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COMUNICATO- Donne in Nero, rete italiana

Publie le venerdì 9 giugno 2006 par Open-Publishing
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Siamo molto preoccupate per quanto accaduto in sede di elezione della nuova presidenza alla commissione della difesa. L’esclusione di Lidia Menapace a seguito del mercato notturno dei voti, così come dichiarato da alcuni esponenti dell’opposizione di centro destra, a tutto vantaggio di altri mercati, quelli delle armi, non solo ci indigna profondamente ma ci rappresenta in modo preoccupante una debolezza trasversale di fondo delle istituzioni appena elette, riguardo alle politiche di prevenzione dei conflitti e del disarmo. Ringraziamo Lidia Menapace per la tenacia ancora una volta dimostrata decidendo di continuare comunque ad impegnarsi all’interno della commissione difesa, così come ringraziamo Silvana Pisa per la solidarietà politica e personale che le ha saputo dimostrare rendendo disponibile l’incarico di segretaria della commissione. Sollecitiamo tutta la coalizione dell’Unione e in particolare il partito dell’Italia dei valori, a continuare a fare pressione perchè il senatore De Gregorio si dimetta dal suo incarico di presidente.

Invitiamo tutte le elette del centro sinistra a raccogliere in modo propositivo i numerosi messaggi di protesta per quanto accaduto , e di solidarietà nei confronti di Lidia Menapace, in particolare le tante voci di donne, per gli squallidi attacchi non solo ai suoi già affermati convincimenti politici, come femminista, pacifista della non violenza , ma anche direttamente alla sua persona.

Donne in Nero

9 giugno 2006

Messaggi

  • Lidia Menapace fa paura ai generali, all’esercito e a tutti i militaristi
    perche’ e’ una donna troppo diversa:
    perche’ da giovane e’ stata partigiana;
    perche’ e’ antifascista e contro il revisionismo storico;
    perche’ e’ contro la guerra e lo dice senza mediazioni;
    perche’ lotta per l’autodeterminazione delle donne;
    perche’ parla di laicita’ in un paese sempre piu’ asservito al Vaticano;
    perche’ lotta contro le discriminazioni, i razzismi e l’ingiustizia sociale;
    perche’ difende i diritti di lesbiche, gay e trans;
    perche’ non si fa chiudere la bocca dal ruolo istituzionale.
    Lidia Menapace e’ una donna troppo diversa in questo paese dove lo sdoganamento del fascismo e’ realta’ quotidiana, il militarismo e la violenza rappresentano la cultura dominante e il potere religioso assume posizioni sempre piu’ retrive e oscurantiste nel silenzio generale.
    Orgogliose ed orgogliosi di averla avuta al nostro fianco nel corteo dell’11 febbraio scorso, vogliamo esprimerle tutta la nostra solidarieta’ e il nostro affetto.