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CLANDESTINI: AMNESTY, LE DOMANDE A CUI PISANU NON RISPONDE
Publie le sabato 16 aprile 2005 par Open-PublishingAmnesty International ripropone una serie di domande al ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, domande a cui il titolare del Viminale "non ha mai risposto nonostante le numerose lettere e richieste di incontro rimaste inascoltate".
"Perche’ - si chiede Amnesty - non viene reso pubblico il contenuto dell’intesa con la Libia, sulla base della quale stanno avvenendo le deportazioni? Come e’ possibile che in pochissimi giorni, come sarebbe accaduto a fine marzo, 559 cittadini stranieri vengano identificati e ricevano un decreto di respingimento individuale in una lingua a loro conosciuta come prevedono le norme italiane?
Come vengono garantiti l’accesso alle procedure di richiesta di asilo e la tutela legale dei cittadini stranieri trattenuti a Lampedusa e negli altri centri? Ha letto i rapporti di Amnesty International - che gli sono stati puntualmente inviati - in cui si denuncia il fatto che i cittadini stranieri respinti in Libia non riceveranno un esame individuale delle domande di asilo, rischiano di essere detenuti arbitrariamente e in isolamento in campi con condizioni di vita estremamente misere e in cui l’Acnur non ha accesso?
Sa che l’ingresso di investigatori libici nel centro di Lampedusa durante le procedure di identificazione, come e’ accaduto lo scorso marzo, ha costituito una violazione del diritto internazionale perche’ ha messo a rischio eventuali richiedenti asilo libici?".
"Se veramente come il ministro Pisanu ha piu’ volte sostenuto - afferma Marco Bertotto, presidente delle sezione italian di Amnesty - nei centri per stranieri tutte le norme in materia di diritti umani sono rispettate, allora lo invitiamo a consentire l’ingresso non solo all’Acnur, ma anche ai ricercatori di Amnesty International". (AGI)




