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CITTADINO ITALIANO IN EUROPA? CHIEDI LA TUA CARTA D’IDENTITÀ IN CONSOLATO: DA OGGI SI PUÒ
Publie le martedì 10 luglio 2007 par Open-PublishingL’ANNUNCIO DEL VICE MINISTRO DANIELI E DELL’AMBASCIATORE BENEDETTI
A partire da oggi i cittadini italiani residenti permanentemente in Europa ed iscritti all’Aire potranno fare richiesta per il rilascio della Carta d’Identità direttamente presso l’agenzia consolare della propria circoscrizione. È stata una "corsa contro il tempo", un po’ come avvenne nel caso del passaporto elettronico, ma alla fine si è riusciti a rispettare gli impegni presi con la Finaziaria 2007. Ad annunciarlo questa mattina, alla Farnesina, il Vice Ministro degli Affari Esteri, Franco Danieli, accompagnato dal Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, Adriano Benedetti.
Presenti in sala anche Claudio Micheloni ed Edoardo Pollastri, due dei quattro senatori de L’Unione eletti all’estero che insieme, ha tenuto a sottolineare prendendo la parola Micheloni, dopo che Danieli ha simbolicamente consegnato nelle sue mani il primo esemplare di carta d’identità all’estero, hanno firmato e portato sino alla Finanziaria l’emendamento per il rilascio della Carta d’Identità stessa.
E, come previsto da quell’emendamento, la procedura è partita entro il mese di giugno, nonostante le iniziali difficoltà, ha spiegato il vice Ministro Danieli, incontrate nel reperire le risorse necessarie, nel distribuire le attrezzature per le emissioni alle sedi consolari, ma soprattutto nel concordare assieme al Ministero dell’Interno procedure certo "un po’ complesse", ma che garantiscano il rispetto del "Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza", visto che si tratta di un documento, la Carta d’Identità, valido anche ai fini dell’identificazione e della libera circolazione europea. "È stato un negoziato lungo e complicato", ha sostenuto Danieli, che ha preso però atto con soddisfazione del risultato ottenuto.
Le Carte d’Identità rilasciate ai connazionali all’estero non saranno molto diverse da quelle in uso in Italia, ad eccezione dell’indicazione del comune di residenza Aire. "Il formato cartaceo è stata una scelta obbligata", per rispettare tempi più rapidi, ha spiegato il vice ministro, che ha poi annunciato: "contiamo in autunno di iniziare ad introdurre anche all’estero il formato elettronico", che per la verità anche in Italia è ancora in una fase sperimentale. Lo ha ribadito pure anche l’Ambasciatore Bendetti: quella cartacea è "una misura provvisoria", in ragione della volontà di accelerare tempi di rilascio più lunghi a causa del necessario collegamento con i Comuni di riferimento del cittadino all’estero.
5,16 euro: questo il costo della Carta d’Identità per chi ne faccia richiesta in Italia e all’estero - ma si parla sempre e solo d’Europa. E questa, ha tenuto a sottolineare Franco Danieli, "è una risposta ai connazionali rispetto ai costi ben superiori del passaporto elettronico".
È stato il Direttore generale Benedetti ad illustrare poi le modalità di richiesta e rilascio della carta d’identità. Il connazionale residente in Europa potrà richiedere il documento recandosi personalmente presso l’agenzia consolare, dove dovrà ovviamente compilare un modulo e consegnare quattro fotografie, oppure tramite posta o ancora delegando terzi, ma, in quest’ultimo caso, con le dovute accortezze. "Abbiamo cercato in questo modo di ridurre al minimo gli inconvenienti", ha proseguito Benedetti, per questo alla fine il richiedente potrà recarsi anche una sola volta in Consolato per ritirare personalmente la Carta d’Identità, che dovrà essere sottoscritta davanti al funzionario del Consolato. In quella stessa occasione il cittadino dovrà firmare anche i due cartellini destinati rispettivamente al Consolato e alla Questura.
Ma prima che ciò avvenga, subito dopo l’inoltro della richiesta, il Consolato dovrà verificare che il connazionale sia presente nella banca dati dell’Aire e, solo allora, inviare la richiesta di nulla osta al relativo Comune d’appartenenza. E qui sta quello che Benedetti ha definito l’"elemento critico". Il Comune dovrebbe infatti rispondere entro tre giorni, ma questa è sembrata essere più una speranza che una convinzione del Direttore generale e del vice Ministro. Di positivo e rassicurante c’è che tutto avverrà in via telematica, il che sicuramente velocizzerà tempi di relazione e dunque di risposta e consentirà, tra l’altro, di accedere all’archivio delle Carte d’Identità emesse.
Non solo. Nel 2008, ha annunciato il Dottor Caracciolo dei Servizi Informatici del Ministero, grazie alle nuove tecnologie telematiche ed alla collaborazione tra Ministeri degli Esteri e dell’Interno, nonché con la Presidenza del Consiglio, sarà forse possibile avere finalmente un’unica banca dati sui connazionali all’estero.
Tornando alla Carta d’Identità, una volta ricevuto il nulla osta dal Comune, il Consolato potrà avviare la personalizzazione della pratica e poi comunicare di nuovo al Comune l’avvio dell’emissione. A quel punto basterà semplicemente stampare la Carta d’Identità e il gioco sarà fatto. Anche se di "gioco" forse sarebbe meglio non parlare.
Se, infatti, per i connazionali all’estero la possibilità di chiedere in loco la Carta d’Identità ha un valore "importante e simbolico", che forse sfugge a chi vive in Italia, questa conquista, ha sottolineato il senatore Micheloni, comporterà un nuovo onere a carico dei Consolati, già stremati – e su questo tutti si sono detti oggi d’accordo – dalle scarse risorse e dal non sufficiente personale.
Micheloni ha assicurato ogni "sforzo" dei parlamentari eletti in Europa per far sì che, da un lato, i connazionali comprendano che gli eventuali ritardi saranno dovuti alla delicatezza della procedura e, dall’altro, che ciò non provochi nuove lamentele sterili e polemiche.
Quanto alla Farnesina, il Vice Ministro Danieli ha detto di essere "consapevole delle difficoltà" in cui versa la nostra rete consolare, ma, ha precisato, "bisogna agire intelligentemente". Così, a fronte di anni in cui è mancata una politica che guardasse alle esigenze consolari, oggi, ha spiegato Danieli, la Farnesina sta "lavorando per mettere a punto un piano di richieste da presentare al Ministero dell’Economia", che diano finalmente risposta alle "indifferibili esigenze di personale" consolare, sia esso di ruolo, a contratto o interinale. "Tutto si deve tenere assieme", ha aggiunto Danieli, che, parlando di numeri, ha svelato il suo obiettivo prossimo: assumere 230 dipendenti di ruolo al Ministero degli Affari Esteri, più un centinaio di lavoratori a contratto o interinali, che, dislocati ove sia più necessario, vadano ad aumentare di circa il 50 per cento l’attuale organico.
Il prossimo passo sarà, poi, quello verso le risorse, perché, come ha voluto sottolineare l’Ambasciatore Benedetti, "sottoscrivendo" in toto quanto dichiarato dal Vice Ministro Danieli, è evidente "lo stato di sofferenza e di disagio della rete consolare, che a fronte di nuovi adempimenti non ha visto alcun aumento di risorse".
Eppure proprio dalla Direzione guidata da Adriano Benedetti, "anch’essa colpita dalla carenza di soldi e di personale", è arrivato oggi uno spunto di riflessione. Nell’ultimo anno, infatti, nonostante tutte le difficoltà, la "stoica", come l’ha definita Danieli, Direzione generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie "ha fatto fronte ad una serie di impegni non indifferenti, ma lo ha fatto con la tranquillità di dover svolgere il proprio lavoro", ha spiegato Benedetti.
Dall’organizzazione delle prime elezioni politiche con il voto all’estero all’adozione del sistema decentrato di rilascio dei passaporti, che solo il nostro Paese ha adottato, con un "evidente risparmio di tempi"; dalla mappatura della rete consolare – che ha svelato un costo complessivo "piuttosto contenuto" della nostra diplomazia, che "non supera i 300milioni di euro" e che "si autofinanzierà quest’anno di circa un terzo" - al repertorio dei media italiani all’estero, che sarà presentato il prossimo 9 luglio. Sono solo alcuni dei provvedimenti seguiti da Adriano Benedetti e dalla "sua" Direzione. Senza contare il versante "immigratorio", che, ha ricordato l’Ambasciatore, rappresenta "un’altra enorme ed importante realtà" nella quale fondamentale è il ruolo svolto dai nostri Consolati per l’attivazione dei visti e per i ricongiungimenti familiari.
Insomma, Adriano Benedetti può dirsi soddisfatto del proprio lavoro. Sempre silenzioso, pacato, estremamente educato e mai fuori luogo, ma non per questo poco deciso o incisivo nei momenti di dibattito più acceso, Benedetti lascerà una forte impronta al Ministero - ormai le voci di corridoio su un suo imminente spostamento all’estero prima della pensionamento si fanno incalzanti - e la sua non sarà una facile eredità per chi subentrerà alla Direzione generale.
Intanto però si continua a lavorare. E così oggi Benedetti ha annunciato il suo prossimo obiettivo: "risolvere il problema dei prestiti concessi ai cittadini italiani di passaggio", dunque turisti all’estero e non indigenti, "che spesso non vengono restituiti" e che negli ultimi 4/5 anni ammontano ad oltre un milione di euro. Per Benedetti "far sì che questi soldi siano restituiti è un dovere dell’Amministrazione" e - chi avesse conti in sospeso è avvisato - "siamo ormai vicini a trovare una soluzione". (raffaella aronica\aise)