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COMUNICATO STAMPA OPERATORI E VOLONTARI CDS - 20.12.04
Publie le lunedì 20 dicembre 2004 par Open-PublishingCOMUNICATO STAMPA del 20/12/04
Continua l’impegno dei volontari del Network CDS e degli operatori sociali che, nonostante il perdurare di 4 mesi di ritardo nelle retribuzioni, sono sempre più impegnati per l’estensione della lotta alle povertà e alle ingiustizie sociali e per la tutela e la promozione dei diritti.
La inutile occupazione della sede amministrativa del Network CDS, ovviamente, non ha portato nessun contributo al superamento dei limiti delle politiche sociali in atto, né tantomeno ha introdotto modifiche o cambiamenti su quanto pensiamo e dichiariamo da mesi in tutti i tavoli di discussione a cui correttamente siamo stati invitati e in tutte le reti a cui partecipiamo. Nonostante la difficile situazione economica di cui soffriamo il Network si sforzerà di continuare ad assicurare la correttezza nella amministrazione economica delle convenzioni, nella gestione di rapporti di lavoro orientati alla solidarietà e all’egualitarismo, oltre che nel rispetto del CCNL e dei regolamenti amministrativi.
L’occupazione è stata inutile perché gli occupanti - con un linguaggio miscelato di machismo, goliardia ed arroganza che non condividiamo - continuano a sollecitare questioni che riguardano il sistema complessivo delle politiche sociali definite nelle sedi istituzionali nazionali e locali; dei limiti e delle gravi inadempienze di questo sistema la CDS - così come in tutti i nostri documenti abbiamo denunciato - è contemporaneamente vittima e agente di cambiamento. Un settore - fortunatamente isolato - del sindacalismo di base e dei gruppi politici ha ritenuto quindi di poterci tenere per 6 giorni in ostaggio per utilizzarci come merce di scambio politico per questioni che non riguardano direttamente ed esclusivamente la CDS.
Naturalmente l’immaginazione perversa di chi vuole dimostrare l’esistenza della fabbrica sociale e del fordismo degli operatori sociali - immaginazioni per niente basate sulla solidarietà e l’equità sociale che cerchiamo di praticare - non è sufficiente ad attrezzarsi a fronteggiare le crescenti minacce allo stato sociale e la crecente povertà.
Si chiude una settimana cominciata con i toni del giustizialismo - la bugia dei 500 mila euro che sarebbero stati liquidati a CDS dalla Provincia di Roma e smentiti dalla stessa, bugia tuttora ancora non spiegata - e conclusasi con toni da tribunale del popolo...
Restano sul campo tutti i problemi legati alla violazione di diritti delle fasce sociali povere ed emarginate, di politiche sociali carenti per quantità di risorse e innovatività dell’intervento, di operatori e volontari che continuano a lavorare nonostante l’insufficienza dei mezzi a disposizione.
All’estendersi ed all’appesantirsi delle ingiustizie sociali rispondiamo con l’impegno a promuovere migliori politiche pubbliche e con interventi anche al di fuori dalle convenzioni con gli enti locali, basati sull’autofinanziamento e basati sulla militanza sociale dei nostri "esperti-attivisti". Lo richiedono i migranti che hanno manifestato ancora contro la Bossifini il 18 dicembre, giornata mondiale dei diritti umani, gli anziani a rischio di esclusione e i milioni di giovani che hanno diritto allo sviluppo solidale nel pieno rispetto della dignità di ogni singola persona, della legalità e della vita del pianeta che abitiamo.
Operatori e Volontari di Casa dei Diritti Sociali




