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COMUNE DI VIGEVANO E LAICITA’: INTERROGAZIONE DEL PRC
Publie le lunedì 13 febbraio 2006 par Open-PublishingRoberto Guarchi
Consigliere Comunale
del Partito della Rifondazione Comunista
Vigevano (Pavia)
rc@comune.vigevano.pv.it
INTERROGAZIONE SULLA GARANZIA DI LAICITA’ E PLURALITA’ CULTURALE
DELL’AZIONE FORMATIVA ED EDUCATIVA PROMOSSA DAL COMUNE
Il sottoscritto consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, rilevato che presso il centro Fateci Spazio è stato avviato recentemente un ciclo d’incontri sui temi dell’amicizia e della sessualità per i giovani dai 17 ai 22 anni e che da alcuni mesi è in fase di svolgimento il corso "Radici e Ali" rivolto alle famiglie, più conosciuto come "scuola per genitori";
evidenziato che per l’organizzazione delle suddette iniziative l’Amministrazione Comunale ha ritenuto di avvalersi esclusivamente della collaborazione della diocesi di Vigevano, ed in particolare dell’Ufficio Catechismo della stessa;
sottolineato che tale scelta rischia di caratterizzare le suddette iniziative in termini unicamente "religiosi" e preclude di fatto la possibilità che sia offerta ai partecipanti l’opportunità di conoscere ed approfondire punti di vista culturali e sociali diversi da quelli che fanno riferimento alla religione cattolica;
ricordato che l’articolo 1 dello Statuto Comunale afferma che "Il Comune, nella sua azione, si ispira ai principi dell’affermazione dei valori della persona, della solidarietà, della sussidiarietà, della partecipazione dei cittadini" e che "Il Comune riconosce nell’informazione la condizione essenziale per assicurare la partecipazione dei cittadini alla vita sociale e politica";
ritenuto che per il raggiungimento di tali obiettivi occorre che il Comune garantisca la pluralità culturale, e che in particolare l’azione formativa ed educativa promossa dall’ente debba essere fondata sui principi di laicità e di pluralità indicati dalla Costituzione Repubblicana;
INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
per sapere:
– quali iniziative si intende assumere al fine di garantire che l’azione formativa ed educativa promossa dal Comune, in particolare nei confronti dei giovani e delle famiglie, assicuri ai cittadini il diritto a conoscere anche punti di vista culturali e sociali diversi da quelli che fanno riferimento alla religione cattolica, con particolare attenzione ai principi della laicità e della pluralità culturale.
Si chiede risposta nella prossima seduta del Consiglio Comunale.