saranno colpiti eccessivamente.
In base a questa lista, i pensionati negli Usa, in Giappone, Gran Bretagna, Olanda e Canada, che contano su regolari rendite pensionistiche private, si troveranno in una situazione difficile. Il LEAP/E2020 [Laboratoire Européen d’Anticipation Politique n.d.t.] stima che, alla fine del 2008, mentre la crisi sistemica globale si evolverà nella sfera economica e finanziaria, metà di questi fondi pensione affronterà una drastica diminuzione delle rendite e una contrazione in valore del capitale. I regolatori nei vari paesi colpiti dovrebbero rapidamente affrontare questa questione che potrà avere drammatiche conseguenze per milioni di pensionati americani, giapponesi, olandesi e canadesi.
Note
[1] Source: Pension&Investments, 09/03/2007
[2] Source: Reuters, 01/30/2008
[3] Distribution of pension fund shares of global assets, provided by Watson&Wyatt.
Titolo originale: "Collapse of Pension Funds?"
Fonte: http://www.leap2020.eu
Scelto e tradotto da ALCENERO
Messaggi
1. CI SARA’ UN CROLLO DEI FONDI PENSIONE?, 16 dicembre 2008, 08:44
A tutti gli effetti pratici i fondi pensione sono già crollati ma, dato che in bilancio non scontano le perdite effettive, pochi se ne sono accorti.Non so negli altri paesi ma in Italia la legge consente di tenere in bilancio immobili ed azioni a costi storici per cui nei bilanci vi potrebbero essere azioni Unicredit a 7 euro quando in realtà valgono sul mercato 1,5, azioni Banca Popolare a 24 quando invece valgono 5, Fiat a 15 quando invece valgono la metà. E così pure gli immobili comprati 2 o 3 anni fa ed ora invendibili a quei prezzi con la logica conseguenza che molti fondi ora non hanno le riserve matematiche per erogare le pretazioni dovute. Questo, ovviamente, non vuol dire che sono al collasso in quanto essendo le prestazioni pensionistiche erogate nel tewmpo nulla esclude che un boom di borsa possa ricostituire le riserve ma è preoccupante che, allo stato, oggi come oggi non siano solvibili come la legge richiede.
1. CI SARA’ UN CROLLO DEI FONDI PENSIONE?, 16 dicembre 2008, 16:43, di e = mc2
Riserva matematica, gioia e dolore durante la Trasformazione del Fondo Pensioni Integrative Aziendale BNL il quale, senza garantire i diritti acquisiti degli iscritti, cancellò il "pregresso" e, sotto l’egida dell’attuale Presidente della CO.VI.P., allora Preposto alla struttura de quo, annullò - con il beneplacito dei Sindacati Confederali ed il voto favorevole con maggioranza risicata degli aventi diritto -, ex-tunc quanto maturato dai Soci eliminando la Prestazione Definita per passare alla Contribuzione Definita.
Ma, tornando all’oggi:
Ci sono vari sistemi per valutare le "rimanenze" ed il Patrimonio a Bilancio ed alcuni di questi permettono di nascondere le perdite od occultare i profitti.
Devono essere indicati i criteri di valutazione anche per le varie Voci di Attivo ed un’attenta lettura del documento di fine anno può verificare la rispondenza dello stesso alla realtà del momento.
Certo che le rate pensionistiche, erogate ed erogabili nel tempo, consentono di nascondere la polvere sotto il tappeto di casa, in attesa di tempi migliori e finché la catena di Sant’Antonio non si spezza; Madoff insegna.
La liquidità che i fondi acquisiscono per i nuovi entrati, per i premi da questi versati, consente il superamento delle crisi di solvenza; ma ciò non toglie che i rendimenti garantiti agli iscritti saranno poi relativi alle Gestioni che si cumuleranno negli anni e che il rischio di perdita del capitale versato non é poi così latente.
Dimostrazione ne sia che non si é voluto garantire, ai Fondi Pensione, il rendimento minimo pari a quello del TFR in Azienda e questo qual cosa vorrà pur dire; ad osservatori attenti.